In merito all’articolo “Una ruspa sull’Isola (fragilissima) di Tropea per i lavori di messa in sicurezza. Ietto (Unical): «Fermate questo scempio» – VIDEO” riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera di chiarimenti da parte del geologo Aldo Battaglia riguardante i lavori di consolidamento dello scoglio di Santa Maria dell’Isola di Tropea: «L’intervista, pubblicata dal vs. quotidiano al professore Ietto, riporta una ricostruzione dei fatti falsa, tendenziosa ed infamante. Preme innanzitutto sottolineare che nessuno scempio è stato o sarà perpetrato ai danni dello scoglio di Santa Maria dell’Isola. I lavori di riprofilatura e consolidamento del versante permetteranno, una volta conclusi, l’incremento delle condizioni di sicurezza dell’area, rendendo nuovamente fruibile l’arenile oltre la galleria».

«Ma veniamo ai fatti realmente accaduti; dopo il primo crollo, avvenuto il 7 aprile 2023, è stata eseguita una prima fase di indagini geologiche tramite rilievi laser scanner, rilievi geologici, strutturali e geomeccanici di dettaglio finalizzati all’analisi del fenomeno franoso e propedeutici alla successiva fase di progettazione delle opere di messa in sicurezza. I risultati delle indagini e delle prime ipotesi di intervento – prosegue Battaglia – sono stati illustrati l’otto maggio 2023 presso la prefettura di Vibo Valentia alla presenza degli enti interessati. Durante la presentazione sono state rappresentate le analisi eseguite ed evidenziate le criticità riscontrate, precisando che in mancanza di interventi urgenti si sarebbero potuti verificare crolli di lì a poco».

«E così è stato! Infatti, prima dell’effettivo inizio dei lavori di somma urgenza, il 18 maggio, alle ore 15.30, c’è stato un secondo crollo che ha coinvolto circa 600 metri cubi di roccia. Immediatamente sono stati iniziati i lavori di somma urgenza appaltati dal Comune, con il disgaggio delle restanti porzioni di versante aggettanti. I lavori di somma urgenza sono stati ultimati a luglio 2023. Successivamente, secondo le modalità previste dalla normativa vigente e, comunque nel rispetto del principio della trasparenza, è stato affidato dapprima l’incarico di redazione dal progetto di fattibilità tecnico economica e poi di progettazione esecutiva e direzione lavori all’ATI costituito dal sottoscritto, dallo studio Majone Ingegneri Associati, Brettia Patrimonio Culturale S.r.l. (Archeologica) e da ing. Matteo Cervi».

«Al contrario di quanto riportato dal professore letto – prosegue ancora Battaglia –, preme sottolineare che nessuna scorciatoia è stata intrapresa durante lo sviluppo dell’iter progettuale. Il progetto è stato dapprima approvato in Conferenza dei servizi e sottoposto, con esito positivo, a Valutazione di incidenza ambientale. La progettazione esecutiva è stata infine verificata ed infine validata il 26 aprile 2024. Infine, tramite procedura aperta, la Stazione unica appaltante della provincia di Vibo Valentia, ha avviato la gara d’appalto per la realizzazione dei lavori».

«Inoltre, durante l’Amministrazione Vallone nominata nel precedente articolo, fu il sottoscritto a risolvere la problematica che perdurava da oltre 10 anni, ovvero la chiusura della chiesa di Santa Maria dell’Isola a causa del crollo di una porzione dello scoglio. Il progetto redatto, al contrario dei precedenti proposti, ottenne tutti i pareri positivi dagli enti sovracomunali e la realizzazione di quest’ultimo permise, finalmente, la riapertura della chiesa. Ma veniamo al progetto, l’unico che poteva soddisfare il mantenimento della galleria, molto cara ai tropeani e a tutti i turisti che visitano la città».

«La riprofilatura della parte alta del versante, e non “sventramento” dell’Isola così come riportato dal professore Ietto si è resa necessaria per una serie di motivi, tra cui la rimozione delle parti strapiombanti e la necessità di ridurre il sovraccarico sul setto di roccia che separa la galleria dal fronte esterno del versante. Quest’ultimo, già a seguito del primo crollo, presentava infatti uno spessore esiguo ed interessato da importanti fratture di trazione che lasciavano presagire la possibilità di ulteriori crolli. Da qui la necessità di interventi di consolidamento, ad oggi in corso nel pieno rispetto della normativa vigente e dei pareri ed autorizzazioni ricevute. E per finire, riguardo gli incarichi affidati dall’Amministrazione Macrì, le allusioni del professore Ietto sono alquanto ingannevoli e tendenziose. Personalmente, dopo un primo incarico vinto tramite bando di gara nel 2010, ho partecipato e vinto affidamenti con tutte le Amministrazioni che si sono succedute, nessuna esclusa. Probabilmente ciò è avvenuto in quanto tutti gli incarichi che mi sono stati affidati sono stati portati sempre a conclusione nei tempi previsti e collaudati».