L’assessore replica al candidato alla guida della Calabria: «Non sa nulla della nostra terra e di quanto fatto negli ultimi 4 anni. In Veneto? Non c’è alcun reddito universale ma progetti mirati e temporanei»
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
«Si vede ad occhio nudo che Tridico non vive in Calabria da 30 anni, che non conosce nulla della sua Regione a questo punto solo d’origine, e che è stato semplicemente catapultato da Roma per logiche politiche lontane anni luce dal territorio. E leggendo le sue dichiarazioni questa constatazione si cementifica sempre di più». Così Giovanni Calabrese, assessore al Lavoro della Regione Calabria a seguito di alcune dichiarazioni del candidato in corsa alla carica di governatore.
Per Calabrese, «il professore grillino, attaccato come una cozza alla sua poltrona dorata di Bruxelles, non sa ciò che la Regione Calabria ha fatto in questi 4 anni. In questa legislatura regionale con il presidente Occhiuto – aggiunge - abbiamo lanciato il Padel, il Piano delle politiche attive del lavoro, che rappresenta il più grande investimento mai realizzato in Calabria per favorire l’occupazione stabile, contrastare la disoccupazione e sostenere le imprese».
Si tratta di «un piano organico che coinvolge giovani, donne, disoccupati, persone fragili, lavoratori in cassa integrazione, occupati da riqualificare e il sistema pubblico dei servizi per il lavoro, con l’obiettivo di creare nuove opportunità e rafforzare la coesione sociale».
Calabrese sottolinea: «Tridico parla, ignorando del tutto le misure, di soli 15 milioni di euro. I 15 milioni di euro, esimio professore, sono solo una annualità di un bando Fse che vale 45 milioni di euro. L’intera programmazione 2021–2027, invece, prevede centinaia di milioni per politiche attive, incentivi e sostegno al lavoro. Per le imprese ci sono anche i fondi del Fesr gestiti nell’ambito dello sviluppo economico della Calabria. Con il Padel la Regione ha stanziato ben 225 milioni di euro per creare lavoro e opportunità concrete (con i bandi Fusese, Dunamis, Kairè, Lavoro Giovani), non per vendere assistenzialismo e fumo negli occhi ai cittadini».
In Veneto, infine, «non c’è un reddito universale: si tratta di progetti mirati (che nel 2023, ad esempio, hanno coinvolto 6.457 beneficiari, 0,13% della popolazione totale), limitati e temporanei. Nulla a che vedere con una misura strutturale da 500 euro al mese per decine di migliaia di calabresi.
Tridico – conclude l’assessore- si dimostra un professore di economia pomposo con la teoria ma che ha grandi difficoltà con i numeri reali, ecco spiegati i disastri e i buchi lasciati all’Inps dopo la sua presidenza».