Maria e Massimiliano raccontano la loro quotidianità che prevede anche un'attività familiare da mandare avanti. Tra costi crescenti e mancanza di servizi ogni giorno è una sfida. Ma nonostante la fatica e le preoccupazioni per il futuro, l'amore per i figli è più forte di tutto
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Quanto è difficile oggi essere genitori? Le paure verso il futuro, l’aumento dei costi, la vita frenetica di tutti i giorni e la mancanza di sostegni adeguati spingono ormai a non andare oltre uno o due figli al massimo.
In questo periodo siamo impegnati, come redazione, ad evidenziare tutto ciò che prova e affronta quotidianamente una famiglia numerosa.
«I figli oggi costano troppo. Da soli non ce la facciamo. Lo stato è assente, mancano gli asili. Costa tutto troppo per i bambini». Sono queste le frasi più ricorrenti che giustificano un netto calo demografico e le scelte di molte coppie di fermarsi ad uno o al massimo a due figli.
Abbiamo chiesto ai genitori di Loris, Tomas e Jacopo, di raccontarci come vivono la famiglia con tre bambini. Vediamo che costi hanno e scopriamo quante emozioni vivono.
Maria e Massimiliano vivono a Cirò Marina e gestiscono un’attività a conduzione familiare che impegna ad entrambi gran parte della giornata. E in questi giorni si è unito alla famiglia anche il piccolo Whisky, maschietto a quattro zampe.
Come vi sentite a fine giornata dopo ore e ore passate a gestire tre bambini e mandare avanti un’attività di ristorazione?
A fine giornata ci sentiamo spesso sfiniti. Dopo numerose ore giornaliere passate a lavorare sembra non esserci mai un fine giornata per noi, quando si chiudono le serrande della nostra attività arriviamo a casa ed inizia un altro tempo molto impegnativo. Una volta rientrati ci occupiamo delle loro esigenze e dei loro bisogni, ma la gioia di avere una famiglia numerosa e unità diciamo che fanno sentire meno tutta la fatica che questa comporta. Abbiamo stabilito per ognuno un compito, grandi e piccoli, in modo da darci una organizzazione che possa anche responsabilizzarli già da bambini.
Quella di mettere su famiglia ed arrivare a tre figli è stata una scelta di entrambi?
Quella di mettere in piedi una famiglia numerosa è stata volontà di entrambi, veniamo da due rispettive famiglie con quattro figli e quindi conoscevamo bene sia i pro che i contro. Crediamo che il regalo più grande da poter dare ad un bambino sia un fratello su cui poter sempre contare, ma noi abbiamo esagerato e puntato subito al terzo. Vi confidiamo che con una condizione generalmente più favorevole avremmo anche accettato di farne un quarto. Ma oggi come oggi, effettivamente, sarebbe davvero troppo.
Dal punto di vista economico non deve essere facile per nessuno, specie in una nazione in cui gli aiuti per famiglie numerose sono pochissimi e non abbiamo strutture pubbliche adeguate. Voi come gestite la vostra giornata?
Crediamo che gli aiuti non bastano e nemmeno il sostegno verso le mamme che spesso devono ricorrere all’aiuto dei propri genitori. La vita è diventata cara, troppo, per tutti. Noi possiamo considerarci fortunati e grazie alla nostra forza di volontà andiamo avanti dignitosamente, ma per una famiglia come la nostra mancano misure adeguate come ad esempio un sostegno economico necessario per permettersi una baby sitter e poter permettere, soprattutto alle donne, di lavorare serenamente. Diciamo che nella nostra gestione quotidiana un grande ruolo lo giocano, per fortuna, i nonni senza i quali sarebbe davvero complicato riuscire a lavorare entrambi. E i costi aumenterebbero.
Ma possiamo dire che essere genitori di tre figli, nonostante costa tanto e porta fatica tutto il giorno, rimane una bellissima gioia anche se si arriva a pezzi alla sera?
Si! Essere genitori è meraviglioso, ci fa rendere conto veramente di come l’amore per un figlio ti spinge ad andare sempre oltre senza fermarti. Tutta la nostra vita ormai è dedicata a loro, alle loro esigenze e alla prospettiva per il loro futuro. Alla sera si, si arriva a pezzi ma con una gioia che ti riempie la vita e ti fa superare arrabbiature e qualche problema che la quotidianità ti pone sempre davanti.
Immagino che pensate spesso al futuro di questi bambini. Quanto vi fa paura il futuro da genitori e qual è il pensiero più attuale nella vostra mente?
Il futuro di un figlio mette pensiero ad ogni genitore, la domanda più ricorrente è cosa faranno da grandi. E questo, specie nei tempi in cui viviamo, porta un po' di paura. Oggi possiamo dire di avere la voglia di sostenerli in ogni scelta decideranno di fare, perché il compito di un genitore è anche questo. Un’altra domanda che pesa nella nostra mente è se ce la faremo a garantire loro tutto ciò di cui avranno bisogno e se potremmo permettercelo, visto che ormai aumentano le esigenze ma anche e di molto i costi per tutto. Dal cibo al viaggiare, dallo studio agli accessori e indumenti, tutto ormai costa tanto e preoccupa. Ma noi siamo ottimisti, e cercheremo sempre di sostenerli per quanto ci è possibile.
Quali sono le spese che gravano maggiormente sul bilancio familiare di una famiglia come la vostra? Esistono sussidi o aiuti adeguati alle tante spese da affrontare?
Le spese maggiori che affronta una famiglia crediamo siano nell’ambito sanitario. Una famiglia senza esenzione si ritrova a pagare, dopo i 6 anni di età del bimbo, anche un antibiotico. Se ad un bambino prende un raffreddore possiamo arrivare a spendere anche cinquanta euro di farmaci. Per non parlare del fatto se qualcuno dovesse avere altre problematiche, come nel nostro caso, dove sia la mamma che il nostro secondo figlio entrambi celiaci. Un settore in cui non ci sono aiuti se non un misero voucher di 70 euro al mese per entrambi ma se ne spendono molto ma molto di più.
Dall’alto dell’esperienza che avete acquisito potete dirmi cosa dovrebbe fare il Governo, la Regione e il Comune per favorire le famiglie con più bambini?
Certamente la nostra prima proposta è alzare l’esenzione almeno al compimento di dieci anni di età. Inoltre il governo e le regioni dovrebbero aiutare le famiglie non sono tramite contributi economici, perché i soldi con 3 figli sembrano non bastare mai, ma anche dando un aiuto fisico alle mamme. Un po' come funziona oggi per gli anziani. Ad esempio al nord ormai è di moda e di grande aiuto una nuova figura che aiuta le neo mamme, la Doula, ma al sud chi può permettersi una figura del genere senza un aiuto economico da parte dei nostri Enti Territoriali? Ecco, i comuni potrebbero iniziare ad assumere persone esperte a supporto delle neo mamme e questo, insieme a qualche aiuto economico, incentiverebbe senza dubbio molte coppie a fare più figli.