Ancora pochi giorni e il dossier consuntivi dovrebbe finire archiviato, osservando così il rigoroso timing che la Cittadella si è dato, e imposto alle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi. Non un aspetto secondario, il rispetto delle scadenze nell’adozione e successiva approvazione dei bilanci d’esercizio 2024 rappresenta il terreno preparatorio su cui infine si innestare la cruciale partita della fuoriuscita dal commissariamento nel settore sanitario.

Scadenze rispettate

Il termine del 30 aprile è stato rispettato dalle aziende che hanno adottato i consuntivi, adesso toccherà al dipartimento e quindi alla struttura commissariale apporre il bollino d’approvazione sui documenti contabili. Già licenziato quello dell’Asp di Catanzaro, ma quest’anno l’operazione si preannuncia più rapida di quanto avvenuto in passato, quando al terzo piano della Cittadella si è andati avanti per mesi a spulciare i bilanci con un grado di meticolosità a dir poco sfibrante.

Nuovo livello di controllo

A partire da quest’anno è stato infatti introdotto un nuovo livello di controllo, oltre al parere del collegio sindacale – risultato positivo per tutti i bilanci – anche la certificazione di una società di revisione contabile. Un ente terzo con lo scopo di innalzare ulteriormente il livello di affidabilità dei consuntivi.  Anche quest’anno i conti sanitari dovrebbero chiudersi confermando l’equilibrio di bilancio.

Utile di bilancio 

L’avanzo stimato è di circa 70 milioni di euro, ma la certezza matematica si avrà solo dopo l’approvazione del bilancio della gsa (gestione sanitaria accentrata) e dopo il varo del consolidato, atteso a fine giugno. L’utile è stato ottenuto dopo la manovra fiscale ordinaria, evitando l’inasprimento delle aliquote, e grazie al contributo di solidarietà del valore di 60 milioni di euro che il Governo ha stanziato anche quest’anno alla Calabria.

La fine del commissariamento

Con la strada dei conti spianata e un significativo miglioramento nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, la Regione dovrebbe apprestarsi quindi a chiedere al prossimo tavolo interministeriale di verifica l’ufficiale fuoriuscita dal commissariamento.