VIDEO | Il dirigente facente funzioni dell’Unità di Malattie infettive della Dulbecco-Pugliese tranquillizza ma chiede comunque premura, soprattutto per diabetici e soggetti con patologie immunosoppressive
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Nessuna psicosi della zanzara, anche se quella del Nilo in Italia ha già provocato 19 decessi, tra cui uno a Reggio Calabria. Lo rassicura il primario di malattie infettive della “Dulbecco-Pugliese” di Catanzaro, che accoglie tre degenti infetti dalla cosiddetta West Nile.
Tre degenti in corsia

«Uno è oramai è in fase di completa guarigione – afferma al nostro Network LaC il direttore facente funzioni dell’Unità di Malattie infettive dottor Paolo Scerbo – stiamo programmando appunto la dimissione, sta bene, ha un'ottima evoluzione una paziente, l'altro è appena arrivato da 48 ore, quindi ancora nella fase acuta iniziale. Ma quello che vorrei chiarire è che l'80% dei soggetti punti da questo insetto non manifestano alcun sintomo, soprattutto se si tratta di soggetti sani e giovani. Solo il 20% è sintomatico, ma con sintomi variabilissimi: si va da una semplice sindrome influenzale, caratterizzata da febbre, possibilmente cefalea, a sindromi forse un po' più tipiche, con rash cutanei, spesso molto fugaci, veloci, da non confondere con le altre malattie sintomatiche più comuni, per arrivare poi, ma solamente nell'1% di questi pazienti, quindi un numero decisamente esiguo, a forma encefalitica, potenzialmente letale».
Molta attenzione ai soggetti deboli
La buona notizia è che il virus non passa da un essere umano all'altro; l'accortezza invece è quella di sorvegliare alcune categorie di persone fragili.
«Sto parlando del paziente diabetico – aggiunge Scerbo, che ha preso il posto del primario in pensione Lucio Cosco con cui ha fronteggiato fianco a fianco la pandemia Covid - pazienti con patologie immunosoppressive, quindi non in grado di fronteggiare un'infezione virale, che per un giovane può essere del tutto banale, con l'80% dei casi asintomatica».
Non esistono vaccini
Prevenzione abituale dunque con le tradizionali zanzariere e i repellenti perchè come incalza Scerbo «non abbiamo alcun farmaco per profilassi, tantomeno vaccini disponibili».
Invece si dimostrano fondamentali le disinfestazioni straordinarie, già effettuate a Borgia, centro dell'ultimo caso, e nel capoluogo di Regione, dove si stanno completando le varie zone della città, grazie anche al lavoro alacre dell’Asp catanzarese in sintonia con i comuni.