La missione in Spagna? Sulla carta l’ex rettore dell’università di Messina Salvatore Cuzzocrea era lì per fare ricerca, la pratica però – stando all’inchiesta della Guardia di finanza che ha portato al sequestro di 2,4 milioni al docente – racconta una storia diversa. Cuzzocrea ha in effetti presentato una richiesta di autorizzazione a compiere una missione a Valencia dal 16 al 26 gennaio 2020. Tuttavia, le verifiche documentali e le informazioni ricevute dalla Federazione Italiana Sport Equestri hanno evidenziato che, nello stesso periodo, avrebbe partecipato, insieme al figlio e ad altri cavalieri della società sportiva dilettantistica La Cuadra Asd, alle gare di salto a ostacoli del Mediterranean Equestrian Tour di Oliva, ospitate nel Centro Ecuestre Oliva Nova. Il soggiorno? All’Oliva Nova Beach Hotel.

Il punto attorno al quale ruotano le indagini è chi abbia pagato il soggiorno dell’ex magnifico siciliano. La risposta, secondo gli investigatori, è chiara: lo ha fatto l’università. La missione, infatti, sarebbe stata rimborsata al prof con due ordinativi di pagamento emessi lo stesso giorno e imputati entrambi al progetto Epitech 2019: il primo, per le spese sostenute dal 23 al 26 gennaio, da 2.293,47 euro; il secondo, da 2.609,45 euro, per le spese dal 16 al 21 gennaio.

In aggiunta, Cuzzocrea avrebbe ottenuto il rimborso di ulteriori spese sostenute negli stessi giorni con un altro ordinativo da 446,28 euro imputato al progetto di ricerca Fidia. Su questo pagamento era allegata una fattura del 25 gennaio 2020 emessa da uno studio fotografico: il docente l’aveva giustificata come “spese per la stampa di materiale per ricerca”. I militari della Guardia di finanza avrebbero invece rilevato come «l'originale in copia della fattura [...] presentava, a differenza di quella portata a rimborso dal prof. Cuzzocrea, quale soggetto destinatario la 'Divaga Società agricola Srl' e non il logo 'standardizzato', evidentemente inserito al fine di ottenere l'auspicato rimborso». La svolta, però, sarebbe arrivata dalla Spagna: la documentazione fotografica trasmessa dalle autorità iberiche avrebbe dimostrato la non inerenza della spesa ai progetti di ricerca. «Si trattava – riassumono gli inquirenti – di 30 foto relative alla gara ippica, con immagini dello stesso Cuzzocrea, del figlio» e di un cavaliere sul campo di gara.

Anche le tre fatture emesse dall’Oliva Nova Beach & Golf Hotel di Valencia avrebbero evidenziato criticità. La prima riguardava il soggiorno dal 16 al 23 gennaio, per un importo di 1.517,18 euro; la seconda dal 23 al 26 gennaio, per 538 euro; la terza per € 24,00 relativa al “Rte Columbus TPV”. Dai documenti allegati emerge che i soggetti ospitati erano un adulto e un ragazzo di 16 anni, corrispondente al figlio del docente, presente insieme al padre alle gare.

Gli inquirenti hanno evidenziato come «le spese dell'Oliva Nova Beach & Golf Hotel di Oliva sono state tutte richieste a rimborso dal prof. Cuzzocrea, il quale ha omesso di inserire tutta la documentazione attestante il soggiorno a Valencia, «ragionevolmente al fine di evitare di far emergere la presenza del figlio» in quel viaggio che ai pm di Messina non pare affatto una missione di ricerca.