Dimensionamento scolastico

Critiche sull’accorpamento dei licei di Corigliano Rossano, il dirigente Pistoia: «Gestire duemila studenti è impossibile»

Secondo il preside rossanese i tagli previsti dalla Provincia rappresentano «una decisione per nulla condivisa e dannosa sia dal punto di vista didattico che organizzativo». L’appello a Occhiuto e alla politica regionale e nazionale

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di Luca Latella
17 ottobre 2023
09:08

Il piano di dimensionamento scolastico approvato nella giornata del 16 ottobre dal Consiglio provinciale prevede l’accorpamento dei licei di Corigliano e di Rossano. Si tratta, secondo il dirigente dei licei rossanesi, Antonio Franco Pistoia, «di una decisione per nulla condivisa, iniqua, illogica e dannosa sia dal punto di vista dell’efficacia dell’azione didattica e formativa sia dal punto di vista della gestione organizzativa e amministrativa».

«Il Polo Liceale di Rossano con i suoi 1095 alunni ha tutti i requisiti per mantenere la sua autonomia che, a parte il dato numerico comunque ragguardevole, ha la sua ragion d’essere - spiega il preside - nella particolare articolazione dei suoi indirizzi di studio (scientifico, classico, linguistico e artistico) nonché nell’identità culturale che la scuola ha saputo costruire negli anni e che rappresenta un sicuro punto di riferimento per tutto il territorio. In particolare, rivendichiamo la peculiarità, il prestigio e la più che secolare azione formativa dello storico Liceo Classico “San Nilo” il cui ruolo avrebbe meritato maggiore considerazione da parte dei decisori politici della Provincia».


In altri contesti, «anche territorialmente vicini al nostro, è stata mantenuta e garantita l’autonomia scolastica a scuole con un numero molto inferiore di alunni, mentre il Liceo unificato di Corigliano Rossano pensato dalla Provincia, con i suoi 1926 alunni, sarebbe un’entità scolastica impossibile da gestire - tuona Pistoia - e per nulla funzionale alle esigenze delle alunne e degli alunni».

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A nome dell’intera comunità scolastica del Polo liceale di Rossano, il dirigente scolastico si appella al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, alla vicepresidente della Giunta regionale, Giuseppina Princi, ai componenti della giunta regionale, ai consiglieri regionali, al sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, ai rappresentanti politici del territorio presenti nelle istituzioni e alle forze sindacali «affinché intervengano, ognuno secondo le proprie responsabilità e nei rispettivi ambiti decisionali, per rivedere la delibera approvata dalla Provincia di Cosenza e giungere a quanto da noi auspicato: garantire l’autonomia al Polo Liceale di Rossano salvaguardandone l’identità ed eliminando forzati accorpamenti che non farebbero bene a nessuno».

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