Il nuovo Report registra un ulteriore avanzamento del sistema regionale, con la differenziata che supera per il secondo anno consecutivo i volumi di indifferenziato e conferma forti disomogeneità territoriali tra aree in crescita e zone – come Crotone e Reggio – ancora critiche
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Arpacal pubblica il Rapporto Rifiuti Urbani e Raccolta Differenziata 2025 (dati riferiti all’anno 2024), un documento che registra l’evoluzione del sistema regionale verso modelli di gestione sempre più orientati alla circolarità. Il Report, elaborato dal Catasto Regionale Rifiuti, certifica un nuovo avanzamento della raccolta differenziata: la Calabria raggiunge il 58,05%, con un incremento di +1,76 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Per il secondo anno consecutivo, la RD supera in modo stabile i volumi di rifiuto indifferenziato: 432.247 tonnellate di raccolta differenziata contro 312.407 tonnellate di RU indifferenziato, con un saldo positivo di +119.840 tonnellate di materiali avviati a riciclo.
Questi numeri confermano un trend di crescita coerente con gli obiettivi nazionali al 2030 (65%) e indicano un sistema in consolidamento, pur nella presenza di forti differenziali territoriali. Una Calabria che migliora, con poli ad alta performance e aree da rafforzare.
L’analisi territoriale mette in evidenza come le provincie di Cosenza–Catanzaro–Vibo Valentia trainano la performance regionale: in queste province la RD supera stabilmente la media regionale, con quote che raggiungono l’obiettivo 2030 del 65%, grazie a sistemi di raccolta capaci di intercettare grandi volumi di organico, carta, vetro e multimateriale.
Diverso è lo scenario delle provincie di Crotone e Reggio Calabria, dove la bassa intercettazione dell’organico e l’elevata quota di RU indifferenziato continuano a rappresentare un limite strutturale. In particolare, Reggio Calabria mostra una leggera riduzione della performance 2024 (36,68%, –3,59% sul 2023), mentre Crotone registra un lieve recupero (+3,77%) pur rimanendo al 30,74%.
Capoluoghi: Vibo Valentia e Catanzaro al vertice
Tra i capoluoghi, emergono due realtà pienamente allineate alle migliori pratiche nazionali:
Vibo Valentia: 70,38%
Catanzaro: 69,16%
Cosenza: 61,46%
Reggio Calabria e Crotone richiedono invece interventi di reingegnerizzazione dei modelli di servizio.
Riguardo alla composizione merceologica della Raccolta Differenziata (RD) regionale, i dati complessivi evidenziano un sistema che intercetta correttamente le frazioni più strategiche:
Forsu + verde: 43,65% della RD totale
Carta e cartone: 16,44%
Multimateriale: 14,17%
Vetro: 13,21%
La Forsu (organico) si conferma il driver principale della crescita, mentre carta e cartone rappresentano uno dei principali indicatori di qualità del servizio. Il quadro complessivo descrive un sistema in cui i territori più performanti integrano modelli porta a porta consolidati, governance stabile e partecipazione attiva della cittadinanza.
Top 5 Comuni
I cinque comuni con i più alti livelli di RD nel 2024 sono:
Gimigliano (CZ): 88,70%
Soveria Simeri (CZ): 88,45%
Tiriolo (CZ): 86,91%
Carolei (CS): 86,78%
Curinga (CZ): 86,28%
Il Report 2025 (dati anno 2024), trasmesso ai soggetti istituzionali coinvolti, è integrato da analisi tecniche, grafici e tabelle con alcuni approfondimenti tematici, con l’obiettivo di supportare amministrazioni, gestori, stakeholder e cittadini nelle scelte di programmazione e nella partecipazione consapevole ai modelli di transizione ecologica. Le evidenze fanno emergere alcune direttrici chiave come il rafforzamento dei territori che registrano dati critici (KR e RC) e diffusione delle best practice provinciali e comunali.
Infine, il Report RU-RD 2025 con i dati dettagliati per tutti i 404 Comuni della Calabria sono, infine, trasmessi ai Comuni al fine di assicurare la proposta di eventuali integrazioni corredate da adeguata documentazione entro 30 giorni, prima di considerare definitivo lo stesso Report, per come previsto all’art.4 “Modalità e termini di trasmissione di dati” della DGR 226/2017.

