Denunciò la ’ndrangheta a Reggio Calabria, dopo 13 anni Tiberio Bentivoglio resta senza scorta
L’imprenditore reggino non avrà più la protezione: «Me lo hanno comunicato con una telefonata». Nel 2003 la prima bomba contro il negozio di famiglia, nel 2011 l’agguato di un sicario
![Tiberio Bentivoglio e la moglie Vincenza Falsone](https://img.lacstatic.it/_pageimg/2021-05-21/2021_tiberio_bentivoglio.jpg)
«Dopo 13 anni, con una formale telefonata da parte di una funzionaria di polizia, mi è stata revocata la scorta». È quanto ha detto all'Agi l'imprenditore reggino Tiberio Bentivoglio, testimone di giustizia e vittima di 'ndrangheta, che da oltre trent'anni ha deciso di resistere alle minacce, agli attentati e alle richieste di tangenti da parte delle cosche della 'ndrangheta di Reggio Calabria.
Tiberio Bentivoglio e la moglie Vincenza Falsone, sono finiti nel mirino della 'ndrangheta dopo avere resistito alle pressioni per indurli a pagare la “protezione”, subendo furti di merce per centinaia di migliaia di euro, l'incendio di un automezzo, fino a che, nella notte del 5 aprile del 2003, un potente ordigno esplosivo non distrugge il loro negozio, la “Sanitaria S. Elia”.
Lotta alla ’ndrangheta | Nuove minacce al testimone di giustizia Bentivoglio: «Nessun politico finora mi ha chiamato»
![Tiberio Bentivoglio e la moglie](https://img.lacstatic.it/_pageimg/2021-05-21/mini_2021_tiberio_bentivoglio.jpg)
È l'inizio di uno stillicidio di minacce contro Bentivoglio e la moglie, di “buoni consigli” per convincerli a desistere, ritirare le denunce e “accontentare” gli emissari delle cosche, tentativi che la coppia respinge, fino a che la 'ndrangheta alza il tiro.
Il 9 febbraio del 2011, l'imprenditore viene affrontato a colpi d'arma da fuoco da un sicario, che lo colpisce ad una gamba. Uno dei colpi, diretto al petto, si attutisce fortunatamente contro il borsello che il commerciante indossava a tracolla. Bentivoglio, che in passato ha trovato il sostegno di numerosi cittadini e di Libera, ha scelto di non commentare la decisione dello Stato di revocargli la scorta: «Preferisco aspettare - ha detto - per comprendere meglio le ragioni, il senso di questa iniziativa».