«Ogni serranda che si abbassa in Calabria, soprattutto nei comuni montani, non è solo un fallimento economico, ma una ferita sociale insanabile». La Claai (Confederazione libere associazioni artigiane italiane) della Città Metropolitana di Reggio Calabria, con il suo segretario, Rosario Antipasqua, lancia un drammatico appello alle istituzioni: il tessuto economico di vicinato sta scomparendo. Tra botteghe artigiane e piccoli negozi, la crisi ha ormai assunto contorni davvero preoccupanti. Negli ultimi anni, la problematica del settore sta aumentando, accentuata da vari fattori economici e sociali, come ad esempio: E-commerce in espansione e la crescente preferenza per gli acquisti online; crisi economica, con una diminuzione della clientela e delle entrate; costi elevati e aumento delle spese fisse, come affitto, bollette, tasse.

La Claai sottolinea che la combinazione tra deregulation, costi di gestione insostenibili e calo dei consumi, ha portato a un bilancio tragico: in Italia sono oltre 250.000 le botteghe artigiane e gli esercizi commerciali che hanno cessato l'attività nell'ultimo decennio. Se il dato nazionale è allarmante, secondo l'associazione in Calabria la situazione è ancora più critica: con oltre 10.000 chiusure registrate negli ultimi dieci anni, la regione sconta un isolamento economico aggravato dall'alto tasso di disoccupazione e dallo spopolamento dei centri interni.
«Senza artigiani e commercianti, i nostri paesi muoiono – afferma Rosario Antipasqua -. La Calabria non può permettersi di perdere questo presidio sociale fondamentale nell'assoluta assenza di regole che frenino la concorrenza sleale dei colossi del web».

Richiesta d’azione immediata

La Claai punta il dito contro lo sregolato uso di promozioni e saldi perenni (come il Black Friday) che sta distruggendo i piccoli operatori tradizionali. Per questo motivo, chiede: una normativa europea che imponga parità di regole tra attori fisici e giganti digitali, e un intervento regionale straordinario per il sostegno del commercio di vicinato e dell'artigianato locale.
Alla luce di questa emergenza, l’associazione rivolge un invito formale al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, per la convocazione immediata di un tavolo di confronto regionale.
«Il presidente Occhiuto e il Consiglio Regionale devono assumersi la responsabilità di difendere i piccoli imprenditori calabresi - conclude la Claai -.Siamo all'ultima chiamata per la sopravvivenza del nostro tessuto imprenditoriale. È necessario un piano d'azione risolutivo che coinvolga le associazioni di categoria prima che il declino diventi irreversibile».