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Gratteri all’evento di LaC nella Sibaritide: «Qui la ’ndrangheta è stata sottovalutata, ora servono più forze dell’ordine»

VIDEO | Il procuratore di Catanzaro, nell'intervista concessa al nostro network nel corso del terzo e ultimo appuntamento di Link - Orgoglio e Pregiudizio, ha parlato anche della vicinanza della gente: «La partecipazione dei calabresi è la sintesi del lavoro che abbiamo svolto in questi anni» (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Antonio Alizzi
9 agosto 2023
19:36

Oltre mille persone per ascoltare il Gratteri pensiero. Il terzo e ultimo evento di “Link Orgoglio e Pregiudizio” è stato ancora una volta un successo andato in scena nella splendida cornice dell’azienda Amarelli di Rossano, situata lungo la Statale 106 Jonica. Quella della "strada della morte" è stato uno dei temi trattati dal procuratore di Catanzaro nel corso dell’intervista concessa al nostro network.

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La presenza del magistrato di Gerace, impegnato a fine serata a firmare centinaia di copie del libro Fuori dai confini, edito da Mondadori e scritto con il professore Antonio Nicaso, richiama sempre grande interesse, com’è avvenuto il 19 luglio a Falerna, il 3 agosto a Vibo Marina e ieri a Rossano, dove la platea ha applaudito e acclamato il capo dell’ufficio antimafia del capoluogo di regione. Gratteri non ha nascosto la sua emozione e gratitudine per coloro i quali sono accorsi all’appuntamento voluto fortemente dall’editore di LaC Domenico Maduli e dal direttore generale del network Maria Grazia Falduto. Il procuratore, intervistato dal direttore strategico Paola Bottero, ha toccato vari argomenti.


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Ai nostri microfoni, però, si è focalizzato su un aspetto fondamentale. «La gente vuole sapere, vuole capire, vuole essere informata e soprattutto questa presenza vuol dire presa di posizione» ha detto Gratteri a Lacnews24.it. «Allora io sono contento perché questa è la sintesi del lavoro di questi anni, non solo indagini, non solo processi ma anche messaggi alla gente, e la gente li recepisce». Gratteri si augura che in Calabria vengano realizzate le stesse infrastrutture che ci sono in Emilia-Romagna, in Veneto e in Lombardia, «per continuare con questo processo di crescita e trasformazione».

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Gratteri nel corso degli anni non ha mai nascosto il suo amore per la terra. «A Rossano c’è una grande vocazione agricola ma anche una grande capacità di trasformare i prodotti per venderli al Nord. Rossano e Cassano sono due aree pilota che inorgogliscono l’essere calabrese». Il procuratore di Catanzaro, inoltre, ha confermato di tenere alla realizzazione completa della Statale 106 Jonica, una strada che non interessa solo l’area della Sibaritide, ma anche la Locride, territorio in cui vive sin dalla nascita. A Roma, ha precisato il magistrato, «si parlava di infrastrutture in un contesto molto importante, così ho detto “guardate, noi abbiamo ancora dei ponti costruiti nel 1930 da Mussolini, se c’è un camion e una macchina non ci passano contemporaneamente”» ha evidenziato Gratteri. «Voglio una strada a doppia corsia per la Reggio Calabria-Taranto e l’alta velocità per la Salerno-Reggio Calabria. Noi abbiamo bisogno di questo, ma con urgenza. Purtroppo so che ancora non ci sono i progetti» ha affermato Gratteri, riferendosi alla Statale 106 jonica. «Vede, è vero che in questa area si sta costruendo un pezzo di superstrada che ci porterà verso Taranto, verso la Basilicata, verso la Puglia, ma io mi aspetto qualcosa di più, mi aspetto un lavoro sistematico, un progetto definitivo che preveda una superstrada tutta a doppia corsia».

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Infine, la ‘ndrangheta. Che nella Piana di Sibari è presente da decenni e controlla il traffico di droga. Negli ultimi mesi la Dda di Catanzaro ha portato a termine tante operazioni antimafia, altre invece ne seguiranno nei prossimi mesi. Gratteri, sul punto, ha le idee chiare. «Nell’area in cui ci troviamo per tanto tempo c’è stata una sottovalutazione del problema, si è sempre detto che la ‘ndrangheta non c’era, che al massimo c’erano gli “zingari”. In realtà ci sono gli "zingari", ma esistono organizzazioni criminali che nel tempo hanno concesso agli “zingari” di gestire lo sfruttamento della prostituzione. A me pare in realtà che siano stati utilizzati dalla ‘ndrangheta, che ha tollerato la loro presenza nel territorio per realizzare operazioni importanti dal punto di vista criminale» ha spiegato Gratteri. «Noi abbiamo visto di recente operazioni che hanno riguardato questo territorio, fatte dal mio ufficio, tali indagini hanno dimostrato le cose che sostenevo e sostengo da anni, quelle argomentazioni erano fondate. Inoltre - ha concluso Gratteri - ho chiesto, sto chiedendo e chiederò un aumento delle piante organiche di polizia, carabinieri, guardia di Finanza, perché questa realtà ha bisogno ancor più di attenzione».

 

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