Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato l’ordinanza e revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Vincenzo Scorcia, primario del reparto di oculistica dell’Azienda ospedaliera universitaria di Catanzaro, coinvolto nell’inchiesta della Procura che ipotizza l’esistenza di una associazione a delinquere per turbare la regolarità del servizio pubblico sanitario.

Concussione, truffa e peculato sono alcune delle ipotesi di reato contestategli dalla Procura di Catanzaro. Secondo la ricostruzione accusatoria, il primario avrebbe agevolato alcuni pazienti, dietro corresponsione di somme di denaro, che avrebbero in tal modo saltato le liste d’attesa ottenendo interventi chirurgici nel presidio ospedaliero Mater Domini di Catanzaro ma transitando dapprima dallo studio privato del professionista.

Nella giornata di ieri si è tenuta l’udienza dinnanzi al Tribunale del Riesame di Catanzaro. Vincenzo Scorcia è difeso dagli avvocati Francesco Gambardella e Andrea Carnevali.