Sono stati individuati grazie ai racconti di alcune delle 144 persone giunte in due giorni diversi nello scalo. Le indagini portate avanti dalla Polizia e dalla Guardia di finanza
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Polizia e Guardia di finanza hanno fermato quattro persone accusate di essere gli scafisti dei velieri partiti, in momenti distinti, dalle coste turche e diretti in Italia.
L'attività investigativa compiuta dagli agenti del Commissariato di Siderno e dai finanzieri della Sezione operativa navale di Roccella Jonica, coordinati dalla Procura della Repubblica di Locri, è scaturita dagli sbarchi del 22 e del 23 agosto al porto delle Grazie di Roccella Jonica, durante i quali sono approdati, in totale, 144 persone, soccorse in mare dalla Guardia Costiera in eventi (Sar) a circa 100 miglia dalla riviera calabrese.
Determinanti sono state le testimonianze dirette dei migranti più collaborativi, i quali, nell'ambito delle informazioni rese con l'assistenza di difensori d'ufficio e mediatori linguistici, hanno descritto la dinamica del pericoloso viaggio, fornendo univoche indicazioni circa l'identità degli autori della tratta.
Al termine delle procedure, i 4 sono stati collocati nella casa circondariale di Locri, ove sono tuttora presenti in quanto il Gip del Tribunale Ordinario territorialmente competente, dopo la convalida della predetta misura restrittiva, ha applicato, nei loro confronti, la custodia cautelare in carcere, alla luce del grave e convergente quadro indiziario ottenuto e del concreto pericolo di fuga.