Una nuova avventura per Francesco Maiolo, il giovane tecnico che nelle passate stagione ha fatto tanto parlare si sè con il suo lavoro e i risultati. Il 49enne di Isola Capo Rizzuto ha accettato la “sfida” del Le Castella Calcio, matricola del prossimo campionato di Prima Categoria, dopo l’ultima parentesi a Cutro e i successi conquistati sulla panchina del Sant’Anna, della Caccurese e dell’Aek Crotone. La squadra del borgo marinaro dominato dal maestoso Castello Aragonese ha iniziato la preparazione al San’Antonio di Isola Capo Rizzuto dove inizierà la nuova stagione in attesa del completamento dei lavori della struttura di Le Castella. Una stagione da matricola per la società del presidente di Giuseppe Caterina e del direttore sportivo Saverio De Falco che ha l’ambizione di far bene.

Mister è iniziata una nuova avventura…
«Le nuove avventure portano sempre nuove energie. Nuova squadra, nuova società, nuove sfide. Tutto da scoprire, tutto da vivere»

Una società giovane che ha voglia di far bene. Quanto ha contato nella sua scelta
«Una società giovane, con tanta voglia di crescere: è un aspetto che ha pesato molto nella mia scelta. Le aspettative sono alte, com’è giusto che sia.Insieme al mio staff darò il massimo per non deludere la fiducia che mi è stata data».


Dopo pochi giorni dall'inizio della preparazione qual'è il suo giudizio sulla rosa a disposizione
«Dopo questi primi giorni di lavoro posso dire che è un buon inizio.La rosa ha qualità, c'è disponibilità e voglia di lavorare, ma sappiamo bene che dobbiamo ancora crescere, migliorarci e completarci. Il percorso è appena iniziato e servirà tempo, ma le basi sono positive».

Che campionato può fare il Le Castella?
«Non mi piace sbilanciarmi. È ancora troppo presto per fare previsioni: ho bisogno di vedere i miei ragazzi all’opera in situazioni reali e di conoscere meglio anche il livello degli avversari. Solo il campo potrà darci risposte più chiare».

L'essere matricola può pesare o può essere uno stimolo in più?
«Essere una matricola può certamente avere un doppio volto.Da un lato l’impatto con una nuova categoria può far paura, dall’altro rappresenta uno stimolo fortissimo per tutti noi.L’inizio ha mostrato lati positivi ma anche aspetti su cui lavorare.Il livello è sicuramente più alto, ma nulla è impossibile con il lavoro, la compattezza e la voglia di crescere cercheremo di dare fastidio a tutti».

Un suo giudizio sulla Prima Categoria
«La Prima Categoria è un campionato molto equilibrato, dove ogni partita può nascondere insidie. Non ci sono squadre materasso e ogni punto va conquistato con determinazione. Serviranno attenzione, continuità e spirito di sacrificio per fare bene».