Il club dello Stretto contesta il provvedimento della giustizia sportiva: chiesto un riesame urgente per revocare la squalifica del campo e permettere la presenza del pubblico contro i campani
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La Reggina non ci sta. Dopo la dura sanzione inflitta dalla giustizia sportiva, che impone la disputa della finale play off di Serie D contro la Scafatese a porte chiuse, il club amaranto ha annunciato di aver già depositato il preannuncio di reclamo. Una mossa arrivata nel tentativo di ribaltare la decisione che priverà i tifosi di uno degli appuntamenti più attesi della stagione.
La gara, in programma domenica prossima allo stadio "Oreste Granillo", rischia infatti di svolgersi senza pubblico, a causa degli episodi di violenza e tensione avvenuti durante la semifinale contro la Vibonese. Oltre alla squalifica del campo per un turno, alla Reggina è stata comminata anche una multa di 3.000 euro.
Il club dello Stretto non intende arrendersi e in una nota ufficiale ha comunicato:
«AS Reggina 1914 comunica di aver già provveduto al deposito del preannuncio di reclamo, cui seguirà, nei termini e con le modalità previste dalla procedura d’urgenza contemplata dal Codice di Giustizia Sportiva, la presentazione del reclamo.
La Società confida in una celere rivalutazione dei fatti, auspicando il tempestivo ripristino delle condizioni che consentano la regolare partecipazione del pubblico alla prossima gara».