Nove persone sono in rianimazione. Tutti hanno in comune aver mangiato lo scorso 3 agosto un panino con broccoletti dallo stesso venditore ambulante indagato tra l’altro per omicidio colposo
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Il food track posto sotto sequestro
La Procura di Paola, diretta da Domenico Fiordalisi, ha individuato 18 parti offese in relazione alle due persone decedute ed a quelle ricoverate per il focolaio di intossicazioni da botulino esploso a Diamante, nel cosentino. Oltre ai due decessi, come emerso dalle attività investigative condotte dal sostituto procuratore Maria Porcelli, risultano 16 persone che hanno manifestato sintomi di intossicazione. Di queste, 11 sono ricoverate in terapia intensiva, 5 stazionari. Tra questi ci sono 5 minori.
Intanto prosegue l'inchiesta della Procura di Paola che sta cercando di fare chiarezza anche su due decessi, quella di Luigi Di Sarno, 52enne campano deceduto a Lagonegro mentre stava tornando a casa, e di Tamara D'Acunto, 45enne residente a Diamante.
Tutte le 18 persone (16 ricoverati e i due deceduti) hanno in comune il fatto di aver mangiato lo scorso 3 agosto un panino con broccoletti comprato dallo stesso venditore ambulante di Diamante.
La Procura di Paola, coordinata dal procuratore capo Domenico Fiordalisi, ha disposto per martedì l'autopsia sui corpi delle due vittime. Per D'Acunto è stata disposta anche la riesumazione del cadavere, che avverrà martedì mattina, perché per la donna sono stati già svolti i funerali. Infatti è stato poi il fratello ieri a presentare un esposto in Procura perché è venuto a conoscenza che la donna aveva mangiato quel panino.
Nel caso dei due decessi saranno accertati pure eventuali responsabilità mediche perché i due si erano recati in strutture sanitarie della costa appena hanno avvertito i sintomi.
Intanto, la Procura ha iscritto sul registro degli indagati il venditore ambulante di Diamante e i legali rappresentanti delle ditte che producono i prodotti venduti. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di omicidio colposo, commercio di sostanze alimentari nocive e lesioni. Ma gli indagati devono rispondere anche di lesioni colpose per i danni arrecati alle persone ricoverate.
Tra queste 13 sono ricoverate a Cosenza e sono alcuni residenti a Diamante e altri sono turisti in vacanza sulla costa tirrenica e residenti in Lombardia, Campania e Lazio. Due dei 15 ricoverati due sono ricoverati a Napoli.
Il venditore ambulante, difeso dall'avvocato Francesco Liserre, è stato ascoltato ieri dal procuratore capo Domenico Fiordalisi e dal pm Maria Porcelli. Deve rispondere dei reati di omicidio colposo, di lesioni gravi, di delitti colposi contro la salute pubblica e di commercio di sostanze alimentari nocive. Le indagini degli inquirenti sono concentrate ad accertare la corretta conservazione dei prodotti alimentari somministrati. Infatti il venditore ambulante ha raccontato ai pm di aver tenuto il barattolo con i broccoletti sotto olio al sole perché era esposto per farlo vedere ai clienti.