La lettera di un medico («ma innanzitutto marito di una paziente») che ringrazia i sanitari del reparto di Ematologia del Morelli: «Finalmente iniziamo a intravedere la tanto desiderata luce in fondo al tunnel»
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Una lettera aperta per ringraziare il reparto di Ematologia dell'Ospedale Morelli di Reggio Calabria e raccontare un caso di buona sanità in Calabria. È quella scritta e inviata alla nostra redazione Leo Carlo Tuscano «medico ma innanzitutto marito di una paziente di quel reparto colpita improvvisamente da leucemia la scorsa estate. Hanno scelto di affidarsi al reparto di Ematologia dell’ospedale reggino, scoprendo un’eccellenza capace di coniugare professionalità e umanità. Dopo mesi di cure, tra paure, speranza e una lenta risalita, hanno deciso di raccontare pubblicamente la propria esperienza e di ringraziare medici e infermieri: «Reggio Calabria in ambito sanitario c’è. Ne ho avuto le prove e penso che il reparto di ematologia possa considerarsi un’eccellenza di respiro nazionale».
La lettera
«Della sanità in Calabria si parla, purtroppo, solo quando qualcosa non va. L’eco mediatica della malasanità, chissà perché, è sempre più ampia di quella che riguarda le buone notizie. E allora io, da medico e soprattutto da marito, voglio raccontare la mia esperienza nel reparto di Ematologia dell’ospedale Morelli di Reggio Calabria.
Sono un medico, come dicevo, ma sono innanzitutto marito di una paziente di quel reparto, Valentina Ballanza, colpita improvvisamente da leucemia la scorsa estate. Una notizia che ci ha travolti senza alcun preavviso, senza alcun sintomo che potesse farci prevedere un simile epilogo. Da esami di routine è emersa la diagnosi che mai avremmo pensato di ricevere: leucemia mieloide acuta.
Inizialmente, com’è naturale, siamo stati travolti dal panico. Avevamo persino preso in considerazione l’idea di rivolgerci a una struttura del Nord, come molti scelgono di fare, ma l’urgenza della situazione ci ha spinti ad affidarci senza indugio alla sanità pubblica della nostra città.
Sono stati mesi intensi e complessi, fatti di sorrisi fragili, lacrime silenziose e lotte estenuanti, ma anche di una forza che non sapevamo di possedere. Oggi, finalmente, iniziamo a intravedere la tanto desiderata luce in fondo al tunnel, una speranza che torna a farsi chiara e possibile.
A questo punto, dunque, mi sento in dovere di ringraziare pubblicamente tutto il reparto di ematologia dell’ospedale Morelli. Un ringraziamento particolare va al Direttore Medico del Presidio Morelli, dott. Antonino Verduci, al Direttore della UOC Ematologia e del CTMO, prof. Massimo Martino, e alla provvidenziale dott.ssa Caterina Alati, che ha seguito mia moglie in corsia sin dall’inizio e per tutto il percorso.
La dottoressa Alati si è dimostrata non solo una professionista di altissimo livello, ma anche una presenza umana rara e preziosa. È in grado di instaurare con i pazienti un rapporto di fiducia immediato, fatto di ascolto autentico, disponibilità e sensibilità, qualità che rendono più leggero anche il momento più difficile. Accanto a questa straordinaria capacità di far sentire ogni persona accolta e compresa, mantiene sempre una rigorosa professionalità e una preparazione approfondita nel proprio campo, che trasmette sicurezza a chiunque si affidi alle sue cure. La sua attenzione, la sua determinazione e la sua competenza hanno fatto una differenza enorme nel nostro percorso: senza di lei tutto sarebbe stato infinitamente più difficile, ne siamo certi. Fin dal primo istante abbiamo percepito di poter contare su una figura medica eccellente, capace non solo di curare ma anche di accompagnare, rassicurare e guidare con umanità e competenza ogni passo del cammino.
Voglio ringraziare poi i coordinatori di tutto il reparto, quindi la caposala Jessica Germanò, tutto il personale infermieristico e gli Oss.
Desidero esprimere un sentito ringraziamento anche a una realtà che, se non esistesse, sarebbe davvero necessario inventare: l’AIL Sezione Alberto Neri di Reggio Calabria. La sua collaborazione costante con il reparto di ematologia rappresenta un sostegno prezioso, capace di affiancare con tempestività e attenzione ogni paziente lungo tutto il percorso di cura. Un impegno reso possibile grazie a figure competenti, scrupolose e straordinariamente dinamiche, che con dedizione e professionalità fanno ogni giorno la differenza.
Grazie, infine, al dottor Filippo Rodà per l’attenta e accurata diagnosi iniziale fatta a mia moglie e la dottoressa Stelitano, la cui professionalità ci ha guidati fin dalle prime fasi.
Sono attualmente in forza come medico di medicina generale a Bagnara Calabra, ma voglio ribadirlo ancora: sono un marito che sta combattendo insieme alla moglie una guerra che intendiamo vincere. E in quanto tale invito la popolazione di tutto il territorio reggino che dovesse averne necessità ad affidarsi con fiducia al reparto di ematologia della nostra città.
Reggio Calabria in ambito sanitario c’è. Ne ho avuto le prove e penso che il reparto di ematologia possa considerarsi un’eccellenza di respiro nazionale».

