In prima linea

«I ragazzi sono meglio dei genitori», parla il preside di Cosenza preso a schiaffi dal papà di una studentessa

VIDEO | Il dirigente scolastico dell’Istituto Scorza, Aldo Trecroci, ringrazia quanti gli hanno espresso solidarietà a cominciare dal ministro Valditara e si dice frastornato dall’eco mediatica della vicenda. «Adulti esacerbati, vogliono tutto e subito. Una rabbia che non coinvolge i loro figli»

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di Salvatore Bruno
17 gennaio 2024
11:17

La pioggia di solidarietà istituzionale, politica, sindacale, per certi versi ha pure sorpreso il dirigente scolastico del Liceo Scorza di Cosenza, Aldo Trecroci, che superato un primo momento di titubanza, ha accettato di parlare con i giornalisti dopo che la nostra testata aveva reso nota l'aggressione subita dal preside da parte del genitore di una studentessa. Molto noto in città non solo per il suo ruolo di guida di uno degli istituti più prestigiosi del capoluogo, ma anche per il suo impegno politico nel Partito Democratico esercitato peraltro pure tra i banchi del consiglio comunale di Palazzo dei Bruzi, ha incassato nel volgere di poche ore la vicinanza del ministro dell'istruzione Valditara, del sindaco Franz Caruso, ma anche del vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati Alfredo Antoniozzi, del capogruppo Pd in consiglio regionale Mimmo Bevacqua, e naturalmente dei colleghi del civico consesso.

Clima litigioso e di intolleranza

«Sinceramente sono abbastanza frastornato da questo battage mediatico - ha detto al nostro network - Pensavo che l’episodio avesse un certo rilievo ma non di livello nazionale. Però sono grato al ministro. È intervenuto prontamente, con parole sensate e molto giuste, cercando di difendere la nostra categoria, anzi, quella di tutti i lavoratori della scuola che sono molto esposti a questo clima estremamente litigioso e di intolleranza. Un clima purtroppo allargato anche ad altre sfere del servizio pubblico come quello dell’ambito sanitario». Allertata dal personale di segreteria, sul posto sono giunti nell'immediatezza dei fatti gli agenti di una volante della polizia. Poi il dirigente scolastico ha denunciato formalmente l'episodio recandosi in questura: «Un atto dovuto, trattandosi di violenza esercitata nei confronti di un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni». Poi aggiunge: «Un fatto molto increscioso: approfittando di un momento di confusione, questo genitore si è introdotto nella mia stanza la cui porta era rimasta socchiusa. Poi ha iniziato ad aggredirmi verbalmente, minacciandomi, per una questione futile, assolutamente banale, relativa ad un percorso di alternanza scuola-lavoro. Ho cercato di rasserenare gli animi, poi fortunatamente ha bussato un’assistente amministrativa. Fortunatamente perché la mia porta si apre solo dall’interno. Così ho potuto guadagnare il corridoio dove poi, però, mi ha tirato uno schiaffo. Non me l’aspettavo, ero convinto che non sarebbe mai arrivato alle vie di fatto».


Videocamere non funzionanti

L’area è presidiata da alcune videocamere di sorveglianza che avrebbero potuto immortalare la scena ma che non sono funzionanti. «Purtroppo bisogna prendere atto di questa tendenza alla prevaricazione - ha commentato ancora Trecroci visibilmente amareggiato - Le cronache riportano quotidianamente di insegnanti alle prese con genitori poco civili. Forse però è uno dei primi casi che riguarda direttamente un dirigente e francamente non ci tenevo ad avere questo record». Tra l’altro Aldo Trecroci è alle soglie della pensione. Al termine dell’anno scolastico in corso terminerà la propria carriera. «C’è una esasperazione, la pretesa di avere tutto e subito, anche quello che non può essere concesso perché in contrasto non solo con la legge, ma anche con le più comuni norme di convivenza civile. Una esacerbazione degli animi che, devo dire, non coinvolge invece i ragazzi sui quali mantengo un giudizio veramente positivo». 

Giornalista
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