Le rassicurazioni e le raccomandazioni del direttore f.f. dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive del Gom di Reggio Calabria dove ieri è deceduto l’anziano di Riace. Sul fronte delle donazione sangue l’Avis prosegue la sua essenziale attività: «Nessuno stop. Raccoglieremo sempre in sicurezza»
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Da oggi c’è anche Reggio Calabria nell’elenco, che già consta di oltre quaranta località, prevalentemente italiane, in cui il West Nile virus abbia causato almeno un decesso. Dunque, da oggi, è necessario applicare le misure di prevenzione della trasmissione dell'infezione ai fini trasfusionali stilata del centro nazionale Sangue anche con riferimento alle sacche raccolte nel reggino. La prima prima vittima nel reggino e in Calabria è stato l’anziano di Riace, nella Locride, deceduto ieri al Gom di Reggio.
«L’uomo aveva 87 anni - riferisce Alfredo Kunkar, direttore f.f. dell’Unità operativa complessa di Malattie Infettive del Gom di Reggio Calabria - ed è giunto al Gom già rallentato da un disturbo celebrale, neurologico grave. Aveva già le fragilità che ricorrono in persone della sua età e in queste circostanze in un caso su mille, l’infezione del West Nile virus degenera in malattia. Ma resta un caso isolato seppure da attenzionare. Nessun allarmismo».
Intanto il centro nazionale Sangue ha già allertato le unità di raccolta distribuite nel reggino sulla necessità di applicare le misure di prevenzione al fine di proseguire la raccolta e la trasfusione di sangue in sicurezza. Rassicurazioni arrivano anche dal fronte del Servizio immuno-trasfusionale del Gom e dall’Avis, associazione italiana Volontari del Sangue: «Nessuno stop alle donazioni. Il sangue resta necessario per i pazienti specie in questo frangente estivo di carenza. I donatori vengano a donare. Noi garantiremo sicurezza». Continua a leggere su IlReggino.it.