Numerose sarebbero le ramificazioni tra Alto Adige, Lombardia, Veneto. Fra le accuse, fatture per operazioni inesistenti e innumerevoli reati in materia di armi
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La Dda di Catanzaro ha chiuso il cerchio su un’inchiesta denominata Blizzard-Folgore che punta i fari sulle consorterie di Isola Capo Rizzuto.
Sono 29 gli indagati ai quali è stata notificata la chiusura indagini – vergata dal sostituto procuratore Pasquale Mandolfino – e che sono a vario titolo accusati di associazione mafiosa, tentata estorsione, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, accesso indebito di cellulari in carcere, innumerevoli reati in materia di armi, usura.
Secondo l’accusa la cosca sarebbe operante sul territorio di Isola Capo Rizzuto ma con diramazioni in Alto Adige, Lombardia, Veneto. A capo del locale di ‘ndrangheta si pongono Pasquale Manfredi appartenente all’omonima famiglia legata alle cosche Nicoscia e Arena, e il suo braccio destro Luigi Masciari. L’articolazione lombarda sarebbe, invece, retta da Antonio Bruno, gestendo estorsioni, droga e gioco d’azzardo.
A dirimere i contrasti su Isola e partecipare alle riunioni più delicate vi sarebbe Antonio Francesco Arena, figlio di Pasquale Arena detto Nasca (elemento di vertice del ramo “Chitarra” dell’omonima cosca). Tra gli indagati vi è anche il boss Domenico Megna, detto zio Mico, accusato di tentata estorsione.
La chiusura delle indagini preliminari è stata notificata a:
Antonia Arena, classe ’55;
Antonio Francesco Arena, classe ’91;
Antonio Arena, classe ’85;
Salvatore Arena, classe ’59;
Antonio Bruno, classe ’67;
Francesco Anselmo Cavarretta, classe ’64;
Antonietta Corda, classe ’57;
Salvatore Gareri, classe ’84;
Francesco Garofalo, classe ’59;
Antonio Giardino, classe ’77;
Luigi Mangredi, classe ’74;
Marilena Manfredi, classe ’86;
Pasquale Manfredi, classe ’77;
Antonio Masciari, classe ’74;
Francesco Masciari, classe ’46;
Luigi Masciari, classe ’81;
Domenico Megna, detto zio Mico, classe ’49;
Mario Megna, classe ’72;
Giulia Mercoledisanto, classe ’78;
Luigi Morelli, classe ’73;
Pasquale Morelli, classe ’47;
Nicola Pittella, classe ’81;
Giuseppe Porcelli, classe ’78;
Antonio Ruggiero, classe ’83;
Carlo Alberto Savoia, classe ’72;
Giuseppe Verterame, classe ’66;
Luigina Verterame, classe ’81;
Vincenzo Verterame, classe ’90;
Antonio Viola, classe ’75.
Nel collegio difensivo gli avvocati Luigi Villirilli, Francesca Buonopane, Carmine Mancuso, Vincenzo Girasole, Stefano Nimpo, Aurelia Rossitto, Anna Marziano, Roberto Coscia, Mario Prato, Carmine Mancuso, Sergio Rotundo.

