Il presidente della Giunta regionale, in occasione dell’incontro di fine anno con la stampa, si è detti riconoscente verso i calabresi per la riconferma ottenuta alle Regionali. Le speranze per la sanità tra fine del commissariamento e nuove assunzioni in accordo con il Dipartimento di Stato americano
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Un bilancio che sa di rilancio. Nella sede della Cittadella Regionale di Catanzaro, il consueto brindisi di fine anno con la stampa si è trasformato per il presidente Roberto Occhiuto in un’occasione per tracciare un riepilogo profondo e delineare le sfide di un 2026 che si annuncia decisivo. Tra successi amministrativi, riforme strutturali e una visione politica che guarda oltre i confini regionali, il governatore si dice «riconoscente verso i calabresi» per una riconferma ottenuta «con largo margine» alle scorse elezioni regionali.
Un anno di sfide: dalla salute ai record turistici
Il 2025 è stato un anno particolare per Occhiuto, iniziato con la convalescenza post-operatoria al cuore e conclusosi con il consolidamento del consenso elettorale. «È stato un periodo intenso e pieno di novità», ha esordito il Governatore, sottolineando l’accelerazione impressa ai «cantieri dei grandi ospedali e la rivoluzione del sistema aeroportuale». I numeri, per Occhiuto, parlano chiaro: flussi turistici mai registrati prima e un sistema di trasporti che si prepara a test importanti, come l'apertura della metropolitana di Catanzaro la notte di Capodanno per gestire l'afflusso del grande evento Rai di fine anno.
La "scossa" liberale e il ruolo di Forza Italia
Spostando il focus sulla politica nazionale, Occhiuto ha chiarito la sua posizione all'interno di Forza Italia. Nessuna ambizione di diventare il nuovo segretario, ma la ferma volontà di dare una «scossa» al partito e al centrodestra. «Manca un’offerta politica autenticamente liberale e riformista», ha incalzato il Governatore. «Penso a quell'elettorato che oggi resta a casa e che un tempo guardava al centrosinistra riformista. Forza Italia deve intestarsi questa missione».
Un obiettivo ambizioso che passa anche dal supporto al Governo Meloni: «Giorgia ha capacità straordinarie, è il leader più autorevole in Europa, ma non può fare tutto da sola nel centrodestra. Gli altri partiti devono aggiungere valore, e Forza Italia può farlo più di chiunque altro, puntando all'asticella del 20% fissata da Tajani».
Sanità e Infrastrutture: il futuro prossimo
Tra i temi caldi che incideranno sul 2026 si inserisce la fine del commissariamento della sanità. «Ci sono delle trattative tra i nostri tecnici e quelli della ragioneria e del ministero della salute sul piano di rientro. Confido che siano arrivati al termine di questa interlocuzione e che si possa uscire presto dal commissariamento». In merito al recente incontro con l'ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Occhiuto ha aggiunto: «Stiamo cercando di avere dal Dipartimento di stato americano medici provenienti da altre parti del mondo per aiutare il sistema sanitario calabrese. Abbiamo parlato di avere un altro centinaio di medici per rafforzare i nostri ospedali».
Sul fronte infrastrutture, il cronoprogramma della statale 106 procede secondo i tempi, con l'obiettivo di intercettare nuove risorse nel 2026, mentre resta alta l’attenzione sull'Alta Velocità e sul Ponte sullo Stretto. Per la prima «sto cercando – dice Occhiuto – di ottenere dal governo il miliardo che serve per concludere almeno il lotto fino a Praia, perché senza questi fondi di fatto l'alta velocità in Calabria non esiste. Il Ponte invece è un attrattore di investimenti. Dimostrerà che l’Italia sa fare grandi opere. Sarei felice se il mondo intero concentrasse la sua attenzione sull'area metropolitana di Reggio Calabria».
Verso il 2026: tra allargamento della giunta e stabilizzazioni
Il Presidente ha infine annunciato che l’allargamento della Giunta avverrà tra fine gennaio e inizio febbraio, elogiando l'efficienza degli attuali assessori: «Questa giunta è ancora più performante della passata». Un passaggio fondamentale è stato dedicato al lavoro: «Non abbiamo creato nuovo precari. Abbiamo stabilizzato invece moltissimi lavoratori. I risultati ottenuti sui TIS erano impensabili fino a poco tempo fa». Per il presidente Occhiuto, la Calabria si proietta verso il nuovo anno con una macchina burocratica ricostruita e una visione politica che punta a fare della regione un laboratorio di riforme liberali.


