Sanità Calabria

Bevacqua (Pd): «C’è il rischio che salti il banco, Occhiuto faccia chiarezza sul debito di Asp e ospedali»

Il capogruppo dem in Consiglio regionale rilancia i contenuti dell’inchiesta di LaC News24: «Se non si interviene, a fine anno ci sarà una valanga di pignoramenti»

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di Redazione
3 settembre 2023
15:15
Una corsia di ospedale, nel riquadro il consigliere regionale Domenico Bevacqua
Una corsia di ospedale, nel riquadro il consigliere regionale Domenico Bevacqua

«La puntuale ricostruzione effettuata da LaC News24 in ordine al rischio che salti il banco dei debiti di aziende sanitarie e ospedaliere calabresi nei confronti dei fornitori conferma i timori che da tempo abbiamo espresso come gruppo regionale del Pd». Ad affermarlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua che torna, ancora una volta, sul tema chiedendo alla giunta Occhiuto un’operazione verità e l’avvio delle procedure di pagamento per evitare ulteriori problemi per una sanità già al collasso.

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«Il Tavolo Adduce a Roma – prosegue Bevacqua – aveva già evidenziato la necessità di procedere all’approvazione dei bilanci di quelle Asp, che non approvano da anni i documenti contabili, rendendo ancora più complessa la quantificazione del debito del comparto, mentre continuano a galoppare gli interessi di mora (10,5%) e quelli legali (5%) e, in alcuni casi, anche le spese di anticipazione di cassa attivate da alcune aziende, nonché le spese legali. In queste condizioni il debito continua ad aumentare quotidianamente e la scadenza del 31 dicembre 2023 si avvicina».


«In questi mesi, grazie alla norma che blocca i pignoramenti sino a dicembre del corrente anno, le casse della sanità hanno sicuramente tratto una boccata di ossigeno - seppure effimera -  perché, comunque, la legge non ha bloccato la corsa degli interessi. Ma quella norma non è prorogabile, salvo non si voglia aggirare - continua il capogruppo Dem - i principi dettati dalla Corte Costituzionale e dalle direttive europee. Quindi, è necessario sbloccare i procedimenti di pagamento e recuperare i ritardi per saldare i debiti certi entro l’anno, altrimenti ci sarà un’esplosione di azioni esecutive».

«Nonostante i nostri appelli – dice ancora Bevacqua – nulla si è mosso fino ad oggi e adesso, se davvero si dovesse arrivare ad un’anticipazione della scadenza fissata originariamente a fine anno, la situazione diventerebbe davvero esplosiva. Occorrono dunque da parte del Presidente Occhiuto immediati chiarimenti: quanti debiti sono stato pagati fino a oggi; quali sono le Asp che hanno pagato; quanti debiti hanno ancora le singole Asp; quante Asp hanno la documentazione contabile in ordine per poter pagare; quante risorse sono disponibili per definire il debito pregresso».

«Inoltre, conoscere se gli inadempimenti - conclude Bevacqua- sono da ascrivere a inefficienze regionali o a incapacità amministrativa delle Asp e, in questa seconda ipotesi se intende adottare immediato provvedimenti di revoca dei direttori. Nell'ambito di una operazione trasparenza ribadiamo, ancora una volta, la nostra disponibilità a dare un contributo per la soluzione dei problemi. Dal porto delle nebbie in cui versa la sanità bisogna uscire senza indugi».

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