Nella piccola frazione di Nicotera l’infrastruttura svetta a pochissima distanza dalle abitazioni e dal parco giochi per bambini recentemente inaugurato. I timori dei residenti per l’esposizione alle onde elettromagnetiche e le lamentele sull’assenza di informazioni
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Svetta altissima davanti alle prime case del paese, spuntata qualche giorno fa tra lo stupore generale. Così, Comerconi si sta trovando alle prese con l’installazione di una nuova infrastruttura di tele radiocomunicazioni che desta non poche preoccupazioni tra i residenti. Un colosso che sorge a circa cento metri dalle prime abitazioni e che sta togliendo la serenità alla piccola frazione di Nicotera. Da quanto si apprende si tratta di un’antenna 5g realizzata su impulso di una nota multinazionale leader nei servizi di telefonia, con fondi del Pnrr. La richiesta di autorizzazione è pervenuta al Suap del Comune di Nicotera a fine maggio, da lì è poi partito l’iter che dopo la produzione della documentazione necessaria ha portato al via libera da parte dell’ufficio tecnico.
I cittadini però non ci stanno: dopo qualche giorno di passaparola e tam tam nelle chat, a decine ieri sera si sono ritrovati nei locali dell’ex scuola elementare per un’assemblea pubblica volta a confrontarsi sulla questione e capire quali passi compiere per tutelarsi. In particolare, è stata contestata la vicinanza dell’antenna alle case e non solo: a circa 250 metri in linea d’aria sorgono infatti il campo da calcio e l’area giochi per bambini recentemente inaugurati dal Comune. «Siamo un piccolo paese, non ci sono grandi aziende e da sempre il nostro territorio si è caratterizzato per la sua vocazione agricola. Cosa serve a noi quest’antenna? Perché installarla tanto vicino alle nostre case e compromettere così anche l’aspetto paesaggistico?», si è chiesto uno dei promotori della mobilitazione. Ma il timore principale è quello relativo all’esposizione alle onde elettromagnetiche: «Sul fatto che facciano male o meno, il dibattito è ancora aperto e noi non vogliamo fare da cavie. L’antenna qui non la vogliamo».
A margine della riunione è stata quindi avviata una raccolta firme per una petizione formale indirizzata al sindaco di Nicotera, Giuseppe Marasco. Tramite tale documento i cittadini chiedono l’immediata sospensione dell’attivazione e della procedura di installazione dell’antenna. Nel testo si evidenzia la mancata valutazione di siti alternativi al fine di «ridurre al minimo possibile l’esposizione della popolazione residente alle radiazioni elettromagnetiche». E a tal proposito, si lamenta inoltre l’assenza di informazioni su «tipologia e quantitativo di radiazioni e onde elettromagnetiche che saranno emesse dall’impianto». Non da ultimo, la popolazione contesta di non essere stata preventivamente e adeguatamente informata dell’installazione dell’antenna che i più hanno visto spuntare dall’oggi al domani.
Insieme alla petizione, ci si sta inoltre muovendo per l’accesso agli atti e la nomina di un perito che possa visionare e valutare tutta la documentazione.
Alla riunione di ieri sera ha partecipato anche l’assessore comunale Roberto Massara, che vive proprio a Comerconi e ha assicurato la vicinanza sua e dell’amministrazione intera alla popolazione: «La pratica è stata gestita a livello tecnico – ha tenuto a precisare -. Noi siamo al fianco dei cittadini e faremo quanto in nostro potere per tutelare la loro salute».