Sono 170 le imbarcazioni ormeggiate con altre centinaia in transito senza eventuale possibilità di sosta. L’associazione “Amici del porto” che ha sostenuto l’amministrazione ora non intende fare sconti
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Facile. Forse scontato. Ma il titolo del capolavoro di Jacques Prevert immortalato su celluloide da Jean Gabin calza alla perfezione. “Il porto delle nebbie” potrebbe essere quello di stamane con il fenomeno naturale della “lupa di mare”. La densa foschia sul porto di Catanzaro è invece una situazione che va avanti da tempo e la storia dei pontili a rischio smantellamento, ormai in piena estate, ne è emblematica.


«Il sindaco o l'amministrazione ci dicano noi dove dobbiamo mettere tutte queste barche – afferma perentorio il presidente dell’associazione “Amici del porto” Tonino Russo – Il problema principale è questo, ma l'altro è che noi abbiamo pagato fino alla fine dell'anno. Aspettare per un anno intero una stagione e poi bucarla significa portare le chiavi direttamente dal sindaco al comune e dire queste sono le chiavi delle nostre attività, continuate voi perché noi non ci riusciamo più».
Centosettante le barche di ogni stazza ormeggiate, a cui si aggiungono quelle in transito nel Golfo di Squillace, capaci di generare risorse ancora di base ma già essenziali per l'economia del capoluogo.
«Il problema è di tutta la città – aggiunge un diportista – noi qua diamo da mangiare ai falegnami, tappezzieri, meccanici, benzinai, negozi di nautica, negozi di pesca, ristorazione, con un giro economico di milioni di euro».
Occupazione e indugi


«Ci sono in ballo quattro famiglie – si fa largo un altro – se dovessero dismettere i pontili, l'amministrazione darà da lavorare a queste quattro famiglie?»
«Ci sentiamo spesso con qualche amministratore – espone un altro socio – ci rispondono stiamo lavorando notte e giorno, ma di grazia siamo in piena estate, lavorate tutte le notte e che fate?»
«Io voglio fare invece una proposta d'accordo con tutto quello che è stato detto prima – afferma con maggiore calma, solo apparente un ennesimo proprietario – un compromesso all'italiana, quantomeno fino al 31 dicembre che lasciano le cose come stanno».
La stoccata finale
«Se il Comune non riuscirà a trovare una soluzione – conclude il presidente Russo – noi porteremo le barche sul corso di Catanzaro e soprattutto chiederemo a questa amministrazione di dimettersi».