Il Tribunale si è nuovamente espresso dopo che la Cassazione aveva annullato con rinvio il precedente giudizio. L’esponente politico era stato arrestato nell’ambito dell’operazione Nemesis
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Torna libero dopo quasi nove mesi ai domiciliari Francesco Seminario, ex sindaco di Casabona, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico-mafioso. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, nell’udienza del 19 giugno, ha annullato integralmente l’ordinanza con la quale il gip distrettuale di Catanzaro aveva disposto per lui la custodia cautelare prima in carcere e poi ai domiciliari.
La decisione arriva in seguito alla sentenza della Corte di Cassazione, che lo scorso aprile ha annullato con rinvio il precedente giudizio del Riesame del 24 ottobre 2024 nel quale era stata ritenuta insussistente l’accusa di concorso esterno, ma confermata quella di voto di scambio, portando alla scarcerazione di Seminario e alla sua sottoposizione agli arresti domiciliari.
La difesa, rappresentata dagli avvocati Giuseppe Napoli e Giovanni Sipoli, aveva presentato ricorso in Cassazione contro l’ordinanza del Riesame, ottenendo un annullamento con rinvio evidenziando contraddizioni nella motivazione del provvedimento, l’omissione della valutazione delle memorie difensive e l’insufficienza degli elementi a sostegno delle accuse.
L’ex primo cittadino era stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Nemesis” coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, accusato di aver stretto un presunto patto elettorale con la cosca Tallarico, in cambio di appalti e favori.
Al centro del dibattito anche la cosiddetta “telefonata chiave” tra De Paola e Seminario, ritenuta dall’accusa la prova dello scambio elettorale con i Tallarico. Secondo la Cassazione il contenuto effettivo della conversazione, come ricostruito dalla perizia fonica prodotta dalla difesa, ridimensionava significativamente il valore probatorio dell’intercettazione.
Nel corso dell’udienza del 19 giugno, il collegio del Riesame ha inoltre esaminato tutta la corposa memoria difensiva composta da oltre 20 allegati con cui, Napoli e Sipoli, hanno documentato l’assenza di rapporti privilegiati tra l’amministrazione Seminario e la ditta dei Tallarico che non ricevette appalti durante il mandato di Seminario.