«Il ritorno a Caccuri per me è stato molto importante perché conferma che il rapporto che si crea tra un'artista e quel territorio che lo accoglie, può diventare quasi familiare. Poi diciamo la verità, questo è premio letterario ormai di livello internazionale che ha una base molto forte». La musica travolgente del maestro Enzo Avitabile, ha caratterizzato la serata di ieri alla 14esima edizione del premio letterario Caccuri.

La formazione salita sul palco è stata quella che il maestro Avitabile sta portando in scena da diversi anni per il suo progetto Acoustic World ed è un trio formato da Avitabile, appunto, alla voce fiati, pentarpa napoletana e saxello, Gianluigi Di Fenza alla chitarra napoletana ed Emidio Ausiello ai tamburi a cornice. Lo spettacolo attinge a piene mani dalla produzione musicale degli ultimi sei album dell'artista partenopeo, intrisi di recupero della tradizione e rivisitazione in chiave internazionale.

«È una sorta di disamericanizzazione del linguaggio - ha dichiarato Avitabile ai microfoni di LaC News24 - , abbiamo fatto costruire strumenti musicali che ci appartenevano come la pentarpa napoletana e il saxello che è metà sassofono e metà ciaramella. È uno spettacolo che contiene tutti e quattro gli elementi della musica: parola, suono, gesto, danza». Dal palco è arrivato un messaggio di pace con il motto “meglio ‘na tammurriata ca ‘na guerra” e la performance di Canta Palestina dedicata a Vittorio Arrigoni. «La mia personale aspirazione - ha spiegato Avitabile - non è quella di salvare il mondo ma di portare, attraverso la musica, un messaggio che sia sociale, di fratellanza e di valori».

Intanto la rassegna promossa dall'Accademia dei Caccuriani prosegue a pieno ritmo tra presentazioni e incontri con gli autori, concerti e performance teatrali. Cresce l'attesa per il gran finale di domenica 10 agosto quando la giuria del primo decreterà il vincitore della 14esima edizione tra i quattro finalisti: Gad Lerner, Alessandro Sallusti, Monica Maggioni e Gennaro Sangiuliano.