logo
  • Sezioni

    • Cronaca

    • Politica

    • Attualità

    • Economia e lavoro

    • Italia Mondo

    • Sanità

    • Sport

    • Cultura

    • Podcast

    • Meteo

    • Editoriali

  • Video

    • Ambiente

    • Cronaca

    • Cultura

    • Economia e Lavoro

    • Politica

    • Sanità

    • Società

    • Sport

  • Rubriche

    • Good Morning Vietnam

    • Parchi Marini Calabria

    • Leggendo Alvaro insieme

    • Imprese Di Calabria

    • Le perfidie di Antonella Grippo

    • Venti di comunicazione

  • Streaming

    • LaC TV

    • LaC Network

    • LaC OnAir

  • Edizioni locali

    • Catanzaro

    • Crotone

    • Vibo Valentia

    • Reggio Calabria

    • Cosenza

    • Lamezia Terme

  • Progetti speciali

    • Buona Sanità Calabria 

  • La Calabriavisione

    • Destinazioni

    • Eventi

    • Food

    • Storie

  • LaC Network

    • Lacplay.it

    • Lactv.it

    • Laconair.it

    • Lacitymag.it

    • Lacapitalenews.it

    • Ilreggino.it

    • Cosenzachannel.it

    • Ilvibonese.it

    • Catanzarochannel.it

  • App

    • Android

    • Apple

  • Privacy

  • Note legali

Social
  • Privacy

  • Note legali

  • Privacy

  • Note legali

  • Cronaca

  • Politica

  • Attualità

  • Economia e lavoro

  • Sanità

  • Sport

  • Cultura

  • Ambiente

  • Meteo

Temi del giorno
  • Ponte sullo Stretto

  • 'Ndrangheta

  • Sezioni
    • Cronaca

    • Politica

    • Attualità

    • Economia e lavoro

    • Italia Mondo

    • Sanità

    • Sport

    • Cultura

    • Podcast

    • Meteo

    • Editoriali

  • Video

    • Ambiente

    • Cronaca

    • Cultura

    • Economia e Lavoro

    • Politica

    • Sanità

    • Società

    • Sport

  • Streaming
    • LaC TV

    • LaC Network

    • LaC OnAir

  • Rubriche
    • Good Morning Vietnam

    • Parchi Marini Calabria

    • Leggendo Alvaro insieme

    • Imprese Di Calabria

    • Le perfidie di Antonella Grippo

    • Venti di comunicazione

  • Edizioni locali
    • Catanzaro

    • Crotone

    • Vibo Valentia

    • Reggio Calabria

    • Cosenza

    • Lamezia Terme

  • Progetti speciali
    • Buona Sanità Calabria 

  • La Calabriavisione
    • Destinazioni

    • Eventi

    • Food

    • Storie

  • LaC Network
    • Lacplay.it

    • Lactv.it

    • Laconair.it

    • Lacitymag.it

    • Lacapitalenews.it

    • Ilreggino.it

    • Cosenzachannel.it

    • Ilvibonese.it

    • Catanzarochannel.it

  • App
    • Android

    • Apple

Social
  • Privacy

  • Note legali

Home page>Cronaca>Uomini dello Stato vitti...

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono

Ecco chi sono i 14 eroi che caddero nello scontro contro la 'ndrangheta in Calabria e fuori dalla nostra regione. Militari e magistrati che hanno pagato con la loro vita l'attaccamento agli ideali Repubblicani e democratici. Stasera nuova puntata di Mammasantissima "Donne e sangue"

Redazione
28 febbraio 202315:32
1 of 15
gallery image

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono
gallery image

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono
gallery image

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono
gallery image

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono
gallery image

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono
gallery image

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono
gallery image

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono
gallery image

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono
gallery image

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono
gallery image

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono
gallery image

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono
gallery image

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono
gallery image

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono
gallery image

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono
gallery image

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono

Uomini dello Stato vittime della ’ndrangheta, pagarono con la vita la lotta alla mafia: ecco chi sono

Stava bevendo un caffè nella piazza del paese dove prestava servizio, a Delianuova nel Reggino, quando il fratello di due ‘ndranghetisti che aveva arrestato all’inizio dell’anno lo uccise per vendetta. Così venne assassinato l’1 settembre del 1951 il maresciallo Antonio Sangeniti, nato 41 anni prima a Petrizzi, in provincia di Catanzaro. A ucciderli Angelo Macrì, fratello dei Rocco e Giuseppe, finiti in carcere nei primi mesi del 1951, e di Gianni ucciso nel corso di un conflitto a fuoco con i carabinieri. Macrì sparò contro Sangeniti 4 colpi con una Beretta calibro 9 colpendolo al torace. Alcuni presenti tentarono di soccorrerlo, ma per il graduato dell’Arma non ci fu più niente da fare. Morì poco dopo. Il giorno dell'omicidio Antonio Sangeniti si trovava in licenza.

Francesco Ferlaino

Francesco Ferlaino viene ucciso il 3 luglio 1975, divenendo il primo magistrato ammazzato dalla ’ndrangheta. Aveva sessantuno anni. L’agguato venne compiuto a Nicastro, frazione di Lamezia Terme, quando si trovava in auto a pochi minuti da casa. Ad ucciderlo alcuni sicari a colpi di fucile. Killer che dopo 48 anni sono ancora senza nome. Ferlaino aveva lasciato il tribunale di Catanzaro dove lavora per raggiungere la sua abitazione a bordo della Fiat 124 di servizio guidata dall’appuntato dei carabinieri Felice Caruso. Il magistrato, sceso dall’auto verso le 13:30 e a pochi metri dal palazzo nel quale abitava e nel quale lo stavano aspettando per pranzare i suoi cinque figli, in corso Nicotera, da un’Alfa di colore il killer scarica due colpi di lupara alla schiena del magistrato e lo uccide. 

Vincenzo Caruso e Stefano Condello

Stefano Condello e Vincenzo Caruso sono stati uccisi nel conflitto a fuoco seguito alla scoperta di un summit di mafia in contrada Razzà, a Taurianova, nel Reggino. I due carabinieri sono morti dopo aver sventato un summit dei clan che si stava tenendo in una zona agricola della piana di Gioia Tauro. Era l’1 aprile del 1977: tre militari del Nucleo radiomobile della compagnia di Taurianova, durante il giro di controllo scorgono alcune vetture parcheggiate e si insospettiscono perché una di quelle è intestata a un pregiudicato. Per questo motivo l’appuntato Stefano Condello (47 anni) decide di fermarsi per ispezionare la zona insieme al collega Vincenzo Caruso (27 anni), lasciando Pasquale Giacoppo (24 anni) a controllare l’auto. I due militari capiscono che è in corso un summit di ‘ndrangheta. I due uomini dell’arma vengono raggiunti da una pioggia di fuoco. Condello viene ferito alle spalle mentre Caruso, dopo aver ucciso due aggressori, viene ammazzato. 

Bruno Caccia

Bruno Caccia è il magistrato che fu assassinato a Torino da un commando sotto la sua abitazione. All'epoca era a capo della procura cittadina ed era conosciuto per la determinazione e l'intransigenza con cui svolgeva il proprio lavoro. La Cassazione ha avvalorato le conclusioni degli inquirenti, secondo i quali il delitto portava la firma della criminalità organizzata. Già nel 1992 era stato condannato in via definitiva al carcere a vita un presunto boss, Domenico Belfiore di Gioiosa Jonica, in qualità di mandante. Rocco Schirripa fu arrestato nel 2015. Per lui l'ergastolo è diventato irrevocabile nel 2020. Domenica 26 giugno 1983 Bruno Caccia aveva, come era solito fare, deciso di concedere un giorno di riposo alla propria scorta. Intorno alle 23.30, mentre portava a passeggio il proprio cane era stato affiancato da una macchina (una Fiat 128 di colore verde) con almeno due uomini a bordo. Muore dopo essere stato raggiunto da 14 colpi, alcuni esplosi a distanza ravvicinata. Soltanto un mese prima dell’omicidio aveva revocato la domanda per il posto di Procuratore Generale di Torino. Dopo le dichiarazioni di Schirripa, la procura generale di Torino nel luglio dello scorso anno ha deciso di riaprire le indagini.

Carmine Tripodi

Il brigadiere dei carabinieri Carmine Tripodi è stato ucciso dalla ‘ndrangheta a San Luca nel febbraio del 1985 a soli 25 anni.  Il militare stava rientrando a casa ed era in macchina lungo la provinciale che da San Luca lo avrebbe condotto alla zona marina del paese della Locride. La sua auto fu bloccata da un commando che gli sbarrò la strada e sparò contro. Anche se ferito, riuscì a reagire estraendo la pistola d’ordinanza e ferendo uno dei sicari. In poco tempo vennero individuati ed arrestati i suoi presunti assassini, tutti appartenenti alle locali cosche, ma nei processi che si svolgeranno negli anni seguenti verranno tutti assolti e quel delitto rimane ancora oggi irrisolto. Fortemente impegnato ad arginare l’ondata dei sequestri di persona sui crinali dell’Aspromonte negli anni ’80, riuscì ad assicurare alla giustizia diversi esponenti delle più note famiglie di ndrangheta coinvolte.

Sergio Cosmai

Sergio Cosmai, nato a Bisceglie il 10 gennaio 1949, fu ucciso a Cosenza il 13 marzo 1985. Ammazzato dalla ‘ndrangheta mentre ricopriva il ruolo di direttore del carcere di Cosenza. Nelle prime ore del pomeriggio del 12 marzo 1985, Cosmai lasciò l’auto di servizio nel carcere di via Popilia dove risiedeva con la famiglia e si mise alla guida della sua Fiat Cinquecento gialla sulla statale 19 per andare a prendere la figlia a scuola. Nel tratto di strada che collega Cosenza a Roges di Rende venne raggiunto da undici colpi di calibro 38 sparati da due killer a bordo di una Golf; colpito alla testa, il direttore Cosmai perse il controllo dell’autovettura, uscendo fuori strada. Infine, venne raggiunto da altri colpi di arma da fuoco da uno dei due killer, sceso nel frattempo dall'auto. A nulla valsero i soccorsi e il trasporto in ambulanza. Cosmai morì per le gravi ferite il giorno seguente all'agguato, lasciando la moglie Tiziana, la figlia Rossella e il figlio Sergio, nato un mese dopo la sua morte.

Filippo Salsone

Filippo Salsone era in servizio nella casa circondariale di Reggio Calabria anche era stato inviato temporaneamente in servizio di missione al carcere di Napoli Poggioreale. Di ritorno a Brancaleone per trascorrervi alcuni giorni di congedo ordinario, il 7 febbraio 1986 alle 20,30, in compagnia della moglie e del figlio, stava facendo ritorno a casa con la propria autovettura. In prossimità dell’abitazione l’auto è diventato il bersaglio di una scarica di colpi di arma da fuoco che uccidono Filippo Salsone e feriscono gravemente il figlio. I colpi sono sparati con una lupara e una pistola. Il maresciallo Salsone aveva prestato servizio precedentemente in altri istituti penitenziari della Calabria, tra cui Cosenza, nel periodo in cui la mafia aveva ucciso il direttore Sergio Cosmai. Nel corso delle successive indagini è emerso il chiaro stampo mafioso dell’omicidio. Salsone riconosciuto dal ministero dell’Interno Vittima del dovere, il 12 maggio 2010 il maresciallo della penitenziaria è stato insignito di medaglia d’oro al merito civile alla memoria. A Filippo Salsone è intitolata la casa Circondariale di Palmi.

Rosario Iozia

Il vicebrigadiere Rosario Iozia è stato ucciso a Cittanova nell’aprile 1987. Era giunto alla stazione di San Giorgio Morgeto il 3 giugno 1985 e il 27 agosto successivo, appena venticinquenne, era stato trasferito alla guida della squadriglia di Cittanova. Nonostante la sua giovane età, si distinse da subito per la serietà, l’equilibrio e la correttezza del suo operato. Iozia, intorno alle ore 19 del 10 aprile 1987, mentre percorreva località Petrara del Comune di Cittanova diretto a Polistena, all’uscita di una curva notò alcuni individui che attraversavano un uliveto armati di fucili a canne mozze. Il militare arrestò l’auto e si mise a inseguirli. Questi non esitarono a sparargli contro due colpi di lupara uccidendolo. 

Pietro Ragno

È l’una di sabato notte del 10 luglio 1988, un’Alfetta del Nucleo radiomobile di della compagnia carabinieri di Gioia Tauro stava rientrando verso il comando. Allo svincolo dell’autostrada rallenta per imboccare la curva quando si scatena una tempesta di fuoco. Sparano più di venti colpi contro la gazzella da dietro i cespugli, dove un commando si era appostato. All’interno dell’auto ci sono due carabinieri: Pietro Ragno alla guida, sposato e papà di una bambina di quasi un anno, riesce a sfilare la pistola dalla fondina, ma muore prima di poterla usare. Il capo equipaggio, seduto a fianco, l’appuntato Giuseppe Spera, 32 anni di San Cipriano Picentino provincia di Salerno, anche lui sposato e padre di due figli, viene colpito ad una gamba, alle spalle e, per fortuna, di striscio alla testa. I killer, pare fossero in tre tutti armati di fucile automatico, sparano con fucili caricati a pallettoni contro il parabrezza, il fianco, il dietro della macchina dei carabinieri. 

Antonino Marino

Il brigadiere Antonino Marino aveva 33 anni quando venne ucciso a Bovalino. La sera del 9 settembre 1990 la festa si trasforma in tragedia. Marino, vestito in borghese, e la sua famiglia sono stati sorpresi in un momento di relax. Lui era seduto a godersi un po’ di fresco davanti alle montagne di Bovalino Superiore per la festa della Madonna. Intorno, moglie, figlio, amici e conoscenti per guardare i fuochi d'artificio, il via ufficiale dei festeggiamenti. Poco dopo la mezzanotte di un sabato il killer è piombato all'improvviso e, approfittando della baraonda, ha iniziato a sparare, dileguandosi poi nel buio. Marino fu colpito al torace ed allo stomaco, ferite letali che lo portarono alla morte, nonostante i medici dell’ospedale di Locri operarono per ore cercando di salvargli la vita. Nell’agguato rimasero feriti anche la moglie incinta, Rosetta Vittoria Dama e di striscio il figlio di 1 anno. Quel bambino oggi è un uomo, si chiama Francesco e, sulle orme del padre, è diventato ufficiale nell’Arma dei carabinieri.

Antonino Scopelliti

Il giudice Antonino Scopelliti è stato ucciso in un agguato il 9 agosto del 1991 in località Campo Piale a Campo Calabro, vicino Villa San Giovanni, dove il magistrato tornava ogni anno per trascorrervi le vacanze estive. Scopelliti era nato il 20 gennaio 1935, era sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione. Senza scorta, metodico nei suoi movimenti, Scopelliti ucciso mentre, a bordo della sua automobile rientrava in paese dopo avere trascorso la giornata al mare. Gli assassini, almeno due persone a bordo di una moto, appostati lungo la strada, sparano con fucili calibro 12 caricati a pallettoni. La morte del magistrato, colpito alla testa ed al torace, è istantanea. Secondo i pentiti della 'ndrangheta Giacomo Lauro e Filippo Barreca sarebbe stata la cupola di Cosa Nostra siciliana a chiedere alla 'ndrangheta di uccidere Scopelliti, che avrebbe rappresentato la pubblica accusa in Cassazione nel maxi processo a Cosa nostra. Cosa nostra, in cambio del favore ricevuto, sarebbe intervenuta per fare cessare la guerra di mafia che stava insanguinando Reggio Calabria. Dopo una serie di processi, killer e mandanti del suo omicidio rimangono senza nome. 

Renato Lio

Il 20 agosto 1991 l’appuntato dei carabinieri Renato Lio viene ucciso a Soverato mentre si trova in servizio con un collega. Intorno alle 2.30 la pattuglia del nucleo radiomobile composta dagli appuntati Lio e Francesco Baita ferma per un controllo un’automobile con tre persone a bordo che procedeva ad alta velocità. Mentre Baita controllava via radio i documenti dei tre uomini Lia era intento a perquisire l’automobile. Massimiliano Sestito, che guidata la macchina, spinse il carabiniere e prendendo una pistola nascosta sotto al sedile fece fuoco per tre volte uccidendo Renato Lio dandosi poi alla fuga. Gli altri due occupanti dell’auto, i cugini Grattà, che in quel momento erano in strada, si consegnarono dimostrando di essere estranei ai fatti. Sestito fu arrestato il 4 luglio del 1992 da latitante e successivamente condannato a 30 anni di carcere. 

Salvatore Aversa

Quel quattro gennaio del 1992 il corso di Lamezia Terme era affollato come sempre. La consuetudine del passeggio andava a braccetto con la corsa per i regali dell’Epifania. Anche il sovrintendente di polizia Salvatore Aversa e la moglie Lucia Precenzano avevano appena fatto incetta di doni per i nipotini ed erano stati a trovare una coppia di amici. Stavano rincasando a casa quando vennero uccisi con 15 colpi calibro 9, mentre stavano salendo in auto. I carabinieri giunti sul posto dopo avere ricevuto una telefonata trovarono la Peugeot 205 con la portiera anteriore aperta e all’interno riverso con la testa sul volante il corpo senza vita di Aversa. Dall’altro lato dell’auto, agonizzante sull’asfalto, la moglie che sarebbe morta durante il trasporto in ospedale. Il duplice omicidio dei coniugi Aversa è ancora una ferita aperta per Lamezia. Bisognerà aspettare il 2000 perché due collaboratori di giustizia della Sacra corona unita pugliese, Stefano Speciale e Salvatore Chirico, confessino di essere i killer per conto di Antonio Giorgi, presunto esponente dell’omonimo clan di San Luca, dietro la promessa dell’annullamento di un debito per droga. A tirare le fila di tutti i burattini sarebbe stato il boss Francesco Giampà poi condannato.

Antonino Fava e Vincenzo Garofalo

Il 18 gennaio del 1994, in un'Alfa 75 del Nucleo radiomobile di Palmi, giacevano i corpi senza vita degli appuntati Antonino Fava, 36 anni di Taurianova e padre di tre figli, e Vincenzo Garofalo, 31 anni di Scicli (Ragusa) e due figli, coperti da un lenzuolo bianco steso da una mano pietosa. Attorno all’automezzo, decine di loro colleghi, in divisa e in borghese, magistrati, prefetto, questore e uomini dei servizi, cercavano di dare una prima interpretazione, una traccia di lavoro, dinanzi a quell’agguato eseguito con freddezza, con tecnica terroristica a colpi d'arma da fuoco. Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, poco prima delle 200, erano partiti dal carcere di Palmi per ispezionare la corsia sud dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, fino a Villa San Giovanni, per garantire la sicurezza di un gruppo di magistrati di Messina giunti a Palmi per interrogare il pentito Luigi Sparacio. Fava e Garofalo, non appena si immettono sull’autostrada, si accorgono di essere seguiti da un’autovettura – una Fiat Regata, si scoprirà dopo – e lo comunicano ai loro colleghi in centrale. La Regata procede quasi attaccata all’Alfa 75 dei carabinieri, con gli abbaglianti accesi. Non c’è più il tempo di una seconda segnalazione in centrale: la berlina affianca la vettura del Nucleo radiomobile e si scatena l’inferno. Contro Antonino Fava e Vincenzo Garofalo verranno esplosi decine di colpi di fucile caricato a pallettoni e raffiche di mitra. Con il passare dei mesi, l’attacco contro i carabinieri assume i contorni di un ben più vasto disegno criminale che porterà lontano, fino ai nostri giorni, con le inchieste sulle stragi di Cosa nostra e di ‘Ndrangheta stragista. Un disegno terroristico avvalorato dai giudici di Reggio Calabria, che condanneranno all’ergastolo in primo grado il boss di Cosa nostra Giuseppe Graviano e il capo ‘ndrangheta di Melicucco (Reggio Calabria), Rocco Santo Filippone, quali mandanti del duplice omicidio dei carabinieri Fava e Garofalo, «frutto della visione comune di Cosa nostra e ‘Ndrangheta, che avevano tentato di coinvolgere anche la camorra. Tre efferati attacchi per unico disegno eversivo».

Ecco chi sono i 14 eroi che caddero nello scontro contro la 'ndrangheta in Calabria e fuori dalla nostra regione. Militari e magistrati che hanno pagato con la loro vita l'attaccamento agli ideali Repubblicani e democratici. Stasera nuova puntata di Mammasantissima "Donne e sangue"
1 of 15
Tag
mammasantissima · ndrangheta

Tutti gli articoli di Cronaca

25 dicembre

Natale in servizio sulle volanti: «Lontani da casa con un po’ di malinconia, ma orgogliosi di servire la collettività»

Alle 19 del 24 dicembre inizia il turno di pattugliamento per la città. Gli operatori si raccontano: «All’inizio pensi al poliziotto come un supereroe poi ti rendi conto che diventi un punto di riferimento per le persone che incroci per strada». Rafforzati i presidi per garantire la sicurezza durante le festività natalizie
Natale in servizio sulle volanti:\u00A0«Lontani da casa con un po’ di malinconia, ma orgogliosi di servire la collettività»\n
Colpo al narcotraffico

Dall’America Latina al porto di Gioia nascosta in sacchi di noccioline, sequestrati oltre 435 chili di cocaina

VIDEO | Si tratta di una delle partite intercettate più ingenti degli ultimi anni. In circa mille bisacce trovati 400 panetti di droga che sul mercato avrebbero fruttato più di 70 milioni di euro
Redazione Cronaca
Dall’America Latina al porto di Gioia nascosta in sacchi di noccioline, sequestrati oltre 435 chili di cocaina\n
Indagini in corso

Rapina in un negozio di giocattoli a Reggio Calabria, malviventi armati fuggono con 40mila euro

Gli investigatori stanno visionando le telecamere a circuito chiuso e quelle presenti nella zona nel tentativo di ricostruire la dinamica della rapina
Redazione Cronaca
Rapina in un negozio di giocattoli a Reggio Calabria, malviventi armati fuggono con 40mila euro\n
Lo scatto

Cosenza, luogo di preghiera troppo piccolo. Decine di mussulmani pregano nel fango

Ahmed Berraou diffonde uno scatto dal forte impatto sociale teso a sensibilizzare le istituzioni: tanti fedeli costretti a sistemarsi sulla terra per aver un momento di raccoglimento
Antonio Clausi
Cosenza, luogo di preghiera troppo piccolo. Decine di mussulmani pregano nel fango\n

Video consigliati

VEDI TUTTI
Società

Scalea, un presepe celebra il cantico delle creature

26 dicembre 2025
Ore 11:44
Scalea, un presepe celebra il cantico delle creature
Società

A Soverato un presepe nel segno della sostenibilità

26 dicembre 2025
Ore 11:46
A Soverato un presepe nel segno della sostenibilità
Società

Il centro di salute mentale emoziona Castrovillari

26 dicembre 2025
Ore 11:47
Il centro di salute mentale emoziona Castrovillari
Società

Minori e affido, il bambino al centro

26 dicembre 2025
Ore 11:46
Minori e affido, il bambino al centro
Società

Il centro di salute mentale emoziona Castrovillari

26 dicembre 2025
Ore 11:47
Il centro di salute mentale emoziona Castrovillari
Società

Minori e affido, il bambino al centro

26 dicembre 2025
Ore 11:46
Minori e affido, il bambino al centro
Società

Scalea, un presepe celebra il cantico delle creature

26 dicembre 2025
Ore 11:44
Scalea, un presepe celebra il cantico delle creature
Società

A Soverato un presepe nel segno della sostenibilità

26 dicembre 2025
Ore 11:46
A Soverato un presepe nel segno della sostenibilità
Società

Il centro di salute mentale emoziona Castrovillari

26 dicembre 2025
Ore 11:47
Il centro di salute mentale emoziona Castrovillari
Società

Minori e affido, il bambino al centro

26 dicembre 2025
Ore 11:46
Minori e affido, il bambino al centro
Società

Scalea, un presepe celebra il cantico delle creature

26 dicembre 2025
Ore 11:44
Scalea, un presepe celebra il cantico delle creature
Società

A Soverato un presepe nel segno della sostenibilità

26 dicembre 2025
Ore 11:46
A Soverato un presepe nel segno della sostenibilità
I nostri format

«La furia dell’acqua impossibile da fermare»: il paradiso che diventa inferno, la strage del Raganello nello speciale di LaC

Un luogo di straordinaria bellezza, incastonato nel cuore del Pollino, diventa improvvisamente teatro di una tragedia che interroga il rapporto tra natura, uomo e responsabilità. Francesco Tricoli ricostruisce la vicenda nello speciale Il prezzo della bellezza – La tragedia del Raganello targato Diemmecom
Gabriella Chiarella
26 dicembre 2025
Ore 12:01
«La furia dell’acqua impossibile da fermare»: il paradiso che diventa inferno,\u00A0la strage del Raganello nello speciale di LaC\n
Natale da dimenticare

Incidente sulla statale 106 a Santa Caterina dello Ionio, coinvolta un’auto della scorta di Gratteri: tre feriti lievi

L’impatto è avvenuto intorno a mezzogiorno del 25 dicembre. Una Nissan ha svoltato, nonostante la linea continua, tagliando la strada al primo mezzo del servizio di sicurezza. Il magistrato, secondo protocollo, ha seguito le operazioni dei soccorsi dalla sua vettura
Alessia Truzzolillo
25 dicembre 2025
Ore 21:16
Incidente sulla statale 106 a Santa Caterina dello Ionio, coinvolta un’auto della scorta di Gratteri: tre feriti lievi\n
Natale di paura

Vibo, spaventoso incidente sulla provinciale che conduce a Tropea: 3 auto coinvolte e 9 feriti tra cui 4 minori

La carambola tra i mezzi coinvolti è avvenuta lungo il rettilineo della Sp 17. Sul posto tre ambulanze e i vigili del fuoco
Redazione
25 dicembre 2025
Ore 18:12
Vibo, spaventoso incidente sulla provinciale che conduce a Tropea: 3 auto coinvolte e 9 feriti tra cui 4 minori\n
Natale in ospedale

Il vescovo Nostro ricoverato a Catanzaro, la Diocesi raccolta in preghiera: «Tornerà presto nella sua Mileto»

A fornire ulteriori aggiornamenti sulle condizioni di salute del presule, sottoposto ieri a impianto di stent, è stato monsignor Renna durante la messa di Natale nella basilica cattedrale: «L’ho sentito poco prima di celebrare»
Giuseppe Currà
25 dicembre 2025
Ore 12:27
Il vescovo Nostro ricoverato a Catanzaro, la Diocesi raccolta in preghiera: «Tornerà presto nella sua Mileto»
Il caso

Carcere di Rossano, gettati a mare 17 anni di attività rieducativa

Laboratorio di ceramica costretto a chiudere dopo la rottura di un macchinario. E adesso l’Istituto penitenziario potrebbe dover pagare i danni
Salvatore Bruno
25 dicembre 2025
Ore 11:30
Carcere di Rossano, gettati a mare 17 anni di attività rieducativa
inclusione e condivisione

InDavoli, ecco il progetto che punta all’inclusione lavorativa di giovani con diverse forme di disagio

L’idea ha preso forma grazie alla sinergia tra Amministrazione comunale di Davoli, Asp di Catanzaro e aziende del territorio 
Redazione Sociale
25 dicembre 2025
Ore 11:17
InDavoli, ecco il progetto che punta all’inclusione lavorativa di giovani con diverse forme di disagio\n
Bollettino medico

Il vescovo di Mileto in ospedale dopo i forti dolori al petto: impiantato uno stent coronarico

Attilio Nostro si è sentito male ieri. Soccorso prima allo Jazzolino e poi trasferito a Catanzaro. L’intervento è stato effettuato dopo l'attenta valutazione clinica a cui il presule è stato sottoposto dall'equipe di Cardiologia della “Dulbecco”
Giuseppe Currà
25 dicembre 2025
Ore 09:11
Il vescovo di Mileto in ospedale dopo i forti dolori al petto:\u00A0impiantato uno stent coronarico\n
maggiori controlli

Lamezia Terme, intensificati i controlli del territorio da parte dei Carabinieri, finalizzati al contrasto dell’illegalità diffusa

I militari hanno deferito un 50enne commerciante ambulante, sorpreso in possesso di oltre 20 kg di artifizi pirotecnici di libera vendita non denunciati, occultati nel garage di casa
Redazione Cronaca
24 dicembre 2025
Ore 12:45
Lamezia Terme, intensificati\u00A0i controlli del territorio da parte dei Carabinieri,\u00A0finalizzati\u00A0al contrasto dell’illegalità diffusa\n
Indagini in corso

Reggio, intimidazione a un sindacalista Uil: un bossolo e una bottiglia di benzina lasciati sulla sua auto

Il tutto era contenuto in una scatola con il messaggio “questo è per la Rsa”. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini. La condanna della sigla sindacale: «Episodio gravissimo»
Redazione Cronaca
24 dicembre 2025
Ore 12:27
Reggio, intimidazione a un sindacalista Uil: un bossolo e una bottiglia di benzina lasciati sulla sua auto
Ore d’ansia

Malore per il vescovo Attilio Nostro, è ricoverato a Catanzaro: «Condizioni non destano preoccupazione»

La Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea rende noto che il presule è stato prima assistito allo Jazzolino di Vibo e poi trasferito nel capoluogo regionale. Comunità preoccupata: «Grazie per la vicinanza, ma evitate messaggi e telefonate»
Redazione
24 dicembre 2025
Ore 12:13
Malore per il vescovo Attilio Nostro, è ricoverato a Catanzaro: «Condizioni non destano preoccupazione»\n
Intercettato

Uomo arrestato per droga a Gioia Tauro: sequestrati cocaina, marijuana e 10mila euro in contanti

L’operazione è stata svolta dai Carabinieri con il supporto del Nucleo Cinofili e con l’aiuto del cane antidroga “Manco”, che ha permesso di individuare oltre 700 grammi di stupefacenti pronti per lo spaccio
Redazione Cronaca
24 dicembre 2025
Ore 11:43
Uomo arrestato per droga a Gioia Tauro: sequestrati cocaina, marijuana e 10mila euro in contanti\n
I controlli

Siderno, sequestrate 5 tonnellate di materiale pirotecnico: due persone denunciate

Operazione della polizia nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio reggino, previsti per le festività di fine anno
Redazione Cronaca
24 dicembre 2025
Ore 09:25
Siderno, sequestrate 5\u00A0tonnellate di materiale pirotecnico: due persone denunciate\n
Il provvedimento

Vibo, finisce in carcere per una rapina commessa in Piemonte nel 2024: arrestato dai carabinieri

I militari dell’Arma hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Torino dopo la condanna definitiva
24 dicembre 2025
Ore 08:43
Vibo, finisce in carcere per una rapina commessa in Piemonte nel 2024: arrestato dai carabinieri\n
IL GRAVE EPISODIO

Santa Maria del Cedro, nella notte malviventi hanno fatto esplodere uno sportello bancomat

Non è ancora chiaro se i ladri siano riusciti nell’intento di incassare il denaro contenuto nell’apparecchio, sradicato probabilmente con un mezzo meccanico e portato via. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Scalea
Francesca Lagatta
24 dicembre 2025
Ore 08:39
Santa Maria\u00A0del Cedro, nella notte malviventi hanno fatto esplodere uno sportello bancomat\n
Controllo del territorio

Sequestrata nel reggino una tonnellata di botti illegali: due denunce

VIDEO | Sottratta al mercato illegale una vera e propria “polveriera” pronta a essere immessa in circolazione durante le festività di fine anno
Redazione
24 dicembre 2025
Ore 06:38
Sequestrata nel reggino una tonnellata di botti illegali: due denunce\n
Paura a Mileto

“Stesa” in stile camorra a Paravati: i rapinatori della stazione di servizio hanno sparato in aria mentre già fuggivano

Emergono ulteriori dettagli riguardo l’assalto armi in pugno al distributore di carburante: 800 euro il bottino, almeno tre colpi esplosi con una pistola
Giuseppe Currà
23 dicembre 2025
Ore 17:02
“Stesa” in stile camorra a Paravati: i rapinatori della stazione di servizio hanno sparato in aria mentre già fuggivano\n
Furto a Cassano

Esplosivo alle Poste di Lauropoli per portare via il bancomat, il sindaco: «Enormi disagi per i cittadini, reagiremo»

Due violente deflagrazioni hanno scosso nella notte il centro abitato. Muri sventrati e bottino probabilmente macchiato con l’inchiostro dei sistemi di protezione, mentre ora l’utenza è costretta a rivolgersi agli uffici di Cassano. L’indignazione dell’amministrazione comunale
Franco Sangiovanni
23 dicembre 2025
Ore 16:45
Esplosivo alle Poste di Lauropoli per portare via il bancomat, il sindaco: «Enormi disagi per i cittadini, reagiremo»
‘Ndrangheta

Rinascita Scott: altre tre scarcerazioni per le cosche di Vibo, c’è anche il reggente del clan Pardea

Altro condannato nella maxioperazione non lascerà invece il carcere poiché coinvolto in un’ulteriore inchiesta della Dda. I profili dei personaggi interessati dalle nuove decisioni della Procura Generale e della Corte d’Appello di Catanzaro
Giuseppe Baglivo
23 dicembre 2025
Ore 15:30
Rinascita Scott:\u00A0altre tre scarcerazioni per le cosche\u00A0di Vibo, c’è anche\u00A0il reggente del clan Pardea\n
Il sit-in

Tirocinanti Tis in piazza a Mirto Crosia: «Vogliamo certezze sul nostro futuro»

Manifestazione davanti al Municipio per chiedere trasparenza sugli atti e sbloccare il percorso di assunzione. «Non si può continuare così – è il sentimento che emerge dal presidio – servono risposte chiare e rapide»
Matteo Lauria
23 dicembre 2025
Ore 13:45
Tirocinanti Tis in piazza a Mirto Crosia: «Vogliamo certezze sul nostro futuro»\n
I controlli

Reggio Calabria, rintracciato dalla Polfer ed espulso cittadino straniero autore di danneggiamenti e aggressioni in città

L'uomo, sorpreso a dormire dentro una carrozza ferroviaria, è stato condotto in Questura per attivare le previste procedure di rimpatrio coattivo
Redazione Cronaca
23 dicembre 2025
Ore 08:35
Reggio Calabria,\u00A0rintracciato dalla Polfer ed espulso cittadino straniero autore di danneggiamenti e aggressioni in città
1
2
3
4
5
6
7
8
9
...
PIU LETTI
1

Incidente sulla statale 106, coinvolta la scorta di Gratteri

2

Il pacco del nipotino al nonno che non c’è più: il VIDEO per Natale realizzato da Poste Italiane che scalda il cuore

3

Vibo, spaventoso incidente sulla provinciale che conduce a Tropea: 3 auto coinvolte e 9 feriti tra cui 4 minori

4

Il più antico caso di incesto avvenuto oltre 3.500 anni fa in Calabria: le prove in una grotta sul Pollino

5

Uomo arrestato per detenzione e spaccio di droga a Gioia Tauro

Iscriviti
alla Newsletter
Se vuoi ricevere gratuitamente
tutte le notizie di LaC News
lascia il tuo indirizzo email e iscriviti

In onda su:

DTT - Canali 11 e 111

Scarica tutte le nostre app!
LaC Network
  • Footer 1
    • lacplay.it

    • lactv.it

    • laconair.it

  • Footer 2
    • lacitymag.it

    • lacapitalenews.it

    • ilreggino.it

    • cosenzachannel.it

    • ilvibonese.it

    • catanzarochannel.it

LaC News24 - L’informazione che fa notizia

Diemmecom Società Editoriale - reg. trib. VV 23/05/1989 n°68 - R.O.C. 4049

Direttore Responsabile Francesco Laratta

Vicedirettore Enrico De Girolamo e Pablo Petrasso

Direttore Editoriale Maria Grazia Falduto

www.diemmecom.it

PrivacyNote legali