Salvini a Reggio per l’inaugurazione del nuovo treno ibrido. E sul Ponte: «Permetterà a migliaia di laureati di rimanere in Calabria»
VIDEO | I nuovi mezzi collegheranno la regione con Basilicata e Puglia. Il leader della Lega ha parlato anche della 106: «Messo il timbro ai 3 miliardi per la Sibari-Catanzaro»
È arrivato da Belpasso, in provincia di Catania, traghettando lo Stretto a bordo della Caronte e sfiorando solamente il presidio dei “No Ponte” che insieme alla leader del Partito democratico Elly Schlein, aveva appena affermato che la mega opera è un suo capriccio. Ma Matteo Salvini non ha perso tempo per replicare alla segretaria dem: «Sapere che a Ponte ultimato invece delle due ore di oggi ci metterai 10 minuti ti cambia la vita».
Il fronte del No | Ponte sullo Stretto, Schlein a Messina: «Progetto dannoso e sbagliato, qui servono strade e ospedali»
Salvini era in Sicilia per l'inaugurazione di un cantiere per il collegamento metropolitano tra Catania aeroporto e il porto. «Lavori record in dieci mesi». Senza dimenticare di citare l’apertura dei cantieri per l’alta velocità in Puglia. «Non pensiamo solo ai turisti, al milanese, al tedesco o al giapponese che arriva a Ferragosto, ma – ritorna sul Ponte il ministro - pensiamo alle migliaia di pendolari che ogni giorno fanno avanti e indietro tra Reggio e Messina, pagando e mettendoci il tempo che ci vuole».
Salvini a Reggio ci è arrivato per la presentazione, alla stazione centrale, del primo degli Intercity ibridi di ultima generazione che collegheranno Calabria, Basilicata e Puglia, garantendo ridotte emissioni di Co2 grazie alla tripla alimentazione elettrica, diesel e a batterie. Insomma, per lui, modo migliore non c'è di inaugurare questi nuovi mezzi «perché l'80% dei passeggeri – dice - ovviamente non si occupa di velocità. Per carità di Dio è in corso di progettazione la tratta di alta velocità tra Salerno e Reggio Calabria sull'altra dorsale, ma la maggior parte degli utenti del treno oggi, domani, dopodomani, prenderà l’intercity o il regionale o il pendolare. Quindi è fondamentale e importante lavorare sull'alta velocità ma probabilmente è anche più importante lavorare per il rinnovo della flotta pendolare, quindi degli Intercity, i Regionali per la stragrande maggioranza di persone che il treno lo prende per lavoro tutti i giorni. È bello».
Il primo Intercity ibrido partirà il 25 marzo e collegherà Reggio Calabria a Taranto. Successivamente inizieranno a circolare, gradualmente, gli altri treni che, a partire dal 9 giugno, arriveranno fino a Bari e Lecce. Il nuovo ibrido di casa Trenitalia è prodotto da Hitachi e unisce alla tecnologia dei convogli di ultima generazione, l’esperienza di viaggio tipica dell’Intercity. I nuovi mezzi saranno sostenibili, innovativi e in grado di garantire un servizio più confortevole ed ecologico grazie a ridotti consumi e alla tripla alimentazione - elettrica, diesel e a batteria – che consentirà di abbassare le emissioni di CO2 dell’83% rispetto agli attuali treni a motore diesel.
Brunetti: «Un bel segnale, ma non basta»
«È un bel segnale per l’utenza, per per la città, per l’area metropolitana e ovviamente per tutta la Calabria. Questi nuovi treni, innovativi e più confortevoli, ci permettono di soddisfare al meglio le esigenze di mobilità nei nostri concittadini e di chi vorrà trascorrere qualche giorno di vacanza nel nostro territorio». Così il vicesindaco di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, che ha inteso sottolineare come «non bastano i nuovi treni, servono le infrastrutture», chiedendo maggiore attenzione per la strada SS106 e che la manutenzione dei treni venga fatta in città.
«Vanno bene i nuovi treni – ha evidenziato Brunetti - ma occorre mantenere alta l’attenzione e continuare a dire che occorre di più per colmare il ritardo infrastrutturale e di dotazione per il nostro territorio. Siamo in attesa di vedere realizzata l’alta velocità e l’alta capacità ferroviaria, occorre definire - ha concluso Brunetti - se c’è l’intenzione di farla e soprattutto su quale tracciato».
Salvini: «Messo il timbro ai 3 miliardi per la Sibari-Catanzaro»
Proprio a Brunetti Salvini ha ricordato che «proprio ieri ho avuto l'onore di presiedere il Comitato di programmazione economica che ha messo il timbro finale sui tre miliardi per la Statale 106 della tratta Sibari-Catanzaro e anche sul quinto Lotto della trasversale delle Serre e ieri nel Comitato di programmazione economica abbiamo portato l'accordo di programma di Anas per 6 miliardi: più della metà di questi sei miliardi, lo dico sottovoce, sono destinati alle infrastrutture calabresi e son contento se si riesce a recuperare qualche decennio di distrazione, mettiamola così». «So che i treni sono prodotti in fabbriche italiane - ha continuato -, da ingegneri italiani, da operai italiani, se poi la manutenzione potesse essere fatta qui, io sono un tifoso dell'Autonomia da tutti i punti di vista, del km 0. Quindi più vicini si rimane al territorio meglio è».
Le ricadute del Ponte
Salvini, poi, fa riferimento ai dati rilasciati da OpenEconomics, sostenendo che - sulla ricaduta economica del cantiere Ponte, che ovviamente ha nella Calabria e nella Sicilia il focus, terre che hanno un tasso di disoccupazione giovanile che è tra i più alti non d’Italia ma del continente occidentale - «dare un'opportunità di rimanere sul territorio, alternativa alla fuga, perché oggi sappiamo che per migliaia di laureati calabresi e siciliani dopo il titolo la scelta è dove vado. Ecco, avere delle Infrastrutture che permetteranno a tanti laureati calabresi a tanti diplomati a tanti professionisti a tanti geometri ed ingegneri di scegliere se lo vorranno di rimanere a casa loro a costruirsi una professione in futuro, una famiglia, lasciatemi dire che per me da ministro è la cosa più bella e più emozionante».
Su sponde opposte | Ponte sullo Stretto, Salvini e Schlein uniti soltanto dal viaggio in aereo: è sfida totale tra i due leader sul progetto
Definendosi poi un perfezionista, ha continuato: «ho visto la velocità, ovviamente sulla dorsale Ionica bisogna lavorare sia sulla statale, quindi sia su gomma che su ferro per ridurre i tempi di collegamento, però un passo alla volta…».
Nuovo codice della strada: Sì al ritiro breve della patente
Salvini ne approfitta anche per ricordare che la settimana prossima si chiuderanno alla Camera dei Deputati, i lavori con l’approvazione finale del nuovo Codice della Strada, a cui ho lavorato con particolare attenzione da ministro e da papà, con un ragazzo che ha la patente da poco e una ragazza che ce l'avrà nei prossimi anni. Perché poi possiamo investire miliardi in strade più larghe – dice il ministro ricordando che nel 2022 si sono contati più di 3.159 morti sulle strade italiane e per i ragazzi fino ai 24 anni la prima causa di morte è la strada - ma il nostro obiettivo è far viaggiare su ferro mezzi più moderni, più belli e più sicuri; allargare la sede stradale perché la “106” alla fine dei lavori non sia più la strada della morte, poi occorre che tutti usino la testa e quindi noi nel codice della strada abbia messo l’educazione stradale a scuola, più controlli, più prevenzione, però più sanzioni. Chi sbaglia paga. Occorre più educazione e più rispetto per il prossimo e ho messo anche una norma che mi attira un po' di antipatie, abbiamo inserito il ritiro breve della patente per chi usa il cellulare alla guida, perché la prima causa di incidente, di morti, non è la velocità, non è l'alcool, ma è la distrazione.
Salvini: «Si alle grandi opere al Sud»
«Io non mi rassegno a quelli che dicono che non si possono fare grandi opere in Sicilia o in Calabria perché se apri un cantiere in Sicilia o in Calabria c'è il rischio della mafia e della ‘ndrangheta. Io la penso in maniera esattamente contraria: ogni strada ogni cantiere ogni ferrovia ogni ponte che inauguriamo e che mettiamo in lavorazione in Sicilia in Calabria è la più grande operazione di lotta alla mafia alla camorra e alla ndrangheta, perché la criminalità prospera dove c’è fame, disperazione e frustrazione. Per fortuna la Calabria è tanto altro, rispetto a quello che finisce sulle cronache nere».
Corradi: «Piano da 140 milioni per il Sud»
«Oggi presentiamo il primo dei treni acquistati con fondi Pnrr direttamente assegnati a Trenitalia. Sono particolarmente orgoglioso di questo Intercity Ibrido che rappresenta un importante passo avanti per garantire, ai viaggiatori e a tutti i nostri stakeholder, una mobilità più sostenibile ed efficiente». È soddisfatto anche Luigi Corradi, Amministratore Delegato di Trenitalia. «L’investimento – ha detto - si inserisce in un piano più ampio per il Sud, sempre finanziato con fondi PNRR, che include altri 140 milioni per 70 carrozze notte che viaggeranno da e per la Sicilia».