È stata eseguita l’autopsia sul corpo di Domenico La Caria, il 45enne morto nei giorni scorsi in un locale sul lungomare di Tropea, dove era scoppiata una rissa circa un’ora prima. Inizialmente si era ipotizzato un infarto.

Domenico non sarebbe morto a causa di un infarto ma per una trombosi. È questa l’indiscrezione che filtra dopo l’autopsia eseguita ieri sul corpo di Domenico La Caria, il 45enne di Pizzoni che ha accusato un malore mortale nella notte tra il 24 e 25 agosto mentre era al Blanca Beach di Tropea, locale della società per cui lavorava e dove un’ora prima del decesso era scoppiata una violenta rissa tra giovani.

Le prime verifiche condotte dai carabinieri – che hanno visionato le immagini di videosorveglianza – escludono il coinvolgimento diretto di Domenico nella rissa, magari per contribuire a calmare gli animi. Questo, però, non esclude che la concitazione di quei momenti nel locale abbia in qualche modo contribuito a causare il malore che poi l’ha ucciso. L’uomo, infatti, assumeva farmaci per tenere sotto controllo la pressione.

Le indagini avviate dalla Procura di Vibo Valentia diretta da Camillo Falvo – dopo un esposto presentato dai familiari della vittima – dovranno accertare anche eventuali responsabilità mediche. In particolare, si indaga per ricostruire l’esatta tempistica dalla chiamata al 118, all’arrivo dell’ambulanza fino al trasporto all’ospedale di Tropea, dove l’uomo è morto poco dopo.
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