Il borgo crotonese ha ospitato ieri alcuni tra i nomi più noti della cultura italiana contemporanea. Guerri e Teti insigniti del premio alla carriera realizzato da Michele Affidato
Nel 1963 la voce di Gino Paoli regala una piccola poesia musicata, intrisa di allegria ma anche di malinconia per la bella stagione destinata a finire. Una canzone che racconta la traiettoria di un sentimento: nasce, cresce, sfuma
VIDEO | Gli studi a Parigi e Londra, poi la fondazione di una compagnia tutta al femminile. Per l’artista cosentina una vita tra palcoscenico, scrittura e formazione: «Oggi il mio impegno è anche quello di insegnare alle nuove generazioni»
Proseguiamo con i nostri ritratti di scrittori calabresi che, con la loro particolare disposizione intellettuale, con un'idea o una curvatura dello stile, hanno contribuito in maniera decisiva a definire l'anima di una regione
La canzone era scritta da Franco Battiato e Giusto Pio, e sotto la superficie leggera del testo c’era l’impronta di un’artista che non amava fermarsi al primo strato
Il consiglio comunale delle cittadina del Crotonese, ha inteso conferire un riconoscimento anche ad Adolfo Barone e Olimpio Talarico, fondatori e motori instancabili del Premio Letterario Caccuri
Al Premio letterario il confronto tra legalità, identità e sviluppo con il procuratore di Crotone, l’arcivescovo Torriani, lo scultore Affidato e lo scrittore e vaticanista Roncalli. Il presule racconta lo shock culturale: «Nessuno si lamentava dei problemi, per cambiare dobbiamo reagire insieme»
Il bisogno di proteggere minoranze e gruppi vulnerabili si intreccia coi rischi di limitare la libertà di espressione e il dibattito nelle società contemporanee
Cresce l'attesa per il gran finale del 10 agosto quando la giuria decreterà il vincitore della 14esima edizione dell’evento culturale tra Gad Lerner, Alessandro Sallusti, Monica Maggioni e Gennaro Sangiuliano
La canzone, scritta da Valerio Negrini e Roby Facchinetti, arrivava come una ferita aperta nel panorama musicale italiano, travolta dalle onde del cambiamento
«“Sei pronto per la fine del mondo?” è un libro che racchiude più viaggi, anche interiori, il nostro - afferma Vitale -, è un viaggio che noi abbiamo fatto idealmente sulla Route 66, una strada leggendaria. Volevamo raccontare il cambiamento che avviene dentro di noi».
Nella serata di ieri anche le performance di Jacopo Veneziani con lo spettacolo “Perfette sconosciute. Racconti di donne che la storia ha preferito tacere", e di Annalisa Insardà con la piece teatrale “Parole femmine”
Nel cuore di un’estate segnata dagli echi del conflitto, Lerner porta in Calabria, un libro che rappresenta un grido, una domanda lanciata nel vuoto di coscienze assopite, una sfida ai dogmi identitari che alimentano l’odio
Nel ricordo toccante di figure femminili simbolo di coraggio e giustizia, l'iniziativa ha rafforzato il legame tra cultura e consapevolezza civica attraverso letture e poesie
Il libro, che si concentra su una delle più grandi intellettuali del Novecento, restituisce la complessità di una scrittrice libera, spesso in anticipo sui suoi tempi, mai disposta a cedere a compromessi
Le protagoniste, bambine e donne in abiti tradizionali, hanno rappresentato momenti significativi del matrimonio: l’attesa, i preparativi, la benedizione dei genitori, il passaggio alla nuova vita familiare
L’autore offre un ritratto complesso e sfaccettato del tycoon, senza nascondere le contraddizioni del personaggio. Il libro ripercorre la vita del presidente Usa, la sua infanzia e la sua adolescenza, il percorso formativo, le esperienze imprenditoriali fino all'ascesa alla Casa Bianca
La canzone fu un successo clamoroso: otto settimane in vetta alle classifiche italiane, tradotta anche in francese e spagnolo, cantata ovunque. Una consacrazione per “la ragazza del Piper”
«Personalmente - ha affermato l'assessore Alfano -, mi ha toccata nel profondo. Ho ritrovato in quelle pagine emozioni e frammenti di vita che sento miei. È sempre una grande gratificazione vedere il pubblico coinvolto, attento, partecipe»
Il volume del direttore de “Il Giornale” si pone come una critica esplicita ai nuovi dogmatismi ideologici, dal politicamente corretto alla cancel culture, proponendo una riflessione sul ruolo del pensiero conservatore nell’epoca contemporanea