Oltre 524 milioni destinati a 182 progetti ma le amministrazioni sono in difficoltà: il rischio è perdere risorse decisive per il rilancio. Tra ritardi burocratici e tagli al bilancio, i comuni faticano ad avviare i cantieri previsti
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Rigenerazione urbana, infrastrutture sociali ed economiche, riqualificazione delle periferie e delle aree degradate. Tre programmi di investimento, finanziati per oltre il 90% con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, del valore di 10 miliardi di euro. In totale i progetti che hanno avuto l’ok sono 3.818, 182 dei quali in Calabria.
Gli interventi previsti hanno un valore di 524 milioni e 918mila euro. Lo stato di avanzamento dei progetti finanziati risulta in netto ritardo rispetto alla scadenza del 2026. Le risorse ci sono ma le Amministrazioni pubbliche titolari degli interventi arrancano e fino ad oggi è stato speso poco più del 15% della somma disponibile. I dati diffusi da Openpolis su dati relativi al 2024 evidenziano che le modifiche al Pnrr - cinque le revisioni in meno di due anni, l’ultima a maggio scorso – hanno rimodulato i capitoli di bilancio di molte misure di finanziamento comunitario. I soli investimenti in progetti di rigenerazione urbana hanno subito un taglio di 1,3 miliardi.
In Calabria, che si trova in posizione arretrata rispetto ad altre regioni del Sud, ne sono stati approvati 97 per un importo complessivo di 176 milioni e 546mila euro. I finanziamenti sono finalizzati alla riduzione di situazioni di emarginazione e di degrado sociale e al miglioramento della qualità del decoro urbano e del contesto sociale e ambientale. I beneficiari del contributo sono i comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti (che non siano capoluoghi di provincia), i comuni capoluogo di provincia e le città metropolitane.
La seconda misura finanziata dal Pnrr riguarda i Piani urbani integrati il cui obiettivo è quello di è recuperare spazi urbani e aree già esistenti allo scopo di migliorare la qualità della vita promuovendo processi di partecipazione sociale e imprenditoriale. I progetti in corso risultano essere 608 per un valore totale di circa 2,9 miliardi. La Calabria si è vista finanziare 28 progetti per un importo complessivo di 127 milioni e 610mila euro. È prevista la possibilità della co-progettazione con il Terzo settore e della partecipazione di investimenti privati. La terza fonte di finanziamenti che vede la partecipazione dei comuni calabresi è il Programma innovativo della qualità dell’abitare. L’investimento ha un valore complessivo di 2,8 miliardi. I progetti in corso sono 893, 57 dei quali in Calabria a cui sono stati destinati 220 milioni e 761mila euro. I fondi comunitari serviranno a realizzare interventi di edilizia solidale e rigenerazione urbana, riducendo le difficoltà abitative, riqualificando le aree degradate e puntando alla sostenibilità e all’innovazione verde.
La riqualificazione urbana dei comuni interessa sia l’ambito sociale sia l’ambito economico locale. In vista della definizione del decreto interministeriale sul nuovo Fondo nazionale per la rigenerazione urbana, Anci e Confcommercio hanno chiesto al Governo di attribuire le risorse direttamente ai comuni e alle città metropolitane. Le due associazioni ritengono che «i criteri di ripartizione dovrebbero premiare i progetti che integrano gli obiettivi infrastrutturali con azioni concrete di rilancio del tessuto economico urbano» per contrastare i fenomeni di «desertificazione commerciale» che in Italia nell’ultimo decennio hanno portato alla chiusura di 118mila piccoli negozi. Anci e Confcommercio sostengono con forza il progetto sulle attività economiche di prossimità oggetto di un disegno di legge in discussione in Parlamento.