È partita domenica 1 giugno da Laino Borgo la sfida di Salvatore Cristiano Misasi, giovane calabrese affetto da tetraparesi spastica, che sta percorrendo in handbike la “Ciclovia dei Parchi”, un percorso di 545 km attraverso i parchi nazionali del Pollino, della Sila, delle Serre e dell’Aspromonte.

L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà quotidiane delle persone con disabilità motorie, sfatando stereotipi e mostrando la disabilità come una condizione normale e vivibile. «Spesso si pensa o al disabile supereroe o alla persona completamente dipendente — spiega Misasi — io voglio raccontare una realtà diversa».

Ieri la tappa da Lorica a Villaggio Mancuso. Prima della partenza da Lorica è stato accolto dal direttore del Parco Nazionale della Sila Ilario Treccosti, che ha espresso sostegno all’iniziativa. Cristiano ha potuto anche degustare prodotti tipici locali con una cena presso il ristorante “Brillo Parlante”.

«Questa tua esperienza ci può dare una serie di informazioni - ha detto a Misasi il direttore del parco nazionale della Sila - per intervenire nei punti della Ciclovia dove ci sono difficoltà per renderla più accessibile. Perché se possiamo fare piccole cose che aiutano a chi vuole emularti, magari quella criticità che tu hai osservato possiamo risolverla».

Il percorso di oggi prevede un tratto che, partendo da Villaggio Mancuso, scende tra i pini larici per poi risalire verso Albi, dove il paesaggio si apre sulle colline coltivate a ulivo, con il mare Ionio visibile all’orizzonte nelle giornate più limpide. Si prosegue poi verso Taverna, un centro ricco di storia e cultura, noto per essere la patria del pittore barocco Mattia Preti, le cui opere impreziosiscono le chiese e il Museo Civico del paese.

Da Taverna la strada sale fino a Sorbo San Basile, un borgo suggestivo arroccato sulle colline, e poi si inerpica fino a Maranise, lambendo l’abitato di Fossato Serralta. Il percorso raggiunge quindi la Casa Cantoniera Cafarda, posta a 890 metri di altitudine, da dove si gode un panorama mozzafiato sulle valli circostanti. Superato il viadotto sul Fiume Corace, la Ciclovia riprende a salire in direzione di Tiriolo, il paese dei due mari da cui si possono ammirare in giornate terse, finanche le Isole Eolie, con un centro storico di pregio, Musei e botteghe artigiane imperdibili.