Il presidente della Regione, indagato nell’inchiesta della procura di Catanzaro con l’accusa di corruzione, conferma le indiscrezioni in merito all’interrogatorio che lo attende entro la fine di luglio
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«I miei avvocati mi dicono che entro fine mese sarò sentito, sono felice di questo perché potrò chiarire ogni cosa». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, a margine di una conferenza stampa in Cittadella, con riferimento all’inchiesta della procura di Catanzaro che lo vede indagato con l’accusa di corruzione.
Non saranno, tuttavia, dichiarazioni spontanee, che pure il governatore si era proposto di fornire subito, ma chiarimenti che il presidente potrà fornire ai magistrati su contestazioni specifiche. Del resto lo aveva sottolineato lo stesso procuratore di Catanzaro, Salvatore Curcio, nel suo intervento al festival Trame. Si procederà serenamente dopo l'accordo tra le parti. “Non siamo i carnefici di nessuno”, aveva rilanciato.
Il governatore, dunque, entro fine luglio si recherà dal procuratore aggiunto di Catanzaro, Giancarlo Novelli, e dal pm, Domenico Assumma, per farsi interrogare. Sarà accompagnato dai suoi legali, gli avvocati Nicola Carratelli e Mario Figliolia.