Con l’avanzamento dell’Avviso P.Art.E.C.I.P.O. – Programmi articolati e coordinati in periferie organizzate, finanziato dal Pr Calabria Fesr FSE+ 2021–2027, la Regione mette in campo 15 milioni di euro per sostenere 11 progetti dedicati all’inclusione socio-economica delle aree più fragili del territorio regionale, destinati ai comuni proponenti in forma associata ed in partenariato con il terzo settore.

Si tratta – si legge in una nota della Regione - di azioni concrete, reti attive e opportunità reali per le comunità, che combattono condizioni di degrado materiale e sociale, che contrastano abbandono e isolamento. Tra i destinatari vi sono ragazzi senza supporto scolastico che avranno attività educative direttamente nei loro quartieri; disabili che avranno servizi socio assistenziali e assistenza domiciliare; persone svantaggiate come i senza dimora a rischio di esclusione sociale o discriminazioni; persone con vulnerabilità sociale ed economica.

«La logica – spiega l’assessore regionale all’Inclusione sociale Pasqualina Straface, esprimendo soddisfazione per questo nuovo risultato e confermando l’impegno che la Regione Calabria continua ad investire in questa direzione – è sempre quella di partire dal basso, dai bisogni e dai problemi reali, da un’analisi che ha individuato periferie urbane contesti dove si è rilevata la maggiore necessità di interventi su marginalità economica e sociale, degrado edilizio, fragilità ambientali e carenza di servizi essenziali».

«La Regione Calabria – aggiunge – compie un passo concreto e decisivo nella lotta alle disuguaglianze sociali e territoriali. Con P.Art.E.C.I.P.O. la Calabria sceglie di partire dalle persone, dai quartieri e dalle comunità che più di altre hanno bisogno di attenzione, servizi e opportunità. È un investimento che parla di dignità, di diritti e di futuro».

L’Avviso – prosegue il comunicato - nasce con un obiettivo chiaro: ridurre le distanze sociali, contrastare la marginalità e migliorare concretamente la qualità della vita nelle periferie urbane e nei contesti segnati da disagio economico, fragilità sociali e carenza di servizi. Non interventi spot, ma – si fa rilevare - azioni integrate e coordinate, capaci di accompagnare famiglie, minori, giovani e persone vulnerabili in percorsi reali di inclusione.

«Abbiamo voluto progetti che non calassero dall’alto – sottolinea Straface – ma che fossero costruiti insieme ai territori, ai Comuni, al Terzo settore, alle scuole, al mondo della sanità e del lavoro. Perché l’inclusione non si improvvisa: si costruisce facendo rete.

I progetti finanziati attiveranno servizi di prossimità, sostegno alle famiglie con minori, interventi contro la povertà educativa e sanitaria, azioni di inclusione sociale e sportiva, percorsi personalizzati per chi è a rischio di esclusione, oltre a misure di supporto sui beni essenziali e sul disagio abitativo. Un’attenzione particolare è rivolta ai bambini e agli adolescenti, perché – evidenzia l’assessore – investire sui più giovani significa spezzare il ciclo della povertà e costruire una Calabria più forte domani.

Elemento centrale dei progetti è l’attivazione di presìdi territoriali stabili, luoghi fisici e riconoscibili dove i cittadini possano trovare ascolto, servizi, orientamento e accompagnamento. Spazi vivi, capaci di diventare punti di riferimento e di animazione sociale, in sinergia con i servizi pubblici già esistenti».