Jiritano (Unione Sindacale di Base) rivendica autonomia e intransigenza: «Nessun compromesso, resteremo nelle piazze». La frecciata ai candidati: «Con i numeri che facciamo ci cercano in tanti ma rimaniamo liberi»
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L’atteggiamento non cambia, neppure in tempo elettorale: nessuna mezza misura, tanto meno concertazione. L'Unità Sindacale di Base affronta la campagna elettorale con la stessa intransigenza, pronta a riaffermare i diritti dei lavoratori fin dal giorno dopo l'insediamento del prossimo presidente regionale.
Non siamo concertativi

«La nostra caratteristica è quella di non essere un'organizzazione sindacale concertativa – afferma dalla sede di Via Mario Greco a Catanzaro Antonio Jiritano, del coordinamento calabrese USB, organizzazione che non prevede la figura del segretario – Noi facciamo una serie di attività tra i lavoratori, l'interesse dei lavoratori lo portiamo ai tre candidati o al candidato presidente. Se vuole trovare una mezza mediazione con l'Usb sulle nostre proposte benissimo, ci confrontiamo, altrimenti non se ne fa nulla, del resto a noi non hanno mai regalato nulla. Siamo e resteremo in piazza dalla mattina alla sera. In questo periodo, sulla situazione di Gaza, abbiamo portato 800.000 persone in piazza».
Censura sui temi principali

La censura è drastica anche sugli altri temi importanti della campagna.
«Faccio l'esempio dei Tis in Calabria: abbiamo preso persone di 60 anni e le abbiamo tolte. Adesso abbiamo altri 2.000-2.500 lavoratori che non sanno dove devono andare. I contratti che abbiamo fatto al Tribunale per i lavoratori precari, a Miur, ai Beni culturali, a marzo scadono i contratti e nessuno sa che fine faranno.Se poi rapportiamo questa alla politica nazionale, che bisogna comprare, riarmare, non so i tre candidati come faranno a dare risposte. Abbiamo un'immigrazione sanitaria che non è diminuita, è aumentata. Gli ospedali sono indispensabili, costruirne uno o due è l'ordinario, perché abbiamo chiuso 18 ospedali. E purtroppo in Calabria il lavoro è solo sfruttamento. Sono state regalati 46 milioni alla Ryanair per promuovere la Calabria. La Calabria è agli stessi livelli dell'anno scorso».
Precariato la priorità
Ma le battaglie da affrontare con la Cittadella saranno anzitutto sul precariato.

«Al contrario di quello che dicono loro – conclude polemicamente Jiritano –abbiamo un bacino di 5mila e passa lavoratori ancora precari, ma soprattutto c'è tanta troppa gente che è sotto la soglia della povertà. Perché anche chi lavora, anche chi lavora oggi è povero».
Infine una frecciatina caustica
«In questo periodo elettorale, con i numeri che facciamo ci stanno cercando – afferma ammiccando – ma rimaniamo liberi».