Violenza sui minori

Avrebbe abusato di una bambina di 7 anni a scuola, arrestato bidello 60enne nel Reggino

Secondo il racconto della giovane vittima il collaboratore scolastico l'avrebbe prima baciata sulle guance e poi infilato le mani nelle parti intime

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di Redazione
10 gennaio 2024
07:14
Immagine d’archivio
Immagine d’archivio

Violenza sessuale aggravata nei confronti di una bambina di sette anni. È questa l'accusa che ha portato agli arresti domiciliari un collaboratore scolastico sessantenne, originario della provincia di Reggio Calabria, a seguito di un'ordinanza di applicazione di misura cautelare degli emessa dal Tribunale di Palmi su richiesta dalla locale Procura della Repubblica, diretta da Emanuele Crescenti.

L'uomo è accusato di violenza sessuale aggravata poiché, nella qualità di collaboratore scolastico presso un Istituto Comprensivo Statale, «abusando della predetta autorità nonché delle condizioni di inferiorità fisica e psichica di una minore di 7 anni - si legge in una nota diffusa dal comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria -, costringeva la stessa a subire atti sessuali, avendola prima baciata e poi infilatole le mani nelle parti genitali».


La denuncia

Stando al contenuto della denuncia formalizzata dai carabinieri di Cinquefrondi, nonché sulla scorta delle dichiarazioni rese alla presenza di una psicologa nominata dalla Procura palmese, il collaboratore scolastico, avendo notato la ragazzina raggiungerlo all’interno di una stanza per effettuare una fotocopia in seguito alla richiesta di una sua insegnante, approfittando del fatto che si trovassero da soli, le avrebbe dapprima fatto un complimento, per poi baciarla sulle guance ed toccarle, infine, le parti intime.

Il racconto della vittima

Tornata in classe la bimba non si era confidata né con gli insegnanti né con i compagni. Era riuscita invece ad aprirsi con la mamma alla quale ha raccontato nel dettaglio quello che le aveva fatto l'uomo. La rapida attivazione del "codice rosso", applicato tempestivamente d'intesa e con il coordinamento della procura di Palmi, ha consentito ai militari dell'arma di procedere agli accertamenti in pochi giorni . Una volta acquisita la testimonianza della bambina, alla presenza di una psicologa nominata dai pm, hanno concluso in brevissimo tempo l'attività di indagine.

L’indagato, da ritenersi innocente sino a giudizio definitivo, potrà fornire al giudice ogni elemento difensivo che sarà vagliato e sottoposto a pronta verifica.

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