I risultati delle elezioni regionali che si sono svolte il 5 e il 6 ottobre sono molto chiari: con oltre il 57% dei consensi, Roberto Occhiuto è stato riconfermato governatore della Regione Calabria a guida di una grande coalizione di centro destra che ha conquistato 20 seggi a palazzo Campanella.

Tutti gli elettori e i simpatizzanti del centrosinistra, me compreso, sono rimasti delusi da questa larga sconfitta della coalizione.

Nonostante sin dalla fine del mese di luglio, ovvero da quando il governatore riconfermato Occhiuto ha presentato le sue “dimissioni-ricandidatura” i sondaggi davano Occhiuto come favorito, nelle ultime settimane sembrava che il centrosinistra stesse recuperando molti consensi grazie anche alla campagna elettorale che ha visto protagonisti delle piazze calabresi i principali leader della coalizione come Pierluigi Bersani, Giuseppe Conte ed Elly Schlein.

La colpa della sconfitta non è sicuramente di Pasquale Tridico che anzi si è impegnato molto per portare il risultato alla coalizione e che tra i vari profili della coalizione si è dimostrato quello più valido ed autorevole, con il suo curriculum da professore universitario e da presidente dell'Inps nel quadriennio 2019-2023.

La colpa è da ricercare all'interno dei partiti della coalizione, specie a livello locale dove spesso sono dilaniati da divisioni interne che portano ad irreversibili spaccature che causano sfiducia negli elettori con una conseguente perdita di consensi.

Se andiamo ad analizzare nei dettagli le liste tradizionali del centrosinistra c'è stato un calo dei consensi, soprattutto nella lista del Movimento 5 stelle che con il 6,43% riesce ad eleggere solo un consigliere nella circoscrizione nord.

La grande novità del centrosinistra in queste elezioni è sicuramente la lista “Casa Riformista” che fa riferimento ad Italia viva ed altri centristi del centrosinistra che con il 4,42% ha eletto un consigliere nella circoscrizione nord, sintomo che gli elettori che hanno perso fiducia nei partiti “tradizionali” si rifugiano nel centro riformista.

Nonostante il deludente risultato però, dobbiamo ricominciare da capo il lavoro svolto per presentarci pronti ai prossimi appuntamenti elettorali tra cui le amministrative a Crotone che si terranno nella prossima primavera, dove bisognerà costruire un centrosinistra vincente e capace di archiviare la presente fase politico-amministrativa guidata dal sindaco Voce.

Bisogna aprire una fase di riflessione a livello nazionale per evitare una nuova disfatta nelle prossime regioni chiamate al voto e bisogna costruire una coalizione ma questa volta per davvero.

Ma soprattutto bisogna coinvolgere attivamente i cittadini, anche attraverso elezioni primarie per la coalizione o iniziative di democrazia diretta su alcune scelte di programma.

Abbiamo ancora tempo e possiamo riprenderci da questo disastro e tornare ai fasti di un tempo.