Voto e democrazia. Un binomio inscindibile, se non c'è una non ci può essere l'altra. Eppure il diritto al voto, per cui tante persone hanno sacrificato la vita, deve essere un diritto pieno e senza alcun condizionamento. È per questo che le modalità di esercizio sono così minuziosamente regolamentate dal nostro ordinamento nei tempi e nelle forme, per garantirne la massima libertà e compiutezza.
Ora c'è qualcuno in Calabria che dice che si corre il rischio di una contrazione di questo diritto. Sono le opposizioni alla maggioranza di centrodestra che contestano questa corsa forsennata verso le urne. Bevacqua (PD), Tavernise (M5S) e Lo Schiavo (Avs) contestano l'incredibile fretta di andare a votare del centrodestra.

Una fretta che si è materializzata già nella conferenza dei capigruppo dell'altro giorno quando la decisione di convocare il consiglio regionale per oggi ha lasciato spiazzati, secondo alcune voci, persino il capogruppo regionale di Forza Italia, Comito . Alla luce di questo sembra spiegarsi anche la fretta con cui lo scorso 21 luglio il centrodestra ha voluto abrogare la legge regionale sulle primarie che avrebbe dilatato, se richieste, di almeno sessanta giorni la data del voto.
Ma a chi giova tutta questa fretta? Certamente non alla democrazia perché i partiti sono costretti ad una corsa contro il tempo per presentare liste e candidature. Certamente non ai cittadini che in un arco di tempo così ristretto non possono certo valutare appieno i contenuti dei vari programmi. In così poco tempo certamente gli spazi di confronto e dibattito sono ridotti al minimo. Non giova certamente ai piccoli partiti e movimenti che non hanno rappresentanza in Parlamento. Per loro la legge condiziona la presentazione delle liste alla raccolta di almeno 1500 firme, autenticate, per ogni circoscrizione. Raccoglierle sulle spiagge e in così poco tempo non è certo facile.
Tutta questa fretta sembra quindi limitare il voto ad una sorta di referendum pro o contro Occhiuto, con la Calabria e i suoi problemi quasi sullo sfondo, a fare il convitato di pietra.

Le opposizioni stanno denunciando con forza questa situazione con missiva inviata al Ministero, al Prefetto, alla Corte di Appello. Ma in tutto questo che ne pensa il centrodestra?

La posizione di Occhiuto è uguale a quella del coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro? Un partito autenticamente democratico e liberale come Forza Italia non ha nulla da dire rispetto a queste denuncia di contrazione della democrazia?

E Fratelli d'Italia, che ha la responsabilità del governo nazionale, è d'accordo su questa corsa alle urne?