Il 2023 dello sport calabrese

Il volo del Catanzaro in Serie B, la Reggina al capolinea e il trionfo mondiale di Simone Alessio

La cavalcata trionfale delle Aquile. L'ennesima salvezza sofferta del Cosenza. La delusione del Crotone. E poi, nella pallavolo, la decisione della Tonno Callipo di rinunciare alla Serie A. Le soddisfazioni arrivate da taekwondo, boxe e calcio a 5

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di Giampaolo Cristofaro e  Francesco Spina
30 dicembre 2023
18:00

“Volare oh oh… cantare oh oh”. Le Aquile del Sud hanno letteralmente volato nel 2023. A Catanzaro, in Calabria ma anche in tutta Italia, l’Us è tornato a far parlare di sé dopo anni bui. È stato un 2023 durante il quale sono stati conquistati due titoli: il trionfo nel girone meridionale del campionato Serie C macinando record su record e la consacrazione con la vittoria nel minitorneo di Supercoppa. È stato il 2023 di re Pietro Iemmello, catanzarese doc, che si è seduto sul trono calcistico della città segnando ben 28 gol dei 102 totali della scorsa stagione ai quali vanno aggiunti i 4 segnati quest’anno in cadetteria.

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È stato il 2023 di Vincenzo Vivarini che, dopo aver portato una sorta di tiki taka di Guardiolana memoria in Serie C, ha continuato a proporre il suo spettacolare gioco anche nel campionato cadetto stupendo un po’ tutti gli appassionati di calcio. È stato il 2023 del patron Floriano Noto che dopo anni di sacrifici si è emozionato ed è riuscito a portare il suo Catanzaro finalmente in B.


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È stato l’anno del “Mamma Cinema”, lo slogan inventato dai tifosi che in circa 14mila sono "saliti" a Salerno per la partita della storica promozione e che nella prima parte del campionato cadetto hanno riempito in tutte le partite casalinghe lo stadio Nicola Ceravolo e attraversato in lungo e largo lo Stivale in trasferta polverizzando in poco tempo i biglietti dei settori ospiti. È stato il 2023 del ritorno dopo 33 anni del derby (vinto) in Serie B contro gli storici rivali del Cosenza, una grande feste che ha decretato, almeno fino a marzo, che la Calabria è giallorossa. 

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Insomma un anno pieno di emozioni, gioie e feste che la squadra ha però terminato in malo modo in quanto sono arrivate tre sconfitte consecutive contro, in sequenza, Ascoli, Brescia e Reggiana. Disfatte che poi non hanno fatto così tanto male in quanto, nel girone di andata del campionato cadetto, il Catanzaro ha raccolto 30 punti (9 vittorie, 7 sconfitte e 3 pareggi) e staziona in piena zona play off al settimo posto. Buoni propositi per il 2024? Non servono. Basta solo continuare sulla falsa riga del 2023 per soddisfare i tifosi giallorossi ma se si riuscisse ad alzare ulteriormente l’asticella ne guaderebbe tutta la Calabria sportiva.

Cosenza calcio 

«E sono sei! Ce l’abbiamo fatta, un traguardo raggiunto anche quest’anno e serie B di nuovo. Con sofferenza e con tanta tanta passione e determinazione». Sono queste le parole pronunciate il 2 giugno scorso dal presidente del Cosenza Eugenio Guarascio dopo la miracolosa salvezza conquistata nel ritorno dei play-out al Rigamonti di Brescia. Un cammino tortuoso, quello dei lupi, che ha visto il dolce epilogo in casa delle Rondinelle. Dopo aver vinto per 1-0 l'andata al Marulla, il Cosenza si salva al ritorno pareggiando 1-1 con un gol di Meroni al 95esimo minuto. Una rete che ha dato il via alla festa del popolo rossoblù, ma anche a violenti tafferugli tra i tifosi del Brescia e la polizia. Nel capoluogo bruzio baldoria fino a tarda notte, mentre il sindaco Caruso annunciava al nostro network il restyling del Marulla grazie all'ok di Roberto Occhiuto. Ad oggi, però, nulla di nuovo nello stadio che ospita i lupi rossoblù. 

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Tra gli artefici della salvezza rossoblù c'è sicuramente l'allenatore Wiliam Viali, tecnico subentrato in corsa, dopo l'esonero di Davide Dionigi e che ha salutato il popolo bruzio qualche settimana dopo l'impresa del Rigamonti. La nuova stagione del Cosenza ha preso il via con tanti buoni propositi e con la panchina affidata a Fabio Caserta, allenatore calabrese di Melito Porto Salvo. Un calciomercato "faraonico" e un avvio di campionato da stropicciarsi positivamente gli occhi.  I lupi giocano bene, conquistano vittorie importanti (vedi a Palermo e a Pisa) e stazionano in zona play off. 

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Poi, però, qualcosa cambia e il Cosenza inizia a perdere colpi. Nelle ultime 10 giornate del girone d'andata Tutino e compagni hanno collezionato ben 5 sconfitte, ottenendo 4 pareggi e una sola vittoria. La squadra guidata da Caserta ha conquistato 21 punti e si trova in 14esima posizione, a +1 dai play-out e +4 dalla retrocessione diretta. Caserta viene messo in discussione e nell'ambiente rossoblù iniziano a farsi insistenti le voci di un possibile esonero del tecnico, al quale, però, potrebbe essere data l'ultimissima chance. L'avvio del 2024 dei lupi si prevede dunque già al cardiopalma ma il popolo rossoblù è abituato alle forti emozioni e, come spesso è accaduto, a lottare fino all'ultimo istante. 

Reggina, il capolinea amaranto e la ripartenza dalla Serie D

Se Catanzaro e Cosenza hanno vissuto un anno tutto sommato positivo per entrambe (per i giallorossi in modo particolare), lo stesso non possono dire i tifosi della Reggina. Lo scorso 30 agosto, infatti, in casa amaranto è calato il sipario sulla società della città dello Stretto guidata dall'imprenditore lametino Felice Saladini. Dopo una spasmodica attesa durata settimane, il Consiglio di stato ha infatti decretato l'esclusione della Reggina dalla Serie B. Fu quello l'ultimo grado di giudizio possibile per ottenere il pass per la Serie cadetta. Gli amaranto hanno dovuto ricominciare dai Dilettanti, così come avvenuto nel 2015, quando fallì l'allora club di Lillo Foti.

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Tra le motivazioni che hanno portato gli amaranto al fallimento si legge: «La società Reggina, che, avrebbe dovuto pagare l’intero debito tributario e previdenziale entro il 20 giugno 2023, essendo stata la sentenza del Tribunale fallimentare di Reggio Calabria pubblicata il 12 giugno 2023, ha disposto comunque di un lasso temporale congruo per pagare, entro il 20 giugno 2023, in luogo dell’intero debito fiscale, una quota ben più esigua (il solo 5% della sola sorte capitale). Consentire, nel caso della Reggina, una deroga del termine perentorio avrebbe comportato una vistosa e inaccettabile violazione della par condicio delle società calcistiche aspiranti all’iscrizione al campionato di serie B e delle regole di corretta concorrenza tra tali società, che esigono da parte di tutte, con le stesse modalità, il corretto assolvimento dei debiti fiscali e previdenziali».

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Quest’addio alla Serie B ha rappresentato una mazzata incredibile per la città di Reggio Calabria: a livello sportivo, economico e sociale. Una beffa arrivata al termine di una stagione che ha visto la squadra guidata in panchina da Pippo Inzaghi veleggiare per alcune giornate in testa alla classifica del campionato di B, per poi stazionare in zona play off  fino ad arrivare all’epilogo più dolce e, forse, anche più meritato. Nell'ultima giornata di campionato, il 19 maggio, la Reggina batte l’Ascoli al 94esimo, con un gol di Canotto, il giocatore-tifoso. All’ultima curva, all’ultimo respiro, Reggio Calabria supera gli ostacoli, le avversità e, dopo 12 anni, accede ai play off per la Serie A. Agli spareggi il sogno amaranto finisce a Bolzano, dove vengono sconfitti per 1-0 dal Sudtirol. Poi l'epilogo ancora più amaro, un vero e proprio capolinea, e la ripartenza dal girone I del campionato di Serie D con La Fenice Amaranto Reggio Calabria. 

Crotone: gioie, record (inutili) e cocenti delusioni

Nel 2023 il dramma sportivo del Crotone è quello che si è consumato all'Ezio Scida lo scorso 31 maggio, con i pitagorici (favoriti) che pareggiano 2-2 il ritorno dei quarti di finale dei play off contro il Foggia (all'andata i pugliesi vinsero 1-0) e devono dire addio alla corsa verso la Serie B. Il return match dei quarti vede i rossoblù protagonisti di un primo tempo quasi perfetto, chiuso sul 2-0. Nella ripresa la squadra di Zauli crolla: il Foggia accorcia con Frigerio e trova il definitivo pari con Beretta. Un ko amaro arrivato al termine di un campionato che la squadra prima allenata da Franco Lerda, poi da Lamberto Zauli, aveva chiuso al secondo posto con ben 80 punti e un vantaggio di 15 lunghezze sulla terza posizione occupata dal Pescara. Il Crotone, però, ha dovuto fare i conti con l'anno record del Catanzaro e, soprattutto, con i 96 punti finali dei giallorossi. 

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Dopo l'eliminazione dai play off di Serie C e il conseguente addio al sogno della promozione in B, la società pitagorica si è chiusa nel silenzio. Una pausa che è servita al sodalizio di Vrenna per analizzare metabolizzare la disfatta e programmare la ripartenza: «È stato un momento di riflessione - ha esordito Vrenna durante una conferenza stampa che si è scolta lo scorso 13 giugno - soprattutto per la delusione. La Lega Pro purtroppo è l’inferno del calcio e le regole non aiutano e sono fuori dal mondo. Una squadra non può stare ferma un mese intero». Ripartenza, dunque, con una nuova stagione con la panchina affidata nuovamente a Zauli. 

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Per gli Squali, ridimensionati nell'organico, un avvio di campionato non esaltante e l'esonero di Zauli il 16 di ottobre. Una decisione societaria sovvertita però dai calciatori pitagorici. Una mobilitazione da parte della squadra, che si è esposta a favore del tecnico e contro il provvedimento del sodalizio di Gianni Vrenna. Zauli rimane dunque alla guida del Crotone "salvato" dai propri calciatori.

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Domenica dopo domenica iniziano ad arrivare i risultati, intervallati da qualche brusco stop. Il Crotone, comunque, riesce a rimanere in linea di galleggiamento e chiude l'anno 2023 con la sconfitta interna contro l'Avellino, arrivata dopo 10 risultati utili consecutivi. La classifica, al giro di boa, vede gli Squali al sesto posto con 10 punti di distacco dalla prima posizione occupata dalla Juve Stabia. Buoni propostiti per il 2024? Restare quantomeno in zona play off per poi giocarsi il salto di categoria agli spareggi.  

Il trionfo di Simone Alessio nel Taekwondo

Per la Calabria nel 2023 sono arrivate tante soddisfazioni dal Taekwond, con il 23enne Simone Alessio che è riuscito a salire sul tetto del Mondo per la seconda volta nella sua carriera dopo il trionfo nel 2019. L'atleta di Sellia Marina lo scorso 31 maggio ha vinto la finale della categoria -80 kg dei Mondiali a Baku, battendo l'americano Carl Alan Nickolas e completando così un percorso che lo aveva visto conquistare annche il titolo europeo appena un anno prima. 

Gioie e dolori dalla Pallavolo. Titoli continentali dalla boxe

Nel volley italiano l'Itas Trentino ha trionfato per la quinta volta nella sua storia nel campionato maschile di pallavolo, vincendo 3-0 (25-20, 25-20, 25-19) contro Civitanova nella quinta partita dei playoff. Sotto la guida di Angelo Lorenzetti, la squadra ha conquistato lo scorso mese di maggio lo scudetto dopo otto anni dall'ultima volta, nel 2014/15.Tra i protagonisti del roster trentino anche due atleti calabresi, entrambi di Corigliano Rossano: Gabriele Laurenzano e Daniele Lavia.  

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Per Lavia, soddisfazione a maggio, delusione a settembre, quando non riesce il back-to-back all'Italia della pallavolo maschile. Dopo il successo a Eurovolley 2021 sulla Slovenia e il trionfo ai Mondiali 2022 ai danni della Polonia, gli azzurri devono infatti accontentarsi della medaglia d'argento agli Europei di volley 2023. «Consapevolezza e umiltà sono le due parole che ci contraddistinguono e dobbiamo continuare su questa strada - affermava Lavia al termine del match perso contro i polacchi -. Questo è un argento conquistato, purtroppo non si può sempre vincere. Abbiamo ancora tanto da dare. Spiace non poter festeggiare davanti a questo pubblico meraviglioso, ma è andata così. Ricordo i palazzetti vuoti durante la pandemia, rivederli pieni è bellissimo».

La Calabria del Volley il 22 maggio deve fare i conti con l'annuncio choc della Tonno Callipo, che dopo la scia di vittorie e il trionfante ritorno nella Serie A, rinuncia al campionato. Ad ufficializzare la clamorosa decisione fu lo stesso presidente Filippo Callipo che in una nota stampa spiegava: «Quest’anno la Tonno Callipo Calabria Volley Vibo Valentia ha compiuto un’impresa straordinaria e non possiamo che essere orgogliosi di quanto raggiunto. Abbiamo rivissuto l’ebrezza del trionfo e ringrazio ancora una volta tutti i membri di questa formidabile squadra per l’impegno, la tenacia ed i sacrifici fatti per raggiungere tali risultati».

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A luglio, poi, dalla società guidata presidente Callipo arriva un nuovo annuncio con la decisione di disputare il campionato maschile di Serie B, mentre per le atlete giallorosse spazio al torneo di C. Una mezza consolazione per gli amanti della pallavolo.  

Tra gli sport considerati minori, ma che di minore hanno ben poco, per la Calabria arrivano due soddisfazioni continentali dalla boxe: entrambe firmate dal pugile Fabrizio Ruggiero. Il crotonese a febbraio vince per 3-0 il gran gala di Rozzano battendo sul ring del PalaLaSerra lo spagnolo Flavious Chiavaru e sale sul tetto d'Europa. Ruggiero si ripete a novembre con una nuova vittoria. All’Allianz Cloud di Milano ha battuto il francese El Mestar e conquistato il titolo di campione del mondo di Wako Pro, categoria 58.2kg. 

Il mondo dei dilettanti e il calcio a 5 

Coppa Italia, Eccellenza e Supercoppa. Per la Gioiese la prima parte del 2023 è da incorniciare con il triplete conquistato al termine di una straordinaria stagione sotto la guida tecnica di Graziano Nocera. Poi la decisione di non proseguire nel massimo torneo dilettantistico con Nocera, l'arrivo al suo posto di Alessandro Caridi e un campionato di Serie D che dopo poche giornate ha visto la società viola in difficoltà economica. Dunque un ridimensionamento dei piani e dell'organico e il girone d'andata chiuso all'ultimo posto in classifica. 

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L'andata del campionato di Serie D si è concluso con la Vibonese al terzo posto, seguita dalla LFA Reggio Calabria. Il resto delle calabresi inserite nel girone più a sud della Serie D arranca invece nelle retrovie della graduatoria. La squadra "messa meglio" è il Locri, che occupa la 15esima posizione. San Luca (16esimo), Castrovillari (17esimo) e Gioiese (ultima), chiudono la classifica. Nel 2023 del calcio dilettantistico calabrese una triste pagina è stata scritta dalla società dell'Fc Lamezia Terme, che dopo aver iniziato il torneo di Serie D ha comunicato di aver ritirato la squadra, motivando tale scelta con il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il 2023 che si chiude sarà anche ricordato come l'anno della storica promozione in Serie A1 di calcio a 5 della Pirossigeno. La formazione di Cosenza conquista la massima serie al termine della finale play off contro i viterbesi dell'Active Network, terminata solo dopo una sequenza infinita di calci di rigore.

 

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