«Il presidio ospedaliero di Soriano da dimenticato da Dio e dagli uomini è diventato finalmente argomento di rilevanza regionale». È quanto scrive il Comitato per l’ospedale dell’Alto Mesima che ringrazia il leader del M5s, Giuseppe Conte e il candidato alla presidenza della Regione, Pasquale Tridico, per «aver acceso i riflettori sull'argomento sanità nell'entroterra».

«Conferma – sostengono i membri del sodalizio - è la tentata difesa d'ufficio dell'operato della Regione e dell'ex commissario ad acta della sanità, da parte di esponenti politici che in questi ultimi 5 anni, mai hanno speso una parola o manifestato interesse per la nostra struttura. Esponenti politici (qualcuno addirittura alleato della lega di Salvini) che senza sapere nulla della situazione reale descrivono il presidio di Soriano come centro di eccellenza che eroga servizi quasi come il San Raffaele di Milano».

Per il Comitato, «la verità è un'altra, tutti gli ambulatori specialistici ottenuti con le nostre lotte, operano in stato di precarietà permanente, gli specialisti ci sono solo un giorno a settimana, il ticket solo due giorni, il laboratorio analisi è stato chiuso da anni e adesso le provette dei prelievi vengono analizzate a Serra o Vibo e i risultati si hanno dopo una settimana». E ancora: «La Rsa da anni funziona grazie all'abnegazione degli operatori, da sempre sotto organico e senza un medico responsabile, la dialisi chiusa da anni per mancanza di medici. L'elisuperficie notturna quasi pronta misteriosamente non figura tra quelle accreditate dalla Regione».

«In tutti i casi - ribadiscono gli esponenti del sodalizio- non vogliamo alimentare polemiche, a testa bassa continueremo la nostra lotta fino a quando ciò che prevede l'atto aziendale e quindi la "casa della salute" e "l'ospedale di comunità" non saranno operativi». Infine l’invito agli altri due candidati alla carica di governatore, l’uscente Roberto Occhiuto e Francesco Toscano, «affinché si rendano conto di persona e non attraverso racconti fantasiosi di come è ridotta la sanità nell'entroterra».