Inchiesta Olimpo

«Intermediario tra impresa e clan»: le accuse all’ex consigliere comunale Pasquale Scordo

Il geometra e imprenditore  di Tropea risponde in concorso con Gaetano Muscia ed i fratelli Domenico e Antonio Mancuso. Nei suoi confronti anche l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa

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di Giuseppe Baglivo
31 gennaio 2023
17:50

Avrebbe avuto diretti contatti con diversi esponenti della criminalità organizzata il geometra Pasquale Scordo, 80 anni, di Tropea, in passato anche ex consigliere comunale. Alla sua figura gli inquirenti dell’operazione Olimpo attribuiscono un ruolo importante ed infatti gli contestano il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, in particolare «per essersi proposto come intermediario tra l’imprenditore Domenico De Lorenzo – evidenzia il gip – e la ‘ndrina dei Mancuso, inducendo il primo a corrispondere denaro in favore della consorteria criminale ed ottenendo dagli esponenti di quest’ultima agevolazioni consistenti nella prelazione sull’attività di intermediazione. I gravi indizi di reato sono costituiti dalla denuncia della parte offesa, dalle conversazioni intercettate e dai servizi di osservazione».

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Pasquale Scordo, imprenditore attivo nel settore immobiliare, si sarebbe dunque reso – secondo l’accusa – parte attiva del circuito che alimentava la condotta intimidatoria perpetrata in danno della vittima. «Del resto – spiega il gip – la sua vicinanza alle consorterie locali è emersa anche nell’operazione denominata Costa Pulita. Dagli elementi richiamati, in particolare, emerge che Pasquale Scordo compulsava il De Lorenzo all’adempimento del “dovere”, consistente nell’elargizione di una somma di denaro, proveniente dagli utili della propria attività, allo scopo di ottenere protezione, ponendosi come intermediario della faccenda».


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