Lotta ai clan

Dieci anni di controllo della ’ndrangheta sulla Presila catanzarese: 69 indagati nell’inchiesta Karpanthos - NOMI

Si allarga il campo delle indagini della Dda di Catanzaro: tra i nomi nuovi c’è quello del boss di Mesoraca Ferrazzo. Accuse per i politici, c’è anche l’ex sindaco di Cerva

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di Alessia Truzzolillo
19 aprile 2024
13:19
La conferenza stampa della Dda di Catanzaro nel giorno in cui sono scattati gli arresti nell’inchiesta Karpanthos
La conferenza stampa della Dda di Catanzaro nel giorno in cui sono scattati gli arresti nell’inchiesta Karpanthos

La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha chiuso le indagini preliminari dell’inchiesta denominata Karpanthos (nome in codice che nasce dall’antica denominazione del Comune di Petronà), sulle cosche Carpino e Cervesi che dominerebbero sul territorio della Sila Piccola, imperversando tra i comuni che si trovano al confine con la provincia di Crotone. Nella chiusura delle indagini compaiono nomi nuovi rispetto al fascicolo dell’ordinanza. Spicca fra tutti i nomi nuovi quello di Mario Donato Ferrazzo, detto Topolino, capo del locale di ‘ndrangheta di Mesoraca.

Altri nomi nuovi sono quelli di Vincenzo Marchio, detto Cireneo; Giovanni Sacco; Luigi Mannarino; Francesco Serrao, detto Cicciolino; Giulietta Ascone; Luciano Ascone; Luca Contrastato; Pasquale Scorza; Giovanni Greco; Carmine Gigliotti; Filippo Campagna; Giovanni Antonio Evalto; Leonardo Zoffreo.


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L’inchiesta nasce in seguito alle indagini sull’omicidio del macellaio Francesco Rosso, ucciso nel 2015 a Simeri Mare. Centrali nel lavoro investigativo sono le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Danilo Monti, 33 anni, catturato nel 2019 quale killer del macellaio, da allora ha cominciato a parlare con gli inquirenti. Secondo gli inquirenti le cosche avevano il controllo del Comune di Cerva. Indagato, tra gli altri, anche Fabrizio Rizzuti, ex sindaco di Cerva accusato di scambio elettorale politico mafioso.

Dai brogliacci dell’inchiesta si può appurare che lo scambio elettorale politico-mafioso viene contestato a Fabrizio Rizzuti, Raffaele Scalzi e Raffaele Borelli che si erano candidati alle elezioni comunali del 2017 con la lista civica “Progetto Futuro” guidata dal futuro sindaco Fabrizio Rizzuti (oggi ai domiciliari). Gli indagati, grazie all’intermediazione del fratello di Fabrizio Rizzuti, Massimo Rizzuti, dipendente comunale, si erano rivolti a Tommaso Scalzi, già condannato per associazione mafiosa e considerato vicino a Franco Coco Trovato, affinché procurasse loro dei voti promettendo in cambio una somma di denaro e una percentuale sugli appalti pubblici aggiudicati dal Comune.

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Inchiesta Karpanthos, le estorsioni e la droga

I carabinieri hanno documentato danneggiamenti, incendi, la costrizione a vendere autovetture a prezzi bassissimi. Un autentico controllo del territorio che abbraccia un decennio circa.

Agli indagati vengono contestate, a vario titolo, sia l’associazione di tipo mafioso che l’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.

I Carpino e i Cervesi

Una cosca che aveva esteso i propri tentacoli nelle province di Lecco, Genova e Torino. L’indagine ha permesso di documentare l’esistenza della cosca di ‘ndrangheta “Carpino” di Petronà, coinvolta negli anni duemila in una sanguinosa faida, operante nella Presila catanzarese e con ramificazioni in Liguria e Lombardia, nonché dell’alleato gruppo criminale di Cerva, detto dei Cervesi, con estensioni in Piemonte e Lombardia, entrambi ora ricadenti sotto l’influenza del locale di Mesoraca, dediti principalmente alle estorsioni in danno degli imprenditori edili e dei commercianti della Presila catanzarese attuate mediante incendi e danneggiamenti, alle rapine a mano armata, al riciclaggio e all’intestazione fittizia di beni, al traffico di cocaina e marijuana con differenti canali di approvvigionamento, riconducibili comunque a soggetti operanti nei territori di Cutro o Mesoraca.

Karpanthos, nomi degli indagati

BERLINGERI David;

BIANCO Giuseppe, alias “U Pilusu”;

BORELLI Raffaele;

BRESCIA Carmine;

BUBBO Vincenzo;

CALIGIURI Vincenzo;

CANINO Gianluca;

CARPINO Edoardo;

CARPINO Salvatore;

CASTAGNINO Leonardo;

CAVARRETTA Nicolina;

COLOSIMO Domenico, inteso Nndrina;

COLOSIMO Simone;

COLOSIMO Vincenzo;

COSTANTINO Luca;

CROPANESE Alessandro;

ELIA Lidio;

ELIA Martin;

ESPOSITO Francesco;

FERRERI Giuseppe;

FICO Francesco;

FICO Pasquale;

GENTILE Claudio;

GIGLIOTTI Mario;

GRIFFO Mario;

GRIFFO Michele;

IERVASI Gianfranco;

IERVASI Vincenzo Antonio;

LAVIGNA Giuseppe;

LOPRETI Giovanni;

MARCHIO Luigina;

MARCHIO Santo;

MONTI Danilo;

RANIERI Ciro;

RAFFAELE Vincenzo;

RIBECCO Francesco

RIBECCO Vincenzo

RIMEDIO Salvatore

RIZZUTI Fabrizio;

RIZZUTI Giovanni:

RIZZUTI Massimo;

ROCCA Giuseppe;

SCALZI Pietro Paolo;

SCALZI Raffaele;

SCALZI Tommaso;

SCALZI Venanzio;

SCERBO Antonio;

SEVERINI Rosario;

SCULCO Vincenzo;

TROVATO Giuseppina;

BIANCO Beniamino;

GAGLIONE Giuditta;

TALARICO Marcello;

PROCOPIO Francesco;

MARCHIO Vincenzo, alias Cireneo;

SACCO Giovanni;

MANNARINO Luigi;

SERRAO Francesco alias Cicciolino;

ASCONE Giulietta;

ASCONE LUCIANO;

CONTRASTATO Luca;

FERRAZZO Mario Donato;

SCORZA Pasquale;

GRECO Giovanni;

GIGLIOTTI Carmine;

CAMPAGNA Filippo;

EVALTO Giovanni Antonio;

ZOFFREO Leonardo.

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