Aggressione a Carolei

Taglio dei sussidi, l’allarme dei sindaci dei capoluoghi calabresi: «Disagio sociale è esplosivo, noi i parafulmini»

La presa di posizione dopo che il primo cittadino del centro cosentino è stato picchiato da un uomo che non aveva ottenuto la carta acquisti assegnata dall'Inps: «Soli e indifesi a gestire un'emergenza provocata dal cinismo del Governo e che a partire dall'autunno si aggraverà ulteriormente»

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di Redazione
30 agosto 2023
18:51
Fiorita, Caruso, Brunetti e Voce
Fiorita, Caruso, Brunetti e Voce

«L’aggressione subita dal sindaco di Carolei, Francesco Iannucci, conferma la gravità dell’allarme che avevamo lanciato all’indomani della soppressione del reddito di cittadinanza. Sta per divampare in Calabria l’incendio della protesta sociale». Lo si legge in una nota firmata dal sindaco del Comune di Catanzaro Nicola Fiorita, di Cosenza Franz Caruso, di Crotone Vincenzo Voce e di Reggio Calabria Paolo Brunetti.

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Il riferimento è all'episodio che ha suo malgrado visto coinvolto il sindaco del Comune di Carolei, in provincia di Cosenza, aggredito e percosso da un cittadino che gli imputava la mancata attivazione della card acquisti. 


«I sindaci calabresi, chiamati a gestire un’emergenza sociale che da noi è particolarmente acuta, sono soli e senza difese». Fanno sentire la propria voce i quattro sindaci: «Era da decenni che non si vedevano cittadini disperati davanti ai portoni dei Comuni. Il cinismo del Governo sta provocando una vera e propria situazione di tensione sociale che in autunno si aggraverà ulteriormente e nei primi mesi del 2024 diventerà una vera e propria bomba, quando non ci saranno nemmeno i contributi per l’assistenza alloggiativa».

«Senza reddito di cittadinanza e senza benefit, l’area della povertà in Italia – ma soprattutto in regioni come la Calabria – sarà destinata ad allargarsi e pregiudicherà ogni progetto di sviluppo e di benessere per le persone. I sindaci della Calabria non ci stanno a fare da parafulmini, a mettere perfino a repentaglio la propria sicurezza personale per colpe che vanno semmai addebitate ad altri.

«Si diano al più presto ai Comuni gli strumenti necessari per contrastare questa dilagante disperazione, si rivedano i meccanismi dei sussidi e dei sostegni a chi è rimasto dietro. Se continuerà questo gioco al massacro contro i sindaci, che invece di essere aiutati vengono colpevolizzati e lasciati soli a contrastare povertà, immigrazione irregolare, depurazione, tra qualche anno nessuno se la sentirà di candidarsi a guidare le nostre comunità. Al sindaco Iannucci va la nostra sincera solidarietà per quanto accaduto. Noi non lo lasceremo solo».

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