Il blitz

Cosenza, false attestazioni per favorire l’immigrazione: 5 arresti. Coinvolti un commercialista e un imprenditore - NOMI

Gli indagati sono accusati di avere favorito la permanenza illegale in Italia di numerosi stranieri. La vasta operazione vede impegnati decine di poliziotti della Squadra Mobile, coadiuvati dal Reparto Prevenzione Crimine, del capoluogo bruzio
 

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di Redazione
9 febbraio 2024
07:36
Polizia
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È in corso una vasta operazione da parte della Polizia di Stato di Cosenza, che sta procedendo all’arresto di alcuni soggetti, in esecuzione dell’ordinanza di misura cautelare emessa su richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza, dal Giudice per le indagini preliminari Claudia Pingitore, a carico di italiani ed extracomunitari. Cinque in tutto: un imprenditore, un commercialista e tre stranieri.

L’accusa è di favoreggiamento della permanenza illegale nel territorio dello Stato di numerosi stranieri, mediante la presentazione di false attestazioni presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione, per attivare e concludere la procedura di emersione dal lavoro irregolare – che consentiva a costoro di richiedere, e successivamente ottenere, un titolo di soggiorno che ha apparentemente regolarizzato la loro permanenza sul Territorio italiano. Inoltre, un soggetto extracomunitario è indagato anche per il reato di estorsione nei confronti di alcuni connazionali.  


La complessa operazione sta impegnando decine di poliziotti della Squadra Mobile, coadiuvati nella fase esecutiva da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine. L’indagine è coordinata dal procuratore capo Mario Spagnuolo e dal pm Maria Luigia D’Andrea.

Questi i nomi delle persone coinvolte: Luigi Altimari e Gianfranco Barberio di Cosenza; Nadeem Arif, Muhammad Basharat e Iftikhar Ahmad del Pakistan. 

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