Tante le reazioni che arrivano da ogni angolo del mondo per la prima fase dell’intesa di pace per Gaza tra Israele e Hamas annunciato da Donald Trump. «L’accordo sulla prima fase dell'intesa di pace per Gaza segna un importante passo avanti. Si tratta di un risultato diplomatico di grande rilievo e di una reale opportunità per porre fine a una guerra devastante e liberare tutti gli ostaggi. L'Ue farà tutto il possibile per sostenerne l'attuazione». Lo afferma l'alto rappresentante Ue, Kaja Kallas.

Macron: «Accordo per Gaza è un’immensa speranza. Ora la soluzione dei due Stati»

Il presidente francese, Emmanuel Macron, auspica che l'accordo tra Hamas e Israele consenta «la fine della guerra e l'apertura di una soluzione politica fondata su una soluzione a due Stati». In un messaggio pubblicato su X, Macron esprime «immensa speranza per gli ostaggi e le loro famiglie, per i palestinesi di Gaza, per la regione». Nel messaggio pubblicato sul suo canale X, il leader di Parigi plaude «all'accordo concluso nella notte per la liberazione degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza e gli sforzi del presidente Trump, come dei mediatori del Qatar, egiziani e turchi, per riuscirci. Mi appello a tutte le parti affinché ne rispettino strettamente i termini». La Francia, prosegue Macron, «si tiene pronta a contribuire a questo obiettivo. Ne discuteremo da questo pomeriggio a Parigi con i nostri partner internazionali». Un riferimento in particolare alla riunione ministri degli Esteri europei ed arabi prevista per questo pomeriggio lungo le rive della Senna per discutere del piano postbellico per Gaza. Per l'Italia, è atteso il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Costa: «Accordo di Trump è una chance cruciale per la soluzione dei due Stati»

«Accolgo con favore l'accordo raggiunto sulla fase iniziale della proposta di pace presentata da Donald Trump. La sua attuazione apre la strada al tanto atteso rilascio di tutti gli ostaggi israeliani, al cessate il fuoco a Gaza e alla fine della grave crisi umanitaria sul campo. Elogio gli sforzi diplomatici degli Stati Uniti, dell'Egitto, del Qatar e della Turchia che hanno reso possibile questa svolta. Si tratta di un'opportunità cruciale che deve essere sfruttata per gettare le basi di una pace duratura, fondata su una soluzione a due Stati». Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.

Merz: «Su Gaza sviluppi incoraggianti. Ora liberazione ostaggi»

«Gli sviluppi in Israele ci incoraggiano» perché «c'è la possibilità che gli ostaggi vengano liberati già questa settimana e che poi ci sia anche un ritiro dell'esercito israeliano dalla Striscia di Gaza». Lo ha detto in conferenza stampa il cancelliere federale tedesco Friedrich Merz al termine del vertice di maggioranza. Merz ha sottolineato come il ritiro sia parte del piano in 20 punti del presidente americano. Il cancelliere tedesco si è mostrato comunque prudente: «Le speranze per quanto riguarda Israele e la Striscia di Gaza sono aumentate ancora una volta la scorsa notte, ma la questione non è ancora realmente conclusa», ecco perché il cancelliere federale intende osservare la situazione con molta attenzione e «si giunga a una soluzione già questa settimana».

Sanchez saluta l'accordo su Gaza: «Primo passo per la pace»

«Il Governo di Spagna celebra le notizie che arrivano dal Medio Oriente e spera che questo sia l'inizio di una pace giusta e duratura». Con questo messaggio riversato su X, il premier spagnolo Pedro Sanchez celebra l'accordo raggiunto in Egitto tra Israele e Hamas. «Ora tocca dialogare, assistere la popolazione civile e guardare al futuro. Con speranza. Ma anche con giustizia e con memoria. Perché le atrocità vissute non tornino a ripetersi mai più», rileva Sanchez nel messaggio.

La Cina auspica un cessate il fuoco permanente su Gaza

La Cina accoglie con favore l'accordo raggiunto su Gaza e auspica che cessate il fuoco sia «permanente e di ampia portata». È quanto ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri, Guo Jiakun.

Pizzaballa: «Accordo dona fiducia, cammino verso la pace»

«Indubbiamente è una bella notizia. La strada verso la pace è lunga ma bisogna cominciare in qualche modo. Questi gesti, soprattutto la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri, il parziale, almeno iniziale ritiro dell'esercito israeliano, danno quella fiducia necessaria per continuare». Con queste parole al Sir il patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa, commenta l'accordo sul cessate il fuoco tra Hamas e Israele. «Questa prima fase ne aprirà delle altre - aggiunge - e creerà un clima nuovo che aiuterà anche nella distribuzione degli aiuti. Tornare alla normalità, alla vita ordinaria non si potrà ancora perché la situazione è disastrosa ma è necessario cominciare a ripensarla».

Tajani: «Pronti per ricostruzione e forza di pace a Gaza»

«Dal Medio Oriente arrivano ottime notizie: la pace è vicina. L'Italia, che ha sempre sostenuto il piano statunitense, è pronta a fare la sua parte per consolidare il cessate il fuoco, per fare arrivare nuovi aiuti umanitari e per partecipare alla ricostruzione di Gaza. Pronti anche a inviare militari in caso di creazione di una forza internazionale di pace per riunificare la Palestina». Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un post pubblicato stamattina sul suo account X.