Il 29 e 30 maggio il leader nazionale del sindacato sarà in diverse città calabresi per sostenere i cinque quesiti referendari su lavoro e cittadinanza. Il segretario regionale Trotta: «Mobilitarsi è l’unico modo per cambiare davvero»
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Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, arriva in Calabria il 29 e 30 maggio per sostenere la campagna referendaria promossa dal sindacato su lavoro e cittadinanza, in vista del voto dell’8 e 9 giugno. «Una mobilitazione nazionale che trova nelle terre del Sud, e in particolare in Calabria, un terreno fertile per riaffermare l’urgenza di riforme profonde a tutela dei lavoratori, dei precari, dei giovani e delle categorie più fragili», fanno sapere dal sindacato.
Il calendario degli appuntamenti è fitto. La visita del leader sindacale si apre giovedì 29 maggio a Villapiana, alle ore 14, con un incontro nel cantiere della SS106, una delle infrastrutture più discusse del Meridione, emblema di ritardi e sprechi. Seguirà alle 16:30 un incontro pubblico a Cosenza, alla presenza dell’arcivescovo Giovanni Checchinato, per sottolineare l’alleanza tra forze sociali e culturali nella difesa della dignità del lavoro. La giornata si chiuderà alle 19:30 con un comizio in piazza, sempre nel capoluogo bruzio.
Il 30 maggio sarà ancora più intenso: si parte alle 8:30 da Cosenza con un’assemblea all’Inps, poi alle 9.30 il confronto con i lavoratori della Alfa Gomme di Piano Lago, simbolo delle tante vertenze aperte.
Alle 11.30 Landini sarà a Catanzaro, per incontrare studenti e precari dell’Università Magna Graecia e dell’intero comparto Università e Ricerca, in uno dei settori più colpiti dal lavoro a tempo e dalle disuguaglianze contrattuali.
Nel pomeriggio il tour proseguirà a Polistena alle ore 15, con un’iniziativa che coinvolgerà i sindaci dell’Area Metropolitana, e a seguire due appuntamenti nell’ambito della Fiera Agrifest a Taurianova, dedicati ai giovani della Legacoop (ore 17) e all’incontro pubblico con il presidente nazionale Simone Gamberini (ore 18).
«Questa battaglia referendaria – ha dichiarato Gianfranco Trotta, segretario generale della Cgil Calabria – è politica nel senso più alto del termine: parliamo della qualità del lavoro, del diritto alla reintegra in caso di licenziamento ingiusto, della tutela per chi è stato sfruttato nei tirocini o nei contratti a termine. Non sono solo leggi da modificare, è il modello di società che dobbiamo cambiare. La partecipazione al voto è l’unico vero atto rivoluzionario che ci resta, e invitiamo ogni calabrese a fare la propria parte l’8 e 9 giugno».
Cinque i quesiti su cui si voterà: reintegra per i licenziamenti illegittimi, abolizione dei contratti precari, limitazione dei subappalti selvaggi, cancellazione dei tirocini gratuiti e maggiore protezione per la sicurezza sul lavoro. Un quesito riguarda poi le regole sulla cittadinanza.
«La presenza di Landini in Calabria – ha concluso Trotta – è un segnale forte: i territori fragili, ma vivi e combattivi come il nostro, non sono periferie dell’Italia, sono il cuore pulsante di una nuova stagione di diritti. La Cgil c’è, è in campo, e non smetterà di sollecitare e difendere la partecipazione democratica e la giustizia sociale».