Lacrime e applausi nella basilica di Santa Giustina a Padova per i funerali dei tre militari deceduti in seguito a un’esplosione. Presenti le massime autorità, i colleghi feriti e centinaia di cittadini: «Il loro coraggio, il senso del dovere e l'esempio che ci lasciano non saranno dimenticati»
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai funerali di Stato dei tre carabinieri, Brigadiere capo Valerio Daprà, Carabiniere scelto Davide Bernardello e Luogotenente Marco Piffari, deceduti nell'esplosione di Castel D'Azzano (Verona), nella basilica di Santa Giustina a Padova, 17 ottobre 2025. ANSA/Paolo Giandotti - Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica +++FOTO DIFFUSA DALL'UFFICIO STAMPA - USARE SOLO PER ILLUSTRARE OGGI LA NOTIZIA INDICATA NEL TITOLO - NON ARCHIVIARE - NON VENDERE - NON USARE PER FINI NON GIORNALISTICI - NPK+++
A Padova i funerali di Stato dei tre carabinieri uccisi nell'esplosione di Castel D'Azzano (Verona).
A ricordare Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Piffari, nella basilica di Santa Giustina, anche il presidente Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni con moltissime delegazioni di partiti.
Applausi scroscianti non appena le bare vengono sollevate per fare ingresso in basilica. Le tre bare sonno avvolte nel tricolore e su ognuna c'è una foto.
Nella chiesa in Prato della Valle sono giunti i presidenti di Senato e Camera, la premier Giorgia Meloni, con i ministri del Governo, Elly Schlein con una delegazione del Pd. Ad accoglierli e a salutarli sul sagrato il presidente del Veneto Luca Zaia e il sindaco di Padova, Sergio Giordani. Alla funzione sono presenti anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Luciano Portolano, e il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Salvatore Luongo. Concelebrano le esequie, mons. Claudio Cipolla e mons. Domenico Pompili, vescovo di Verona.
Centinaia di uomini delle forze dell'ordine, mischiati a semplici cittadini, si sono radunati già dal primo pomeriggio davanti alla basilica di Santa Giustina a Padova. Il rito è celebrato da mons. Gianfranco Saba, ordinario militare per l'Italia, che concelebra la messa assieme al vescovo di Padova Claudio Cipolla, a quello di Verona Domenico Pompili, all'abate di Santa Giustina dom Giulio Pandoni, a Vincenzo Pizzimenti, cappellano militare del Comando Regionale, don Corrado Tombolan, cappellano militare della Legione Carabinieri "Veneto" e a don Giovanni Tanca, segretario del Vescovo Ordinario Militare per l'Italia.
Sono giunti in chiesa i familiari delle vittime, i vertici dell'Arma e colleghi dei deceduti, tra cui alcuni militari che erano assieme a loro a Castel D'Azzano, con evidenti segni delle lesioni subite nello scoppio. Nel sagrato è schierato il picchetto d'onore di tutte le forze dell'ordine e dell'esercito.
«La vittoria sul mondo e sul male è anche l'amore di chi serve la patria, cioè il prossimo, garantendo la giustizia, il bene comune, la stabilità delle istituzioni preposte a custodire nell'ordine e nell'armonia la comunità umana». Lo dice l'arcivescovo Gian Franco Saba, Ordinario militare per l'Italia celebrando i funerali dei tre Carabinieri morti a Castel d'Azzano. Mons.Saba li chiama per nome, Marco, Valerio e Davide: «I nostri fratelli hanno seguito la via del servizio per il bene comune. Nel loro incontro con Cristo si saranno specchiati in Lui vedendo così che il volto bello dell'umanità sta nel servire il prossimo».
Oggi in tutte le scuole italiane si è tenuto un minuto di silenzio per commemorare i tre militari, ha fatto sapere il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara.
«Oggi l'ultimo saluto a Davide, Marco e Valerio: tre carabinieri che hanno servito l'Italia con onore e dedizione fino all'ultimo istante. Il loro coraggio, il senso del dovere e l'esempio che ci lasciano non saranno dimenticati», ha scritto sui social la premier Giorgia Meloni.