VIDEO | Micro discariche disseminate tra gli edifici e una scia di rifiuti di ogni genere con in testa due carcasse d'auto alle spalle di un palazzo. Un quartiere complesso che rimane ostaggio di illegalità diffuse
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«La situazione è davvero insostenibile in questa zona del rione che hanno trasformato in discarica. Unitamente al disinteresse della Pubblica amministrazione registriamo a gran malincuore una mancanza di senso civico da parte di chi perpetra questo scempio ambientale. Ho segnalato a tutte le autorità senza sortire alcun effetto. Dunque ho presentato un esposto contro ignoti alla Procura». Domenico Tripodi ha un appartamento di proprietà che affaccia sul rione Marconi, nella zona sud di Reggio Calabria. Dunque è costretto a vedere violati i luoghi adiacenti alla sua abitazione da persone che li hanno resi una discarica a cielo aperto.
L’inaugurazione lo scorso novembre di un parco urbano, frutto dell’intervento messo in atto dal Comune, ancora, tuttavia, stride con il contesto circostante. La situazione dentro gli edifici degli alloggi popolari è di un degrado avanzato. Numerose micro discariche, carcasse di auto, decadimento strutturale degli edifici. Gli angoli, i viottoli, i dettagli degli alloggi popolari dai quali traspare una reiterata mancata manutenzione: ecco la geografia contro la quale si infrangono le prospettive positive di un tempo di questo rione, tradite da una realtà di incuria e abbandono dove forze "oscure" hanno preso il sopravvento.
Occupazione abusiva di alloggi popolari, la paura degli assegnatari regolari di partire e di trovare la casa occupata al loro ritorno oppure la convivenza tutt'altro che civile con persone che non rispettano le regole e ancora meno le persone. Illegalità che generano un clima di insicurezza. Ecco cosa resta degli alloggi che un tempo avevano costituito un intervento di edilizia residenziale pubblica nel cuore della città.
Un contesto di illegalità e criminalità diffusa, subita dalle persone perbene che abitano regolarmente ma con sofferenza gli alloggi e dai proprietari di appartamenti nelle zone limitrofe, e che fa il paio con la problematica ambientale ormai atavica e irrisolta.
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