Regione Calabria

Porto di Gioia Tauro, maggioranza e opposizione unite nella protesta ma divise in Consiglio

VIDEO | Mentre il 17 ottobre si era tutti insieme a manifestare, a Palazzo Campanella sono state presentate dal centrodestra e dal Partito democratico due differenti mozioni a difesa dello scalo calabrese. Saranno discusse lunedì in aula

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di Claudio Labate
20 ottobre 2023
15:45

Uniti nella piazza, divisi nelle aule istituzionali. Così centrodestra e Partito democratico si apprestano ad affrontare la Commissione europea che recentemente ha adottato il contestatissimo pacchetto di misure, denominato “Fit for 55”, finalizzate al contenimento dell’inquinamento climatico, che propone una serie di iniziative legislative per raggiungere entro il 2030 gli obiettivi del Green Deal europeo.

Come noto la normativa entrerà in vigore il primo gennaio del 2024 e, nel settore del trasporto marittimo, comporterà l’immediata applicazione di una tassazione aggiuntiva a carico degli armatori proprietari di navi con una stazza superiore alle cinquemila tonnellate. L’applicazione della misura rischia di penalizzare gli scali europei, e in un porto come quello di Gioia Tauro a creare una condizione di scarsa competitività.


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La deputazione europea e le forze politiche già da qualche settimana hanno provato a scongiurare il rischio di affossare lo scalo calabrese, provando a sensibilizzare l’opinione pubblica con una manifestazione, quella del 17 ottobre scorso, che ha lanciato un chiaro segnale di opposizione al provvedimento deciso a Bruxelles. Fin qui però non si sono registrati significatici risultati, e così i partiti provano a fare pressione attraverso la diplomazia. 

Lunedì prossimo si terrà una nuova seduta del Consiglio regionale e in quella occasione la questione Gioia Tauro entrerà nel dibattito. Per il momento la maggioranza che sostiene il presidente Roberto Occhiuto ha presentato una mozione, annunciata già in conferenza dei capigruppo, che impegna la giunta a farsi portavoce presso il Governo nazionale e le competenti istituzioni comunitarie affinché vengano apportati i necessari correttivi alla normativa che rischia di arrecare danni irreversibili all’economia prodotta dall’infrastruttura portuale principale della nostra Regione.

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In tal senso, nella mozione si ricorda che in Italia quasi il 28% di tutti i container movimentati ed il 77% di quelli trasbordati (magari su navi più piccole per raggiungere porti di dimensioni inferiori) passano da Gioia Tauro e che l’hub portuale calabrese dà lavoro a quasi seimila lavoratori, 1.600 direttamente e 4.000 indirettamente (secondo i dati dell’Autorità portuale).

Parallelamente, come annunciato qualche giorno fa, il Partito democratico, in parziale disaccordo con il centrodestra, ha presentato una sua mozione. «Il nostro intento – ha dichiarato in una nota il capogruppo Mimmo Bevacqua – è di contemperare la salvaguardia dell’ambiente, con quella del tessuto socio-economico della nostra terra».

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I dem vogliono impegnare la giunta ad attivarsi affinché al porto di Gioia Tauro vadano garantite quelle pari condizioni di mercato indispensabili ad assicurarne la competitività, chiedendo altresì al Parlamento di considerare la possibilità di utilizzare i fondi provenienti dalla tassazione prevista dal sistema Ets per finanziare la conversione di navi inquinanti e l’ammodernamento delle flotte e di predisporre un sistema premiale per quelle navi che effettuano più scali nei nostri porti nazionali».

Dunque, solo lunedì si saprà se maggioranza e opposizioni troveranno la quadra, presentandosi unite nella richiesta di salvaguardare uno tra i principali porti europei in virtù della sua capacità di ospitare le grandi navi portacontainer.

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