Educazione all’immagine

Presentato a Roma il Moscerine Film Festival che si prefigge di educare i giovanissimi a un uso consapevole dei nuovi media

VIDEO | La rassegna cinematografica, giunta alla seconda edizione e illustrata in Campidoglio, vede in giuria l'attrice Claudia Gerini. Media partner dell'evento, in programma dal 4 al 7 maggio presso il nuovo cinema Aquila, il gruppo Diemmecom

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di Antonella Inicorbaf
29 aprile 2023
10:09

L'uso creativo dei nuovi device è possibile anche per i più piccoli. Obiettivo del Moscerine Film Festival è l'educazione all'immagine, utilizzando in maniera consapevole i nuovi media. Il progetto è stato presentato durante la conferenza stampa in Campidoglio a Roma. Saranno proprio gli under 12 a cimentarsi nei ruoli di registi, attori e conduttori del festival cinematografico.

La seconda edizione si svolgerà dal 4 al 7 maggio al Nuovo Cinema Aquila nel quartiere Pigneto. Durante la conferenza stampa, è stata presentata una giuria d'eccezione: Maria Feres, Claudia Gerini, Mussi Bollini, Michele Santoro e tanti altri. «Questo festival è preziosissimo perché queste voci sono voci di persone che si affacciano al mondo», dice ai nostri microfoni l'attrice Claudia Gerini. «Avere il loro punto di vista è molto importante, anche e soprattutto per il cinema per portare nuova linfa».


Spesso i più piccoli sono sottoposti a un bombardamento mediatico, senza avere gli strumenti per capire le immagini e codificarle. L'offerta televisiva e formativa per i piccolissimi è molto buona, più carente quella per la fascia d'età che va dai 6 ai 12 anni. Dare la possibilità di «partecipare a queste iniziative significa dare sfogo alla propria creatività», dice Mussi Bollini, vice direttrice di Rai Kids: «Creatività con un senso di responsabilità etica e morale, proprio perché producono i corti in prima persona».

Nei paesi nordici i bambini sono considerati dei piccoli adulti, questo non significa sminuire lo status di bambino, ma arricchirlo. Ogni bambino è responsabile delle piccole scelte quotidiane: cosa mangiare o come vestirsi. Ha tutti gli strumenti per prendere le sue piccole ma grandi decisioni. «Tutto ciò che i bambini vedono deve diventare un'opportunità narrativa», dice Lorenza Lei, prima donna italiana a ricoprire l'incarico di direttrice generale della RAI: «L'io individuale si deve trasformare in un io sociale».

I bambini dovrebbero imparare a codificare il linguaggio audiovisivo per poi acquisire gli strumenti e diventare attori attivi: «É da tutta la vita che mi batto sull'educazione all'immagine, bisognerebbe insegnare cinema anche nelle scuole elementari» commenta Vito Zagarrio, regista e storico del cinema «il cellulare può essere uno strumento meraviglioso di creatività come lo era una volta il pennello».

Entusiasmo e partecipazione al festival sono stati espressi anche da parte di esponenti delle istituzioni: «Noi abbiamo creduto in questo progetto sin dal primo momento - ha commentato Mauro Caliste, presidente del V Municipio di Roma Capitale - un progetto che nasce in un territorio che ha dato alla luce tantissimi film con grandi artisti come Pasolini».

 

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Una grande opportunità: dar spazio alle proprie passioni e coltivarle nel tempo, per questo Svetlana Celli, Presidente dell'Assemblea Capitolina garantisce che: «L'amministrazione si impegnerà a dare sempre più spazio ai ragazzi e a non lasciarli soli - l'educazione all'immagine è una disciplina importantissima e trasversale, i bambini riescono a comprendere le immagini grazie all'interazione attiva, assumendo maggiori competenze»

Conclude Silvia de Mari, Ufficio del garante dell'infanzia e dell'adolescenza del Lazio. Novità degna di menzione è l'introduzione del Festival nella piattaforma di Cinema in Ospedale: «I bambini ospedalizzati, da remoto potranno vedere i film in gara e votarli - spiega Rosa Ferro coordinatrice del progetto - perché ogni bambino, soprattutto quelli che vivono in una situazione di barriere fisiche, ha diritto di accedere ugualmente alla cultura».

«L'immagine è la prima cosa che vediamo alla nascita - dice Arcangela Galluzzo, delegata alla legalità del Comune di Fiumicino - ecco perché è di fondamentale importanza educare all'immagine». La foto-stimolazione è legata all'inizio del pensiero umano: una reazione chimica della retina allo stimolo luminoso. L'immagine è l'inizio di tutto è con questa convinzione che Zein Francesca Batayneh, presidente dell'associazione Le Moscerine, si lancia in questa bizzarra avventura: «La bellezza è in tante cose ma bisogna dare ai ragazzi gli strumenti per vederla e capirla - riflette - abbiamo dato il via a questa folle impresa: dare voce agli under 12 che spesso non vengono ascoltati proprio perché under 12.Viviamo in un'epoca in cui i bambini sono bombardati in maniera passiva dalle immagini. Educarli all'immagine e al linguaggio, dare gli strumenti per apprezzare e capire le immagini è di fondamentale importanza».

L'importanza e la bellezza di questo Festival ci ha spinti, come viaCondotti21 e LaC Network, a diventare uno dei media partner. Raccontare storie è una cosa che ci piace fare, diventando spettatori curiosi di un punto di vista diverso: quello dei bambini. In questo viaggio ci condurranno due giovanissime presentatrici, Azzurra Dottori e Aurora Saracino e una madrina d'eccezione Margot Sikabonyi. «Noi siamo ancora abituati al cartaceo e invece le nuove generazioni digitali si racconteranno solo attraverso le immagini, per questo è fondamentale dare gli strumenti per potersi raccontare - evidenzia - Nina Baratta, direttrice artistica del Festival: «Il Moscerine Film Festival è totalmente dedicato a loro».

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